Netflix propone una nuova trasposizione de Il Gattopardo, il celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con una serie in sei episodi disponibile dal 5 marzo con un cast tecnico ed artistico davvero imponente. La produzione, realizzata in collaborazione con Indiana Production e Moonage Pictures, offre un adattamento che esplora la complessità dei personaggi e il contesto storico attraverso uno sguardo contemporaneo.
Girata tra Palermo, Siracusa, Catania e Roma, la serie si avvale della regia di Tom Shankland, affiancato da Giuseppe Capotondi (episodio 4) e Laura Luchetti (episodio 5). Richard Warlow, creatore e sceneggiatore della serie già autore di “The Serpent” e “The Hole”, insieme a Benji Walters, ha curato una sceneggiatura che approfondisce la psicologia dei protagonisti e le dinamiche familiari.
Il cast de Il Gattopardo racconta il lavoro sulla nuova trasposizione Netflix
Uno degli elementi più interessanti di questa nuova versione di Il Gattopardo su Netflix è il cast, che riunisce attori noti e giovani talenti per raccontare una storia di trasformazioni sociali e personali.
La presentazione ufficiale si è tenuta al Grand Hotel Plaza di Roma, location scelta per girare la scena del gran ballo del sesto episodio. All’evento hanno partecipato i protagonisti Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Deva Cassell e Saul Nanni, insieme al resto del cast artistico e tecnico.
Kim Rossi Stuart: “Don Fabrizio, una sfida emotiva e fisica”
Kim Rossi Stuart, che interpreta Don Fabrizio, il Principe di Salina, ha raccontato: “Quando ho letto la sceneggiatura mi sono subito scontrato con quest’immagine di Don Fabrizio, un uomo alto quasi due metri, pesante, forte. Io invece mi percepisco fragile, insicuro. Ho pensato si trattasse di un triplo salto mortale. Poi però ho letto il libro e mi sono avvicinato al mondo intellettuale del Principe di Salina.”
L’attore ha aggiunto: “Sono andato prima sul pratico e ho chiesto a Tom, il regista, se mi dovessi ingrossare un po’, mettere muscoli o ciccia. Poi abbiamo lavorato sulla voce e ho trovato un tono profondo che un po’ mi è rimasto. C’era qualcosa in questo personaggio, in quello che lui vive, che mi ha emotivamente trascinato.”
Riguardo alla celebre frase “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi” divenuta un vero e proprio mantra, Kim Rossi Stuart ha commentato: “Credo che questa frase venga assolutamente smentita poi dal romanzo. Alla fine, tutto cambia davvero e questo, secondo me, è il cuore del racconto.”
Deva Cassell e la complessità di Angelica
Deva Cassell, che interpreta Angelica, ha spiegato: “È un personaggio con moltissimi aspetti e sfumature. Più va in scena, più rivela di essere sensibile, ma si nasconde perché ha paura dello sguardo degli altri. Per me è stato un onore poter accettare questo ruolo, perché ha davvero un’evoluzione che mi tocca molto profondamente. È una storia senza tempo. Per me è stato un onore incarnare il personaggio che ho letto nel libro, ci siamo ispirati a quello. Ho preferito non ispirarmi al lavoro fatto da Claudia Cardinale, avevo visto il film tanti anni fa e non l’ho voluto riguardare, ho voluto affidarmi ai registi e alla loro idea”.
L’inclusione di Deva Cassell nel cast di Il Gattopardo per Netflix rappresentava una grande curiosità per il pubblico.
Benedetta Porcaroli: “Concetta, una rivoluzione silenziosa”
Benedetta Porcaroli, interprete di Concetta, ha descritto così il suo lavoro sul personaggio: “Nel romanzo il mio personaggio non ha uno sviluppo narrativo definito. Per questo ho lavorato molto di immaginazione: ho pensato a Concetta come a una ragazza che si porta dentro una rivoluzione per quell’epoca e che fa da contraltare alla figura maschile e ingombrante del papà, con il quale cerca di instaurare un dialogo.”
Porcaroli offre un’interpretazione di Concetta che arricchisce il cast de Il Gattopardo su Netflix, trasformando la figura della figlia del Principe in simbolo di emancipazione e indipendenza. Il suo è un ruolo decisamente più centrale in questa versione
Saul Nanni e il ruolo di Tancredi: “Tra trasformismo e modernità”
Saul Nanni, che interpreta Tancredi, ha sottolineato: “Tancredi è un personaggio che incarna perfettamente l’idea di trasformismo, con la celebre frase che ha reso immortale il romanzo. Per me è stato un onore interpretare un personaggio così classico e moderno allo stesso tempo. Questa serie è stata anche un’occasione per riscoprire la Sicilia e l’Italia con occhi nuovi.”
Con la sua interpretazione, Nanni contribuisce a definire il cast di Il Gattopardo su Netflix come un gruppo di attori in grado di restituire la complessità dei temi trattati nel romanzo, rendendoli attuali.
Tom Shankland il regista: “Una lettera d’amore per la Sicilia”
Il regista Tom Shankland ha raccontato in un ottimo italiano: “Mio padre insegnava italiano all’università. Ogni tanto ci portava con sé in Italia durante le sue ricerche, e abbiamo passato molto tempo in Sicilia. Grazie a lui ho scoperto e amato, molto, letto e riletto Il Gattopardo. Per me questa serie è una dichiarazione d’amore per la Sicilia e per Tomasi di Lampedusa.”
Shankland ha evidenziato come lavorare con il cast de Il Gattopardo per Netflix sia stata un’esperienza importante per coniugare fedeltà al testo e uno stile narrativo capace di parlare al pubblico contemporaneo.
Il Gattopardo su Netflix, quando esce e quanti episodi
Il cast scelto per questa nuova versione di Il Gattopardo su Netflix offre una prospettiva moderna di un racconto che, pur ambientato nel periodo del Risorgimento, affronta tematiche attuali come identità, trasformazione e ricerca del potere.
Con attori come Kim Rossi Stuart, Deva Cassell, Benedetta Porcaroli e Saul Nanni, il cast di Il Gattopardo su Netflix si propone di raccontare una storia che attraversa epoche diverse, mantenendo intatto il valore universale del romanzo. La direttrice Andreatta ha ribadito che non si tratta di un mero remake, ma di una nuova visione e dell’opera più ambiziosa realizzata da Netflix per l’Italia.
Disponibile su Netflix dal 5 marzo in sei episodi, questa nuova trasposizione di Il Gattopardo si presenta come un’occasione per riscoprire un grande classico italiano, portato sullo schermo da un cast in grado di restituire la complessità e la profondità dei suoi personaggi.