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Ibrahim Çelikkol riceve il Premio Kinéo: “Degli italiani amo il loro cuore. Reality? La vita è un gioco”

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İbrahim Çelikkol è stato uno dei più acclamati a Venezia. L’attore di Terra Amara, che veste i panni di Hakan, ha ricevuto il Premio Kinéo come miglior attore internazionale. Vediamo insieme cosa ha dichiarato ai nostri microfoni sul suo ruolo, sull’essere padre e sui suoi progetti futuri.

Intervista all’attore İbrahim Çelikkol

Tutti pazzi per l’attore e modello turco. İbrahim Çelikkol ha raggiunto la popolarità nel nostro paese per essere uno dei protagonisti di Terra Amara. Lo abbiamo incontrato alla Mostra del Cinema di Venezia dove ci ha raccontato del suo futuro e dei progetti futuri. L’attore non parla ancora italiano e per l’intervista ci siamo fatti aiutare da un’interprete.

Cosa pensa del successo di Terra Amara?

Per prima cosa vorrei ringraziare tutti per essere qui e condividere questa bellissima energia, anche se stiamo parlando in due lingue diverse. Voglio ringraziare sia i produttori italiani che Mediaset per aver creduto in questo lavoro e portarlo al pubblico italiano. Ringrazio anche tutti per vedere la soap. Sono molto onorato di essere qui con voi e questo successo che hanno le serie turche in Italia fa sì che noi oggi siamo qui.

È stato difficile gestire tutto questo successo?

Innanzitutto è qualcosa che si sviluppa fuori dal nostro controllo, dal nostro stile di vita. Il lavoro dell’attore è un lavoro che ho voluto fare e se l’essere famoso fa parte di questo, è qualcosa che io accetto. Questo non vuol dire che noi non siamo uguali, è una conseguenza del mio lavoro. Accettare ciò, vuol dire anche accettare tutto quello che ti porta la vita.

Tu hai un bambino di 5 anni, che tipo di papà sei. E quale personaggio che hai interpretato ti rappresenta di più?

Definire che padre sono è una cosa molto difficile. Anche per me è qualcosa di nuovo, che sto imparando, che sto osservando ed è una cosa che mi insegna mio figlio. So molto bene che lui è nella mia vita e che importanza ha e finché sono vivo imparerò da lui e lo terrò per mano. Tornando ai film e alle serie vorrei raccontarvi una piccola storia. Prima di diventare padre ho interpretato molti ruoli di padri però non li vivevo, non li sentivo miei. Quando finiva la scena il regista mi diceva sempre: ‘bravo, è andata tutto bene’. E anche quando li riguardavo credevo di averlo interpretato bene però so che anche nel nostro mestiere non è tanto interpretare ma vivere ciò che si fa.

Dopo mio figlio invece, quando ho interpretato un ruolo di un padre ed ero di una scena dove c’era un parto, questo è stato un ritorno a ciò che avevo vissuto nella mia vita. Per me è stato rivivere ciò che avevo vissuto. Questo vuol dire fare l’attore: non interpretare ma vivere una scena.

In Italia le serie turche hanno molto successo, ma cosa piace dell’Italia?

Prima di venire qui in Italia avevo partecipato a Verissimo. Quello che ho appreso dagli italiani, è che siete persone aperte con il cuore e apprezzate le persone che sono sincere. Questo è un sentimento che dovrebbe avere tutta l’umanità perciò seduto qui con voi parlo col cuore. L’energia che prendo da voi è questa, per me è importante capire le cose come sono.

Molti tuoi colleghi si stanno lanciando in talent e reality. Ti piacerebbe partecipare?

La vita è un gioco. Anche io nella mia vita faccio sport, musica, surf. Mi occupo di mio figlio e tutto questo non è uno show ma lo viviamo nella nostra quotidianità e nella nostra vita.

È più facile fare le scene d’amore o d’azione? Perché il primo bacio arriva dopo tantissime puntate?

Io guardo la sceneggiatura e che sia buona. Nel fare l’attore in realtà non c’è nulla di semplice, come in tutti i lavori. Quello che conta è disciplina, disciplina, disciplina. Quello che conta sono anche gli sguardi che arrivano prima del bacio. Anche io credo ai miei produttori perché ci sono così tante puntate prima del bacio.

Giocavi a pallacanestro, sei un attore. Che rapporto hai con il tuo fisico?

Io amo vivere. Lo sport aumenta la qualità della mia vita, non è solo body building o fitness. Bisogna mangiare giusto, avere un mental coach, un figlio, una compagna, un buon amico e un bel tempo. Questo è il pezzo che compone un insieme, da solo non ha importanza.

Che rapporto hai con i tuoi colleghi?

Mi piace l’autenticità, non quello che è il nostro lavoro ma quello che sono le persone con i loro caratteri e la loro energia. Guardare a loro e conoscerli è una cosa che amo molto. Bisogna scegliere le persone.

Come ti spieghi l’esplosione delle serie turche in Italia?

Forse vi dovrei fare io la domanda a voi. La risposta l’avete voi.

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