Andrà in onda il 29 marzo su Raiuno in prima serata il docu-film I cacciatori del cielo. Nei panni dell’aviatore Francesco Baracca troviamo Beppe Fiorello. Il progetto, scritto da Pietro Calderoni e Valter Lupo, con la collaborazione di Mario Vitale e la consulenza storica di Paolo Varriale, racconta le imprese eroiche, la vita e l’amicizia di quei pionieri del volo che si distinsero per le loro azioni e il loro coraggio durante la Prima Guerra Mondiale e le cui gesta gettarono le basi per la nascita dell’Aeronautica Militare avvenuta il 28 marzo 1923. Nel racconto, al di là della guerra, emergono valori importanti come l’amore e l’amicizia.
I cacciatori del cielo, intervista a Beppe Fiorello
Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Beppe Fiorello che ci ha raccontato in che modo si è approcciato a questo eroe nazionale: “E’ stato molto interessante. Quando mi si presenta la possibilità di raccontare personaggi che non conosco aumenta in me la curiosità. Non conoscevo la storia di Francesco Baracca. Prima di girare però sono andato a visitare la sua città natale e il museo a lui dedicato. Ho fatto poi un lavoro documentaristico con gli sceneggiatori e con il regista Mario Vitale. Non è solo un lavoro sulla guerra perché c’è una linea sentimentale affascinante. Come era successo a Baracca, molti uomini che dovevano andare in guerra erano costretti a lasciare le famiglie e gli affetti più cari. Ancora oggi continuano ad andare in guerra uomini che non la vorrebbero. Purtroppo la guerra è imposta dal potere non solo politico ma anche economico”.
Poi Beppe prosegue svelandoci qual è stato l’aspetto che più lo ha colpito di questo progetto: “Dagli sceneggiatori ho scoperto che Francesco Baracca tentava il più possibile di colpire un aereo e non il nemico. Molto spesso l’aereo precipitava e il pilota si salvava. Pare che lui abbia salvato molti nemici e per questo è ricordato come un eroe”. Francesco Baracca incontrerà l’amore in Norina, una cantante lirica e coltiverà un’amicizia importante con Bartolomeo.
Ad oggi è possibile ancora combattere il male con il bene? Beppe Fiorello è fiducioso: “E’ la storia dell’umanità. Ogni uomo ha dentro di sé una parte bianca e un’altra nera, un Dio e un assassino. E’ la guerra atavica tra i sentimenti degli esseri umani. Sono convinto che il bene trionfi sempre”.