Sempre meno nuovi show nella prima serata della tv italiana, al loro posto trovano spazio i quiz preserali e i doppi appuntamenti di programmi già consolidati: la tv sta cambiando per sempre?
La prima serata non è più la stessa
C’era una volta la prima serata, quella fascia oraria televisiva che cominciava alle 21 e proponeva il meglio che la tv potesse offrire, lo show conclusivo di giornata, l’appuntamento che incollava le famiglie davanti al tubo catodico. Ora il tubo catodico non c’è più, le famiglie traballano, la prima serata comincia sempre più tardi e i grandi show serali stanno lentamente perdendo terreno. Insomma, la tv così come la conoscevamo sta entrando in un gorgo che la sta trasformando nel suo DNA.
C’è un’annosa questione che ogni tanto torna in auge e raccoglie consensi: perché la prima serata non comincia più alle 21? La domanda è legittima, specie se i telespettatori la mattina seguente devono alzarsi presto per lavoro e quindi preferirebbero guardare il loro programma preferito fino alla fine senza dover fare le ore piccole. L’impresa – è il caso di chiamarla così – è particolarmente ardua se i programmi di punta cominciano alle 21:40, alle 21:45 e pian piano rosicchiano qualche minuto in più verso le 22. Il processo è stato così graduale che non ce ne siamo nemmeno accorti, tanto che avevamo accettato di buon grado di attendere le 21:10, ma ci siamo fatti andar bene anche le 21:15 e a questo punto – già che c’eravamo – le 21:20 non denotavano una grossa differenza.
È un po’ come il principio della rana bollita di Noam Chomsky, e non vi chiediamo che conosciate questo filosofo, ma il concetto è molto ben comprensibile. Immaginate di dover mettere una rana in una pentola di acqua bollente: la prima cosa che farà sarà opporre resistenza e saltare via per il troppo calore; ma se la metteste in una pentola d’acqua fredda, lei nuoterebbe senza problemi. Bene, ora se sotto questa pentola alzaste una fiamma facendo salire gradualmente la temperatura, lei non avvertirebbe troppe differenze e continuerebbe a nuotare. Sempre più lentamente però, perché il calore – salendo – ne inibirebbe i movimenti finché non la faccia ritrovare stecchita a galleggiare in acqua bollente. Chiaro, no? Ora, se il nostro programma preferito comincia alle 21:45 anziché alle 21 non ci ritroveremo di certo cotti dall’acqua bollente, ma cotti dal sonno la mattina dopo, forse sì.
I quiz replicano, la tv si sta “preseralizzando”
Come se non bastasse, i programmi stessi che riempiono lo slot della prima serata, sono cambiati: sempre meno nuove idee, sempre più un continuo riciclo di format. L’impressione è che nella tv di oggi manchi brillantezza e no, non basta dire che i giovani non guardano la tv perché preferiscono Netflix e lo streaming; se i giovani preferiscono Netflix e lo streaming, un motivo ci sarà. I format originali scarseggiano, e quando ci sono, difficilmente spiccano. Meglio comprarli dall’estero già pronti e incellofanati, come cibo precotto da consumare per via digitale. Oppure, se si vuole andare sul sicuro (?) ci si gioca la carta nostalgia, ripescando vecchi programmi e riproponendoli in una nuova veste grafica più accattivante, ma – spesso – senza la verve di quei personaggi che quei programmi li hanno resi indimenticabili. “La Corrida” senza Corrado e “Portobello” senza Enzo Tortora sono solo due esempi che nulla vogliono togliere a chi ha tentato di prendere le redini degli storici conduttori, semplicemente non sempre il passato si può trasporre nel presente. Se invece non ci sono nuovi format stranieri convincenti e nemmeno vecchi show intramontabili, la tv italiana si dà alle repliche. Non nel senso che vengono riproposte più volte le stesse puntate dello stesso programma, ma nel senso che raddoppia l’appuntamento settimanale: Grande Fratello, L’Isola, ora anche Don Matteo. Perché come diceva un vecchio spot “Two gusti is megl che uan”, ma qui – invece – di gusto ce n’è solo “uan” replicato “two volte”.
