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Gomorra, intervista a Gennaro Apicella: “Vi racconto cosa odio di Ciccio Levante” | ESCLUSIVA

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Nella quarta stagione di Gomorra – la serie ha esordito un nuovo clan, i Levante. I parenti di Gennaro Savastano hanno cercato di imporre subito il proprio domino, tentando di strappare Secondigliano dalle mani di Patrizia. Il figlio di Don Pietro, però, è tornato in tempo per rimettere le cose al proprio posto. Genny ha ammazzato Gerlando Levante, il capofamiglia, e adesso dovrà vedersela con i figli nella prossima stagione di Gomorra.

Gomorra, intervista esclusiva a Gennaro Apicella alias Ciccio Levante

La redazione di SuperGuidaTv, dopo l’intervista a Ronni, ha raggiunto in esclusiva Gennaro Apicella, alias Ciccio Levante di Gomorra – la serie. Gennaro è riuscito a salvarsi durante la quarta stagione, dunque sarà uno dei volti della quinta stagione di Gomorra. Di seguito le sue dichiarazioni:

Gennaro ci racconti il tuo primo incontro con i registi di Gomorra?

Il mio primo incontro è stato con Francesca Comencini (quest’anno anche direttrice artistica) all’ultimo callback (provino finale) per il ruolo di Ciccio Levante. Ricordo di essere arrivato in leggero ritardo perché non trovavo il portafogli. Mi chiese di lavorare sulla rabbia repressa del personaggio in una scena col fratello maggiore Michelangelo, io pensavo al portafogli e alla trafila dei documenti smarriti. Poi sappiamo come è andata.

Ti hanno chiesto qualcosa in particolare per il tuo personaggio?

Più che chiedermi, mi hanno donato. Ogni singolo regista mi ha regalato un pezzo da aggiungere al puzzle complesso di Ciccio Levante. E’ stato un bel lavoro di squadra. Vorrei ringraziarli tutti: Francesca Comencini, Marco D’Amore, Ciro Visco, Enrico Rosati e Claudio Cupellini. Tutti sono stati fondamentali nel racconto di Ciccio Levante.

Com’è stato girare questa stagione di Gomorra? Quali emozioni ti ha regalato?

È stata un’esperienza straordinaria proprio per la grande varietà di emozioni che mi ha regalato. Tutte vissute al massimo. Sono orgoglioso di averne fatto parte, perché la trovo una delle stagioni di Gomorra meglio riuscite.

Qual è la cosa che hai odiato di più del tuo personaggio?

L’assoluta obbedienza a Gerlando e Saro Levante. Eseguire sempre gli ordini. Io sono un disobbediente di natura.

Cosa si prova nel girare scene molto cruente come ad esempio l’attentato alla roccaforte di Sangue Blu nelle Vele?

La verità? Mi sono divertito tantissimo. Inizialmente ero molto spaventato e non ci dormivo la notte. È stata la scena più complessa della quarta stagione. L’abbiamo girata in più giornate, nottate veramente. Ringrazio Ciro Visco, regia episodi 9-10, per averla pensata in quel modo.

Ci descrivi Marco D’Amore come regista?

Marco ha un potere straordinario, quello di catturare subito la tua fiducia. Gli affideresti i tuoi segreti più intimi. Ha una grande sensibilità e un occhio molto attento anche ai minimi dettagli. Ha saputo raccontare perfettamente nei suoi episodi l’atmosfera asfissiante e claustrofobica di un pranzo a casa Levante. Prevedo una grande carriera anche in veste di regista, a Natale esce l’Immortale.

Che rapporto si è instaurato con gli altri attori del cast?

Ottimo. Gomorra è una grande famiglia. Lo è davvero!

Durante la quarta stagione abbiamo dovuto salutare alcuni personaggi: ci descrivi Cristiana Dell’Anna e Gianni Parisi come attori e come persone?

Gianni Parisi l’ho incontrato ai provini di “Gerlando”, io facevo la spalla. Me ne sono innamorato subito. È un attore straordinario che ha dato a Gomorra un colore che mancava. Nella vita privata ci sentiamo spesso, abbiamo una chat whatsapp “Levante” e poi è anche un ottimo cuoco. La sua pasta e patate è tanta roba.

Su Cristiana ho solo belle parole. La sua interpretazione in questa stagione è stata meravigliosa. È la prima persona a cui ho scritto quando ho visto il finale di stagione. È un’attrice di grande talento e le auguro una lunga carriera. Adesso che Gomorra è finito posso dirlo, ho sempre tifato Patrizia, ma non ditelo in giro.

Gomorra 5, cosa succederà nella prossima stagione?

In Gomorra 5, la famiglia Levante dovrà vendicare la morte del padre. Saro e Ciccio si metteranno alla ricerca di Genny. Il boss di Secondigliano si è rifugiato in un bunker segreto, sostenuto dagli uomini di O’ MaestraleDi seguito le altre dichiarazioni di Gennaro Apicella:

La quinta stagione è in fase di scrittura: secondo te i fan cosa dovranno aspettarsi dalla famiglia Levante?

Grandissimi colpi di scena, i Levante hanno subito una grande perdita, ma ci sono ancora Ciccio e Saro che non vanno sottovalutati. Gli sceneggiatori sono già al lavoro per offrire ai fan un prodotto di altissima qualità, come hanno sempre fatto.

Oltre Gomorra ci sono altri progetti di cui puoi parlarci?

A Giugno inizio le riprese di un film per il cinema con un importante regista italiano, di cui non posso ancora rivelare il nome per motivi contrattuali. A teatro a Luglio sarò nella Lisistrata dei Numeri 11.

Sul web ho scoperto che sei 5° kyu: ci parli di questa tua passione?

L’aikido non l’ho più praticato e non mi sono mai appassionato, era una disciplina che ho praticato allo Stabile di Genova. La mia grande passione sportiva è il pugilato. La boxe è mix di passione e sudore, di fatica e di impegno. In Italia purtroppo è sottovalutato e considerato violento, senza rendersi conto del fatto che c’è più rabbia su un campo di calcio che su un ring. Lo pratico quasi quotidianamente stando attento a non rompermi nuovamente il naso.

Qual è il tuo sogno personale e professionale?

Di sogni ne ho tanti, mica uno solo. Girare un film con Daniel Day Lewis. Questa sera vorrei essere a Dublino e bere in compagnia di Bono Vox degli U2. E tanti altri ancora…

Ringraziamo Gennaro Apicella per l’intervista e gli facciamo un forte in bocca al lupo per la sua carriera.

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