Gli Anelli del Potere, recensione della prima stagione della serie fantasy su Prime Video

Gli Anelli del Potere

Dopo il grandissimo successo raccolto nel corso degli anni da una serie come Game of Thrones, Amazon sceglie di tentare il suo colpo grosso a tema fantasy. Lo fa investendo molto, come sforzo economico ma anche come immagine, sulla scommessa rappresentata da Gli Anelli del Potere, serie creata da J.D. Payne e Patrick McKay a partire dalle appendici del romanzo de Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien.

La trama de’ Gli Anelli del Potere, prima stagione

Si torna nella Terra di Mezzo, ma più di duemila anni prima degli eventi così come li abbiamo conosciuti nelle trasposizioni cinematografiche de Il Signore degli Anelli e de Lo Hobbit. Siamo durante la Seconda Era e Gli Anelli del Potere segue diversi eventi di un periodo caratterizzato da relativa pace, durante il quale, però, un antico male pare lentamente tornare a risvegliarsi fino a mettere in pericolo l’esistenza dell’isola di Númenor e gli equilibri del mondo noto.

In particolare Galadriel (Morfydd Clark), guerriera elfica di grande valore, pare credere fermamente nel ritorno di Sauron, nemico degli uomini e degli elfi. Mentre nessuno sembra ascoltare le sue ragioni, che fanno da punto di raccordo all’evolversi di tutto il racconto, la serie segue anche le vicende legate a Elrond (Robert Aramayo) e alla forgiatura degli Anelli del Potere, così come le peripezie in cui incappa una comunità di Pelopiedi, antenati di quelli che poi saranno gli Hobbit.

Gli Anelli del Potere, perché guardarla

Con tutto il clamore e le aspettative createsi prima del suo arrivo, Gli Anelli del Potere ha il grande onere di non poter deludere e sbagliare nemmeno un passo. L’impegno messo da Amazon nella serie è evidente: c’è un grande lavoro e cura nella messa in scena, molta attenzione nella costruzione dei set, nella resa degli effetti visivi, nella preparazione dei costumi, nel trucco e nel parrucco. Questi non sono elementi secondarsi, perché di solito è proprio qui che molte opere di stampo fantasy mettono il piede in fallo e cedono nella costruzione di un universo credibile.

Gli Anelli del Potere conta quindi su un ottimo sforzo nel comparto tecnico, che si pone a solida impalcatura di quella che è una storia diramata secondo più canali, che segue più tracce contemporaneamente e che si sobbarca la fatica di introdurre a un mondo da ripensare daccapo rispetto a come i fan lo conoscevano. Compito non da poco, al quale la serie assolve forse in maniera un po’ scolastica senza osare troppo, ma che comunque presta attenzione e tempo alla giusta caratterizzazione dei vari popoli e tradizioni.

Perché non guardare Gli Anelli del Potere

C’è anche da tenere da conto che nonostante il nome completo della serie sia Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere, l’immaginario al quale l’opera si rifà non è quello della trilogia cinematografica di Peter Jackson, con cui non ha niente a che vedere, bensì esclusivamente quello delle opere letterarie. Certo è che molto di quello che vediamo a schermo riprende in diversi momenti l’aspetto di un qualcosa già ben radicato nel bagaglio degli spettatori.

Per molti quindi potrebbe non essere semplice ripensare quasi daccapo aspetto e caratteri di personaggi iconici come quelli di Elrond e Galadriel, qui in una veste molto più giovane rispetto a come si è avuto modo già di incrociarli al cinema. Uno scoglio comunque sormontatile, che forse cozza con una scrittura altalenante degli episodi, in cui la necessità di fare de Gli Anelli del Potere una tela bianca destinata al grande pubblico e su cui ricostruire tutto quanto finisce per tradire alcune ingenuità ed eccessive semplicità di scrittura.

In più di un’occasione si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un corso accelerato che riassume diversi spicchi di una storia che parte dagli estremi di un quadrante e deve arrivare a convergere in un unico punto, dove il tutto finisce per collidere e mettere in moto una macchina più grande. C’è magari anche un po’ di ansia da prestazione in una serie che non può permettersi di sbagliare e al contempo deve tenere a sé tutte le redini, anche le più distanti. Il tempo per aggiustare il tiro però non manca, e come inizio di una grande epopea Gli Anelli del Potere offre comunque un dignitoso inizio d’avventura.

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