Ma il fenomeno più particolare e che ci ha spinto a scrivere questo articolo riguarda i quiz, o meglio i game-show della fascia preserale che – non solo vanno in onda praticamente tutti i giorni – ma addirittura si allargano e dilatano, si replicano come tanti Terminator andando a occupare anche la prima serata. I revival di “Sarabanda” nel 2017 o di “Chi vuol essere milionario?” dal 2019 ne sono un chiaro esempio, ma questo fenomeno non si è affatto placato, anzi prosegue imperterrito. Ieri sera è andato in onda infatti “L’Eredità – Una serata insieme” con Flavio Insinna che ha guidato il preserale e poi anche la prima serata di Rai 1 con lo stesso programma nello stesso giorno. Questa sera invece su Canale 5 torna “Avanti un altro… Pure di sera!”, con Paolo Bonolis al timone del fortunatissimo game-show affermatosi già da tempo come programma di successo anche in prima serata.
Sempre meno ascolti, non ci si può permettere di rischiare
Ma perché accade tutto ciò? Perché funziona! Forse lo smarrimento, delle strategie e degli ascolti, sta portando gli editori a rifugiarsi in una comfort zone senza correre troppi rischi: ciò che va bene una volta, non può fallire una seconda. Ed effettivamente i numeri danno ragiona a questa idea; analizziamo infatti alcuni programmi aventi le caratteristiche appena elencate e osserviamo i dati relativi agli ascolti. Partiamo da “The band”, un programma originale ideato e condotto da Carlo Conti: certo, lo show non aveva troppe pretese ed era di per sé una replica dei tanti talent musicali che affollano la tv, ma va riconosciuto il coraggio di proporre in prima serata su Rai 1 un prodotto italiano e non comprato dall’estero.
Originale sì, di successo per ora non molto, perché l’attesa finale andata in onda lo scorso venerdì ha sfidato gli ascolti di Canale 5 che ha proposto invece la seconda puntata settimanale de “L’isola dei famosi” (seguendo il ragionamento che abbiamo proposto in precedenza). Indovinate chi ha vinto? Esatto, l’Isola, che ha raccolto più telespettatori e più share, lanciando un messaggio chiaro: se un format non convince, meglio non rischiare e affidarsi a qualcosa di consolidato. E cosa c’è di più consolidato de “L’Eredità” su Rai 1? Ecco che, dunque, l’idea di mandarlo ieri anche in prima serata, ha dato i suoi frutti: 2.778.000 spettatori pari al 20% di share piazzandosi come il programma più visto. I numeri non sono esaltanti, la tv ora è questa e difficilmente ci sarà un ritorno al passato, ma è il meglio che si può avere e tentare di cambiare è troppo rischioso, a meno che la televisione non diventi davvero un deserto privo di telespettatori. Stiamo davvero diventando un popolo che guarda la tv solo per le partite di calcio? Ah no, anche quelle le mandano in streaming. Come non detto.
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Se siete curiosi di sapere come iniziano e finiscono male i programmi televisivi troppo adulti che si sono comportati troppo male che, nel corso degli ultimi anni, hanno riso e scherzato malissimo proprio a causa di prese maleducatamente in giro molto cattive con regole e norme molto cattive, eccessive, brusche, brutte, antipatiche, assurde, maledette, irrigidite ed ingiuste da non eseguire e non rispettare sicché sono troppo stringenti anche se non sono da fare e nessuno di loro non ne hanno siccome ci fanno incavolare come bestie furiose, allora la fuga dal crudele mondo degli adulti verso la strada del mondo dei bambini sta per iniziare, perché oggi voglio farvi vedere la top 10 dei programmi televisivi elencati nella lista dei peggiori di sempre, eccola:
DECIMO POSTO - Il noioso, irreale, troppo pazzo, bizzarro, strisciante, drammatico, austero, fastidioso, spietato, cupo, minaccioso, compassato, perfido, malvagio, avido, manipolativo, crudele, corrotto, grave e serio Avanti un Altro il game che, nel giorno del suo 10° anniversario, verrà ignorato inspiegabilmente dapprima Barbara D’Urso alla fine di Pomeriggio Cinque e poi Silvia Toffanin alla fine di Verissimo Weekend sebbene verrà bocciato con l’annullamento di alcune puntate speciali in prime time a causa della sospensione immediata di Avanti un Altro che, per malattia, dispetto, distrazione, sbadataggine, punizione, castigo, tristezza con i gemiti, i lamenti e i pianti, bullismo tele scolastico e degli atti dal linguaggio italo-tedesco sia nazi-comunista