Il best seller di Oriana Fallaci, approda in tv. E’ in lavorazione una serie tratta da “Un uomo”, romanzo di Oriana Fallaci pubblicato nel 1979. In molti provarono a trasformarlo in un film incontrando l’opposizione della sua perfezionista autrice. Ma il nipote Edoardo Perazzi ha dichiarato che la serie si farà, realizzata in inglese da una casa di produzione americana.
Oriana Fallaci, «Un uomo» diventa una serie tv 15 anni dopo la sua morte
“Un uomo” romanzo di Oriana Fallaci diventa una serie tv: a darne notizia il nipote, Edoardo Perazzi che dalle pagine del Corriere Fiorentino da sapere:
«È in fase di progettazione una serie televisiva tratta dal romanzo “Un uomo”. Sarà realizzata da una casa di produzione americana e la lingua originale sarà l’inglese. È una storia tragica e attuale, alla cui resa filmica Oriana teneva moltissimo, in vita non era mai riuscita a farlo».
Oggi, a quindici anni dalla scomparsa della scrittrice Oriana Fallaci, il sogno diventa realtà. Un uomo approda in tv. Era il 15 settembre 2006 quando Oriana Fallaci è morta. Aveva 77 anni. Viveva a New York, ma voleva morire a Firenze. «Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento. Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione».
Le parole del Nipote in merito alla realizzazione dei progetti tv sulla zia Oriana Fallaci
«E’ un anniversario importante che celebriamo con tanti progetti per ricordare Oriana» – afferma il nipote.
Infatti in cantiere non c’è solo al serie tv di “un Uomo” ma anche la serie Tv sulla Fallaci giovane giornalista, inviata a Hollywood, negli anni Cinquanta.
«È realizzata da Minerva pictures, da RedString e da una casa di produzione americana, nasce da un’idea della regista Alessandra Gonnella che aveva realizzato un cortometraggio sull’intervista che Oriana non riuscì a fare a Marilyn Monroe».
E ancora, c’è in cantiere la realizzazione di una graphic novel sulla sua vita:
«Il fumetto potrebbe essere un modo per intercettare un pubblico giovane, ad Oriana sarebbe piaciuto questo progetto, lei stessa disegnava bene».
Due serie Tv e un fumetto, dunque per far conoscere questa grande donna, oltre stereotipi e pregiudizi. Oltre ogni strumentalizzazione:
«Mi fanno rabbia le critiche alla figura di mia zia da persona che neppure l’hanno letta. È stata presa a modello da persone i cui principi sono tutto il contrario dei principi per cui si batteva Oriana, gli ideali della resistenza, della giustizia. Lei non ha mai avuto bandiere, se non quella della libertà e dell’anarchia, una bandiera comunque di sinistra. Non è possibile che proprio lei, che ha lottato contro tutti i fascismi e ha visto suo padre torturato dai fascisti, venga presa a modello da una certa destra. Proprio la destra negli ultimi anni ha strumentalizzato la memoria di Oriana, talvolta in modo folle. Credo che Oriana non accetterebbe mai un riconoscimento dalla Lega o Fratelli d’Italia».