Globi d’Oro 2024, intervista esclusiva a Paola Cortellesi: “La presenza delle donne nel cinema è un segnale di cambiamento culturale importante. Quando ho scritto il film mai avrei pensato che avrebbe avuto questo successo”

Verissimo Paola Cortellesi

Dopo aver conquistato 6 David di Donatello e 20 Nastri d’Argento, Paola Cortellesi si è aggiudicata anche il Globo d’Oro per la sua opera prima C’è ancora domani”. Durante la cerimonia che si è tenuta ieri nei giardini dell’Accademia Tedesca Villa Massimo a Roma, all’attrice è stato consegnato l’importante riconoscimento per il miglior film assegnato dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia. Con 36 milioni di incassi raccolti in Italia, il film si conferma non solo un trionfo italiano ma anche internazionale.

Globi d’Oro 2024, intervista esclusiva a Paola Cortellesi

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Paola Cortellesi. L’attrice, elegantissima in un completo blu, si è detta ancora una volta meravigliata per lo straordinario successo ottenuto dal film che avrebbe potuto concorrere anche per gli Oscar. A tal proposito, la Cortellesi ha dichiarato: “Il film è stato presentato lo scorso anno ma non aveva avuto un’uscita pubblica e pertanto partiva con un grande svantaggio. Spero che “C’è ancora domani” possa trovare una distribuzione anche negli Stati Uniti. Il film ha avuto un successo incredibile anche all’estero, in Paesi in cui mai avrei immaginato. In Francia, è stato il primo film italiano dal 2011 ed è un risultato incredibile così come in Spagna, in Germania, in Svezia ma anche in Argentina. Questo film non si sta fermando, continua ad esistere e quando hai una creatura non ti aspetti altro che viva il più a lungo possibile”.

Il 2024 è stato più che mai l’anno delle donne. Non solo Paola Cortellesi ma anche Micaela Ramazzotti e Margherita Vicario hanno esordito dietro la macchina da presa con film in cui le donne sono state le protagoniste. Sempre più produzioni mettono al centro delle storie delle donne e questo è il segno di un importante cambiamento culturale.

Paola Cortellesi, nel rispondere alla nostra domanda, ha dichiarato: “Il fatto che ci siano delle donne al centro delle storie ma anche che se ne occupino forgiandone loro stesse delle nuove è un importante segnale. Quando la narrazione arriva da qualcun altro c’è il rischio che le donne non siano al centro”. 

In merito al successo ottenuto dal film, Paola esclude l’esistenza di una formula magica: “Quando ho scritto il film non potevo sapere che avrebbe avuto tutto questo successo. Credo che la tematica abbia fatto centro ma a fare la differenza è stato anche il tono che abbiamo usato per raccontare questa storia drammatica. Ho sfruttato l’arma che conosco meglio, l’ironia, perché non è vietato sorridere anche se il focus riguarda un argomento come quello della violenza sulle donne. Purtroppo poi l’argomento affrontato è universale. Anche se solo da lontano, donne e uomini lo conoscono bene. Il 45% degli spettatori di questo film in Italia è stato maschile e questo per me è motivo di orgoglio perché significa che quegli uomini vogliono camminare insieme alle donne, che siano le loro mogli, compagne o figlie”. 

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