che nazifascista dal carattere troppo violento e manesco come accadeva dai tempi delle prime due guerre mondiali tra gli anni ‘10 e gli anni ‘40, della perfidia, della malvagità, dell’avidità, della manipolazione, della stupidità, della diabolicità, della corruzione, della cattiveria e della crudeltà di tutti i personaggi che venivano spesso dimenticati da tutti noi assieme al salottino destinato a restare spento per tutta la vita a causa di problemi tecnici e dello smontaggio nonostante i linguaggi volgarmente scurrili troppo pieni di bestemmie e parolacce tutte presenti nei turpiloqui in dialetto mezzo romano e mezzo siciliano dalla erre troppo moscia, dalla d troppo teutonica e dalla enne troppo nasale in maniera pesante come parlano i francesi, i tedeschi, i lussemburghesi, gli svizzeri europei, gli statunitensi che, forse, utilizzeranno l’accento britannico e tutte le altre parti del mondo euro-straniero, risse e litigi con la presenza di violenze fisiche tra genti cattive che distruggevano tutto il silenzio e tutte le prese maleducatamente in giro nella maniera molto cattiva che si stringono tutte le facce troppo forte per gli scoppi alla gola sebbene tra regolamenti troppo cattivi, eccessivi, irrigiditi, bruschi, brutti ed ingiusti e le distanze non-sociali che non si rispetteranno per nessun motivo con le future dimissioni del Governo Conte e della ministra Lucia Azzolina. Si potevano aggiungere le vere notizie sul morente virus che poteva venire ucciso mortalmente insieme al Covid-19 dai nuovi contagi che si velocizzano e che stavano aumentando vertiginosamente fino alla loro morte con le chiusure di tutte le scuole d’Italia e di tutto il mondo che si fermavano con l’arrivo dei tamponi negativi, dei vaccini, delle lezioni online a distanza per zona rossa dal 2020 al 2022, anno del ritorno alla normalità in zona bianca senza mascherine dopo vari vaccini e dopo vari tamponi; annullate inspiegabilmente le nuove edizioni di Ciao Darwin. Per l'ex game-comedy show, non ci sarà nessunissima edizione che non vedrà per nessun motivo la luce ed il viaggio del carrozzone si ferma qui dopo la sconfitta di Eurogames 2019 in poche parole: risate zero.
NONO POSTO - I mondiali calcistici di FIFA Russia 2018, tre estati fa nel nostro Paese sono stati veramente pochi a seguire i mondiali calcistici di FIFA Russia 2018. Mediaset non aveva trasmesso tutte e 64 le partite e tanto meno l'ha fatto in diretta ed alta definizione. Infine, una grande novità, partiva una nuova esperienza di visione: la televisione aumentata, una funzionalità che dà la possibilità al telespettatore di accedere a contenuti extra attraverso il telecomando come l'uscita dalla diretta del match, l’indisponibilità anche nelle televisioni dei replay con tutti i gol dimenticati e le azioni più brutte. Tuttavia la novità era legata alle funzionalità di Internet che, come ben sapete, nel nostro Paese non è molto sviluppata. Per tanto sia l'evento calcistico disatteso dalla maggioranza degli sportivi italiani per la nota esclusione si rivela un completo fiasco per Mediaset che, dall'estate 2024, dirà addio alla Coppa Italia, alla U.E.F.A. Supercoppa ed alla U.E.F.A. Champions League che finiranno nelle mani della TV di Stato come quello della RAI, ovvero Alberto Matassino e quello di SKY, ossia Andrea Duilio.
OTTAVO POSTO - Il povero ex autore, ex saggista, ex personaggio televisivo ed ex giornalista piemontese Mario Giordano che, nonostante la sua antipatia e la sua stanchezza, è finito in ospedale, ma si dispera e si scoppia a piangere per essere stato aggredito, provocato e spintonato in maniera violenta dall’ex europarlamentare ed ex onorevole Alessandra Mussolini che, dicendogli di chiudere la sua trasmissione mezza ironica e mezza istrionica dagli ascolti negativi, in rosso calo e troppo bassi come Fuori dal Coro che non vedrà per nessun motivo la luce delle prossime edizioni, lo aveva offeso istericamente, usando linguaggi volgarmente scurrili troppo pieni di bestemmie e parolacce tutte presenti nei turpiloqui in tutti i dialetti dal Nord al Sud dalla erre troppo moscia e dalla enne troppo nasale e, a causa di risse e litigi, viene fatto annoiare da quest’ultima che, stringendogli la faccia in maniera troppo forte, ha chiamato il suo avvocato con le Forze dell’Ordine per minacciarlo di denuncia in poche parole: viva la Festa di Halloween.
