Cartoni Animati Disney da vedere assolutamente
Generazioni e generazioni di pubblico sono cresciuti coi cartoni animati di Walt Disney, che sul grande schermo hanno trovato momenti di ispirata magia soprattutto nella rappresentazione di fiabe classiche o aggiornamenti di leggendari personaggi. La casa di Topolino continua a deliziare gli spettatori con opere sempre più evolute, destinate a grandi e piccini, ma per l’occasione abbiamo scelto di concentrarci su alcuni grandi classici realizzati con l’animazione tradizionale, lasciando di fatto fuori le ultime produzioni in CG, per un viaggio nel passato alla riscoperta di film che non ci stancheremmo mai di rivedere.
Biancaneve e i sette nani (1937)
Non possiamo che cominciare la nostra top laddove tutto ebbe inizio, con il primo lungometraggio in rodovetro (tecnica particolare nella realizzazione di fotogrammi) nella storia della Settima Arte nonché esordio cinemotografico della compagnia americana e prima pellicola animata di sempre. Ispirato all’omonima fiaba dei fratelli Grimm, Biancaneve e i sette nani è un’opera poetica e divertente, ricca di scene iconiche e canzoni indimenticabili (andiam, andiam, andiamo a lavorar).
La protagonista Biancaneve vive con l’odiosa matrigna, la regina Grimilde, una donna ossessionata dalla paura di invecchiare. Quando lo specchio magico la informa che il posto di “più bella del reame” è passato a Biancaneve, questo scatena la sua gelosia e la spinge a uccidere la figliastra. Ma il cacciatore incaricato si rifiuta, fingendo di averla assassinata, e ora la ragazza è fuggiasca nel bosco dove si imbatte nell’abitazione dei sette nani, che diventano compagni e amici inseparabili. Grimilde, venuta a conoscenza della verità, usa la magia per trasformarsi in strega e avvelena una mela che, se mangiata, può condurre ad un sonno eterno: l’incantesimo può essere spezzato soltanto da un bacio d’amore…
Cenerentola (1950)
Recentemente riproposto in versione live-action nel bel film di Kenneth Branagh, il personaggio di Cinderella è al centro di questo capolavoro animato che ha fatto sognare in particolar modo le platee femminili, desiderose in una realtà ipotetica di trovare un principe così carismatico e di essere poste alla fatidica prova della scarpetta. Tratto dalla fiaba di Charles Perrault, il film è ricco di romanticismo e ironia all’interno di una narrazione catartica dove la protagonista, sguattera al servizio delle odiose matrigna e sorellastre, trova il vero amore grazie ad un intervento esterno.
E di nuovo la magia è fondamentale nel corso degli eventi, questa volta in senso positivo, con l’entrata in scena della Fata Smemorina che trasforma la ragazza in una vera e propria principessa. Una visione colorata e incantata, sorretta da una colonna sonora delle grandi occasioni, che rapisce ancora al giorno d’oggi.
Le avventure di Peter Pan (1953)
“Seconda stella a destra, questo è il cammino. E poi dritto fino al mattino. Poi la strada la trovi da te. Porta all’isola che non c’è.”: così cantava Edoardo Bennato in una canzone popolarissima, ispirata per l’appunto alla storia di Peter Pan. Basato sull’opera teatrale J. M. Barrie, il quattordicesimo classico Disney è un film che mescola sapientemente atmosfere avventurose, toni fantastici e buoni sentimenti, con una rappresentazione visiva d’eccellenza.
Il primo film a segnare la collaborazione condivisa di tutti i Nine Old Men (gli storici nove animatori della società), vede la contrapposizione tra Bene e Male incarnata nella continua sfida tra l’eterno ragazzino e il perfido Capitan Uncino, con influenze del filone piratesco che fanno piacevolmente capolino nel tratteggio della bizzarra ciurma (menzione d’onore per il nostromo Spugna) e elementi fantasy nella rappresentazione della fatina Trilli, con innesti da love-story platonica e un emozionante aura melanconica sulla paura di crescere.
Robin Hood (1973)
Primo film Disney la cui produzione non ha visto coinvolto in nessun modo il papà Walt (morto sette anni prima), Robin Hood reinterpreta l’eroica leggenda dell’arciere di Sherwood in una versione del tutto inedita, vedente protagonisti nei panni degli iconici personaggi degli animali antropomorfi: Robin e Lady Marian (due volpi), Little John (un orso), Principe Giovanni (un leone), Sceriffo di Nottingham (lupo), Sir Bliss (serpente) e così via.
Realizzato con un budget minore rispetto ad altre produzioni, Robin Hood è in realtà ricordato tra i film più amati della compagnia, capace oggi come allora di emozionare nel suo incipit avventuroso e nei suoi toni teneri e spigliati, il tutto all’insegna di un sano divertimento per grandi e piccini. Ancora una volta canzoni indimenticabili accompagnano la lotta contro le ingiustizie del coraggioso e astuto protagonista.
Il re leone (1994)
Quest’anno il remake “in live-action”, versione copia / incolla realizzata con una CG dal taglio fotorealistico, ha infranto record su record ai botteghini, ma l’originale animato degli anni ’90 rimane un’opera artisticamente inavvicinabile. Vagamente influenzato dall’Amleto shakespeariano e accusato di aver plagiato un anime giapponese degli anni ’60 (il quasi omonimo Kimba, il leone bianco), Il re leone è ambientato in Africa e racconta la storia del piccolo Simba che, ingannato dal crudele zio Scar, causa involontariamente la morte dell’amato padre e si costringe all’esilio.
Un tratto animato esteticamente stupefacente, sia nella gestione di personaggi che di panorami esotici, canzoni memorabili (nella versione italiana cantate da Ivana Spagna, in quella originale da Elton John) e figure di contorno di stampo piacevolmente comico (Pumbaa e Timon su tutti), caratterizzano il doloroso percorso di formazione del protagonista e la sua ricerca di riscatto nell’obiettivo di fare la cosa giusta e liberare la savana dalla tirannia.