Il diritto di contare: la storia vera da cui è tratto il film

Il diritto di contare

Oggi vi parliamo del film Il diritto di contare, con Octavia Spencer e Taraji P. Henson. La pellicola del 2016 firmata da Theodore Melfi, affronta in maniera forse un po’ convenzionale ma comunque avvincente e mai banale, i temi della segregazione razziale e dell’emancipazione femminile. Il film si basa su una storia vera: ecco cosa c’è da sapere in proposito.

Il diritto di contare: la trama in breve

Stati Uniti, 1961. La matematica Katherine viene assunta, insieme alle due amiche del cuore, anch’esse eccellenti professioniste, alla Nasa. Qui tutti gli sforzi si concentrano per mandare l’uomo nello spazio. Nella Virginia di inizio anni ’60 però, le donne non hanno vita facile e devono lottare contro i diffusi pregiudizi maschilisti e razzisti che le circondano. Con bravura, preparazione, intelligenza e intuizioni geniali tuttavia, Katherine e le altre, alla fine, riescono a guadagnarsi la stima di tutti.

La storia vera dietro al film

Il diritto di contare si basa sul libro omonimo di Margot Lee Shetterly. A sua volta esso narra la storia vera di Katherine Johnson, matematica, scienziata e fisica afroamericana. La donna, combattendo contro i pregiudizi e gli stereotipi all’epoca piuttosto comuni riuscì, insieme ad altre colleghe, ad inserirsi nella serie di progetti e ricerche che sfociarono, fra l’altro, nella storica missione Apollo 11, che per la prima volta portò l’uomo sulla Luna.

La trasposizione cinematografica del testo letterario è tutto sommato ben riuscita, come dimostrano anche le due nomination agli Oscar ottenute, una per il miglior film, l’altra per la migliore colonna sonora.

Una pellicola la cui visione è consigliata a tutti, anche per immergersi nella realtà ancora piuttosto segregazionista di alcune zone dell’America di qualche decennio fa (e non solo). Una mentalità ed una cultura oggi, per fortuna, quasi del tutto superate, anche grazie alla tenacia e alla caparbietà di donne come Katherine Johnson.

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