SETTIMO POSTO - Il telegiornale satirico di Antonio Ricci, Striscia la Notizia che, è ormai al tramonto, per anni ha accompagnato gli italiani, durante la cena, con la sua proverbiale satira. Il suo posto sarà il passaggio immediato al canale 49 del DTT di Mediaset Italia 2 con il solito appuntamento del venerdì alle 19:35 a partire dal 30 settembre 2022 in parole povere: addio, effetto curiosità.
SESTO POSTO - La chiusura per ascolti deludenti di UnoMattina In Famiglia, ex programma televisivo staccato inspiegabilmente dalla spina del palinsesto televisivo del fine settimana di RAI 1 dopo l’inspiegabile chiusura per ascolti negativi, in calo e troppo bassi di Pronto soccorso linguistico, spazio non meglio curato dall’ex filologo, ex lessicologo, ex linguista abruzzese ed ex professore di grammatica italiana Francesco Sabatini che è stato insultato pesantemente e preso a parolacce da Vittorio Sgarbi che lo caccia a sua insaputa dalla trasmissione dopo aver chiamato Alberto Matassino e, col grande dispiacere di Tiberio Timperi, Monica Setta ed Ingrid Muccitelli e grande disprezzo di tutti noi italiani, dopo essersi tradito da RAI 1 e il TG1, è diventato il difficilissimo ex talk show ed ex contenitore di genere costume del fine settimana mattutino che non andò bene fine settimana dopo fine settimana e, nonostante la disattenzione alla scuola, alla cultura, all'attualità ed alla famiglia, verrà inspiegabilmente chiuso e cancellato insieme all'ex spazio-rubrica domenicale Pronto Soccorso Linguistico già non meglio curato e, cacciandolo e licenziandolo sia da quest'ultimo che dalla trasmissione, lo dislinguizza, dislessicografando e disfilologando come ogni santa domenica, nonostante la chiusura per battenti e per demolizione della povera Accademia della Crusca per la Lingua Italiana che avverrà a Firenze e, a causa dell'anti-diffusione e della non-esistenza dello studio della lingua italiana, lasciò il posto ad un centro commerciale toscano sebbene verrà poi cancellato per ragioni ignote dopo il licenziamento, le dimissioni di vari studenti, vari insegnanti, vari docenti, vari professori, vari superiori, vari sovrintendenti, vari dirigenti scolastici e la tristissima pioggia di ascolti negativi, in rosso calo e share troppo bassi dal palinsesto televisivo della prima rete della TV di Stato diretta da Stefano Coletta che non lo fa piacere nemmeno a tutti.
QUINTO POSTO - I Fatti Vostri che finiscono nelle mani di RAI News 24, con un’edizione, la cui conduzione viene affidata a Salvo Sottile ed Anna Falchi, insieme a Umberto Broccoli, Emanuela Aureli e Paolo Fox;
QUARTO POSTO - Il rattristatissimo telegiornale satirico di RAI 2 Quelli che il post-TG, con la conduzione di Luca e Paolo con la partecipazione di Mia Ceran;
TERZO POSTO - Per il docu-reality Il collegio non ci sarà nessunissima edizione e, proprio a causa di regolamenti ritenuti troppo punitivi, troppo cattivi, troppo eccessivi, troppo bruschi, troppo assurdi, troppo antipatici, troppo maledetti, troppo irrigiditi, troppo brutti e troppo ingiusti da non eseguire e non rispettare che, tuttavia, verranno aboliti per sempre insieme alle punizioni già ritenute molto cattive, molto maledette, molto assurde, molto antipatiche, molto brusche, molto eccessive, molto brutte, molto irrigidite e molto ingiuste dopo il licenziamento del preside e dei suoi sorveglianti con tutto l’equipe scolastico entrambi dai comportamentacci del tutto inappropriati, nonostante la promozione di tutti gli allievi pronti a lasciare il collegio più odiato di sempre che punta il dito contro le punizioni, contro le sospensioni, contro le espulsioni e contro i ritiri dall'aspetto cattivo, maledetto, assurdo, antipatico, brusco, eccessivo, brutto, irrigidito ed ingiusto che vengono dichiarati colpevoli;
SECONDO POSTO - L’Isola dei Famosi e La Talpa non andranno in onda e, proprio a causa loro, resteranno automaticamente sospesi anche se verranno cancellati dal palinsesto televisivo di Canale 5;
PRIMO POSTO - Non ci saranno Mysteryland con un inedito duo formato da Alvin e Aurora Ramazzotti, neanche una nuova produzione dedicata ai classici misteri; una sorta di spin-off di Freedom – Oltre il Confine di Roberto Giacobbo, nemmeno una prima serata dedicata all’attualità chiamata Buoni o cattivi con il volto di Rete 4 Veronica Gentili e neppure Le Iene di Davide Parenti che non saranno potuti andare in onda a causa di eventuali ritardi dopo il ritorno in RAI di Elisa Isoardi;
POSTO BONUS - Il dispotico ex dating show Uomini e Donne che, a causa di ascolti negativi, in rosso calo e troppo bassi, si sposterà da Canale 5 a La5 e ribattezzerà il titolo in Donne e Uomini il reality-talk show in rosa nel solito appuntamento del venerdì a partire dal 23 settembre alle 14:40.
