È morto Ezio Bosso, il pianista che sapeva commuovere si è spento alla giovane età di 48 anni. Ci lascia così un grandissimo artista che ha saputo commuovere ed emozionare con la sua arte, la sua musica e la sua comunicativa nonostante convivesse da tempo con una malattia neurodegenerativa.
E’ morto Ezio Bosso, il pianista dal cuore gentile
Il pianista, conosciuto in tutto il mondo era affetto da un malattia neurodegenerativa ma il suo amore per la musica non lo aveva fermato e nonostante la sua evidente disabilità continuava a comporre ed esibirsi al pianoforte. Indimenticabile la sua esibizione a Sanremo che ha davvero commosso tutti.
È morto Ezio Bosso. Il pianista aveva 48 anni
Bosso, nonostante la malattia era solito ripetere: “Sono un uomo fortunato, la musica mi ha salvato”.
Ezio Bosso, qualcosa su di lui
Nato a Torino il 13 settembre 1971, direttore d’orchestra, compositore e pianista. Si avvicina alla musica all’età di quattro anni, grazie a una prozia pianista e al fratello musicista. A 16 anni esordisce come solista in Francia e incomincia a girare le orchestre europee. Tuttavia, è l’incontro con Ludwig Streicher che gli stravolge la vita e lo porta ad essere quello che è stato. Difatti il Maestro, lo indirizza a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna.
Nel 2011, a seguito di un intervento per l’asportazione di una neoplasia, è stato colpito da una sindrome autoimmune. Le patologie non gli hanno inizialmente impedito di continuare a suonare, comporre e dirigere. Successivamente, il peggioramento di una malattia neurodegenerativa, verificatasi in quello stesso anno ed all’inizio erroneamente indicata dai media come SLA, la sclerosi laterale amiotrofica.
La diagnosi è terribile per un uomo che amava la vita nonostante tutto e aveva una voglia di vivere incredibile. Sapeva comunicare la sua gioia, nonostante le difficoltà della malattia che nel settembre 2019 lo ha costretto ad abbandonare l’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani.
Gli ultimi desideri di Ezio Bosso comunicati al Corriere della Sera
Nell’ultima intervista al Corriere della Sera il pianista aveva annunciato quali fossero i suoi propositi dopo la quarantena:
“La prima cosa che farò quando si apriranno le gabbie è mettermi al sole. La seconda sarà abbracciare un albero”. Purtroppo, però, non sarà così.
Il pianista ci ha lasciato ed è volato in cielo. Da lassù potrà suonarci le sinfonie più belle perché il suo ricordo rimarrà per sempre nei nostri cuori.
Un mito, uomo di una sensibilità e intelligenza che purtroppo al giorno d’oggi pochi hanno…a me mancherà tantissimo…ciao Ezio❣️.