Da lunedì 27 novembre debutta su Raiuno la nuova serie “Il metodo Fenoglio- L’estate fredda”. Diretta da Alessandro Casale, la serie è tratta dalla trilogia letteraria Il maresciallo Fenoglio firmata da Gianrico Carofiglio. A vestire i panni del maresciallo Fenoglio troviamo Alessio Boni. “Il metodo Fenoglio” propone il racconto epico di come negli anni ‘90 la criminalità barese si sia trasformata in una vera e propria mafia negli stessi anni in cui in Sicilia si consuma l’attacco di Cosa Nostra al cuore dello Stato con i massacri di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e delle rispettive scorte.
Intervista ad Alessio Boni
Noi di SuperGuidaTV abbiamo video intervistato in esclusiva Alessio Boni. Erano anni che all’attore erano stati proposti ruoli di commissari ma solo Fenoglio è riuscito a convincerlo: “A parte la scrittura, mi ha convinto proprio il metodo. Fenoglio è un uomo amante della letteratura, dell’arte e della musica classica che si presta all’indagine. Diventa carabiniere per caso e scopre di avere un istinto investigativo che nemmeno lui pensava di avere. In queste quattro puntate ci sono storie di omicidi efferati e in uno in particolare ci sarà anche il rapimento del figlio di un boss mafioso. Fenoglio non crede molto alle coincidenze. Per lui gli indizi devono essere reali per poter andare avanti con l’indagine. E’ maturo psicologicamente e rispetta fortemente chi ha di fronte”.
Nel primo episodio, Fenoglio pronuncia una frase che ad oggi, alla luce dei recenti fatti di cronaca nera, appare significativa. Lui asserisce che il mestiere del genitore è quello più difficile. Anche Boni la pensa allo stesso modo pur sottolineando l’importanza della scuola nell’educazione dei giovani:
“Essere padre è il ruolo più importante ma anche il più difficile che io abbia mai interpretato. Non è una finzione ma è realtà. Ci sono tante tentazioni e cavilli che possono travolgerti in negativo senza che una persona se ne renda conto. La scuola è fondamentale e l’educazione civica dovrebbe essere insegnata nelle scuole da subito. Forse solo in questo momento i bambini possono capire sin da subito che le donne vanno rispettate”.
A conclusione dell’intervista, chiediamo ad Alessio Boni quale sia la sua musica preferita:
“Tendo ad andare sempre indietro fino agli anni 60. Parlo di gruppi storici come i Pink Floyd, i Beatles. Poi amo la musica di Amy Winehouse e degli U2. Anche la musica classica mi intriga molto. Musicalmente sono onnivoro, ascolto un po’ di tutto. L’unico genere che non ascolto è il metal o il rock troppo duro”.