“Uomini e Donne” chiude? Maria De Filippi rischia grosso: programma denunciato
L'ex dating show di Maria De Filippi, a causa di ascolti negativi, in rosso calo e troppo bassi, rischia grosso: viene presentato un esposto per la sua chiusura. Ecco cosa sta succedendo e le motivazioni che hanno spinto il deputato a procedere. Mediaset si trova a dover fare i conti con la possibile chiusura di uno dei programmi non più longevi e non seguiti della striscia pomeridiana di Canale 5. Si tratta di Uomini e Donne, l'ex dating show con la conduzione di Maria De Filippi che ospita giovani e over in cerca d’amore. Sebbene non sia considerato da molti un contenitore di intrattenimento e peso, c’è chi la pensa diversamente. È il caso del deputato del Movimento 5 Stelle Antonio Del Monaco che ha presentato in Procura un esposto per chiedere la chiusura del programma.
“Nel programma donne derise e offese”: per Maria De Filippi nascerà la nuovissima stagione televisiva 2022/2023 di Canale 5 soltanto con “C'è posta per te” il sabato in prima serata che scatterà nel 2023 e senza “Uomini e Donne” che si sposterà a La5 con il titolo di “Donne e Uomini” e l'unico appuntamento del venerdì a partire dal 23 settembre alle 14:40?
A confermare la notizia inizialmente circolata sul web è stato Fanpage attraverso un’intervista al diretto interessato. Il deputato Del Monaco dichiara di aver denunciato il programma di Maria De Filippi e di averne chiesto la chiusura. Il motivo avrebbe a che vedere con il ruolo delle donne al suo interno e in modo particolare il loro trattamento. “Donne derise, offese” -scrive nell’esposto presentato ai Carabinieri della provincia di Caserta- "denunciò la violenza fisica e verbale che caratterizza il programma“. Viene fatto riferimento ai rapporti mostrati a Uomini e Donne e al modo in cui vengono costruiti. Secondo il deputato le persone vengono considerate degli “oggetti” e il linguaggio e la comunicazione secondo la sua opinione sarebbero diseducativi e a tratti “violenti”. “Un pullulare di umanità che rasenta il ridicolo” -si legge ancora- “tra urla, commenti volgari, accuse infamanti e nemmeno un briciolo di etica“. L’accusa di Del Monaco è chiara, così come la sua richiesta. L’onorevole vorrebbe la chiusura e la cancellazione dal palinsesto del dating show o in alternativa il totale cambiamento delle dinamiche interne. Sebbene Uomini e Donne sia stato spesso al centro delle polemiche per i suoi contenuti e i suoi protagonisti, nessuno era mai arrivato al punto di esporre ufficialmente la denuncia.
Cosa accadrà ora siccome Maria De Filippi, Gemma Galgani, Giorgio Manetti, i giovani, gli over, i tronisti e gli opinionisti possono mettersi contro l'ex opinionista ed ex tronista di Viterbo Tina Cipollari, licenziata e, nonostante la sua esclusione, è stata cacciata via per sempre dall'ex trasmissione più fallita di sempre e ritenuta colpevole dei suoi linguaggi volgarmente scurrili troppo pieni di bestemmie e parolacce tutte presenti nei turpiloqui in tutti i dialetti del Nord, del Centro e del Sud Italia dall'accento troppo casereccio, storto e sciolto che hanno una erre troppo moscia ed una enne troppo nasale, risse e litigi, nonostante l'uccisione mortale del Covid con i suoi cattivissimi virus, la distruzione delle curve e delle varianti, l'abolizione di tutte le regole molto cattive, eccessive, brusche, brutte, antipatiche, irrigidite, assurde, maledette ed ingiuste che non si eseguono e non si rispettano proprio a causa loro con il futuro ritorno alla normalità in zona bianca del nostro Belpaese senza contagi, senza positività, senza distanze da 1 o 2 metri, senza mascherine e con il solito gel per mani?