Guardiani della Galassia Vol. 2 è un film del 2017 di genere Commedia/Azione, diretto da James Gunn, con Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Michael Rooker. Eccovi brevi cenni sulla trama del film e recensione/analisi approfondita della pellicola a cura del “bagnino” di Caduta Libera Christian Fregoni.
Brevi cenni sulla trama del film
I Guardiani vengono assoldati da una potente razza aliena per portare a termine una difficile missione. Inoltre devono combattere per tenere unita la propria famiglia, ritrovata da poco, mentre dipanano il mistero delle vere origini di Peter Quill.
Guardiani della Galassia vol. 2: I panni sporchi si lavano in famiglia, recensione e analisi a cura di Christian Fregoni
Dopo lo straordinario successo ottenuto dal primo capitolo, James Gunn ritorna alla guida della banda di scalmanati e sboccati difensori dell’ordine cosmico, regalandoci un’opera figlia in cui vengono esplorati più a fondo i legami interpersonali e parentali dei Guardiani.
Quelli che prima erano semplici estranei riuniti in un gruppo eterogeneo, ora si sentono davvero parte di una “famiglia”, tema oltremodo centrale in questo secondo volume.La serenità viene scombussolata dall’inaspettato incontro con il vero padre di Star-Lord.
Ego, un’entità ancestrale facente parte del gruppo dei Celestiali, si manifesta al figlio con una bontà paterna e una voglia di riconsolidare i rapporti e recuperare il tempo perduto, facendo ben sperare in una storia di riconciliazione che poco si addice ad un film supereroistico.
E infatti, scavando più a fondo nella coriacea figura del “Pianeta Vivente”, si scoprono enormi scheletri nell’armadio, o forse sarebbe meglio dire in una caverna! Analizzando meglio la sostanza e il contenuto del film, notiamo che il tema della famiglia è assolutamente d’importanza fondamentale: scopriamo infatti che oltre al rapporto tra protagonista e antagonista, si sviluppano più storie parallele che si intrecciano in un finale amaro e felice al contempo.
Yondu, il Ravager fischiatore, cerca di far pace col proprio passato, riprendendo la sua figura di “padre putativo”; Gamora si trova a combattere (sia fisicamente che spiritualmente) un profondo e caustico conflitto interiore nel rapporto con l’odiata/amata sorella e il padre adottivo (il Nemico per eccellenza di tutto l’ordito Marvel);
Groot dal canto suo, dopo gli eventi del primo film, si trova a vivere una nuova crescita e sviluppo, in bilico tra fanciullezza ed adolescenza,
Gunn, contravvenendo quindi a ciò che normalmente ci si aspetterebbe da un classico film di questo stampo, frena i ritmi della pura azione spettacolare (che è comunque presente in grandissime dosi) per far parlare i suoi personaggi; per farli vivere, piangere, emozionare, ballare, lottare ed amare come se fossero tutti membri di un più grande nucleo familiare “galattico”.
In questo sequel poi, oltre agli eroi sopra menzionati, c’è anche una new entry che ben si inserisce nello scanzonato gruppo di supereroi: Mantis, che con Drax “lo sboccato” darà vita ad un duo comico/romantico senza precedenti.
Degni di menzione inoltre i brillanti camei di Sylvester Stallone, Ving Rhames e Michelle Yeoh, nei ruoli di alcuni vecchi compagni Ravager di Yondu, i quali prendono parte ad una pirotecnica scena che riempirà i nostri cuori di stupore/tristezza, e l’immancabile comparsata del compianto Stan Lee, in una delle sue apparizioni più memorabili (a mio avviso).
I pro del film “I Guardiani della Galassia vol. 2”
Effetti speciali enormi ben inseriti all’interno di battaglie epiche ed avvincenti, alternate a momenti di ironica tranquillità. - Abilissima compagine attoriale, ottimamente calata nella parte, che rende semplice l’immedesimazione nei personaggi e l’empatia verso le loro vicissitudini.
- La centralità del rapporto familiare, oltremodo sorprendente visto l’andamento ormai quasi stereotipato di supereroi.
I contro del film “I Guardiani della Galassia vol. 2”
- La caratterizzazione dei Guardiani vive un po’ di ripetitività e sa molto di già visto, essendo loro stati già abilmente delineati nel primo capitolo.
Lo svolgimento dell’intreccio narrativo risulta purtroppo largamente prevedibile. L’esigenza di incasellare il film nel più esteso contesto di continuità Marvel, priva il regista della sua vena trasgressiva e anticonformista, che ben aveva fatto risaltare il lavoro precedente.
Il voto
- Voto: 7+
A presto amici con la prossima recensione.
@RIPRODUZIONE RISERVATA
A cura di Christian Fregoni