Giulio Golia al Magna Graecia Film Festival: “Fare Le Iene non è una cosa semplice. Le storie che racconto? Sono che scelgono me” – Intervista

Giulio Golia intervista

Giulio Golia porta tutta la sua verve al Magna Graecia Film Festival. Nella serata che ha visto il concerto in esclusiva di Tim Robbins & The Rogues Gallery Band all’Arena Porto di Catanzaro, a salire sul palco è stato anche lo storico inviato de Le Iene. Il conduttore ha scritto a quattro mani con Francesca Di Stefano il libro “Mostri di Ponticelli” che contiene anche la prefazione di Roberto Saviano. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Golia e con lui abbiamo parlato del suo ultimo libro ma anche di giornalismo di inchiesta e molto altro ancora.

Intervista al conduttore e inviato de Le Iene Giulio Golia

Quando ha capito che queste storie andavano raccontate e cosa ha catturato la sua attenzione.

L’abbiamo capito abbastanza presto, nel senso che eravamo stati auditi dalla Commissione parlamentare antimafia che ci ha accennato tutta una serie di documentazione che c’era sui Mostri di Ponticelli e nel momento in cui siamo riusciti a entrare in possesso della documentazione e a conoscere Luigi, Giuseppe e Ciro, abbiamo capito che era una storia che non potevamo non raccontare. È una storia che va aggredita con la propria faccia, mettendocela.

Racconta storie (sia col libro che con le sue inchieste) che smuovono le coscienze. La sua sembra una missione per la verità più che una professione.

Non lo so se è una missione, so solo che lo faccio da 27 anni e io, e anche molti miei colleghi, ci crediamo. Fino a quando credi in una cosa, il lavoro anche se duro (sembra televisione ma è una tv un po’ di nicchia) lo fai e lo affronti con spirito di sacrificio. Fare Le Iene non è una cosa semplice, ti consuma e ti logora.

Come sceglie una storia rispetto ad un’altra?

Mi piace dire che sono loro che scelgono me, sono le storie che scelgono me. Leggi delle cose e quello che ti entra dentro significa che deve essere raccontato. Ogni storia che ho raccontato, ogni persona che ho incontrato, dalle più belle alle più brutte, comunque ti lascia un pezzo dentro di te. E non è semplice a volte portarselo dietro per tanto tempo.

Attualmente a cosa sta lavorando?

Non lo dico mai prima perché sono un po’ superstizioso. Stiamo lavorando, anche sulla Calabria.

Questa storia che ha raccontato potrebbe diventare una serie o un film?

I Mostri di Ponticelli o vittime di un enorme errore giudiziario, è una sceneggiatura già scritta. Non bisogna neanche impegnarsi tanto, bisogna solamente crederci e non distorcere la realtà perché è una storia incredibile. Mi hanno chiamato in tantissimi che vorrebbero capire, entrare nel merito ma secondo me anche quello, ci deve essere la persona giusta.

Qual è la storia che in tanti anni di carriera le è rimasta più a cuore?

Mi ha cambiato la percezione di vedere le cose e guardarle da un altro aspetto, Dj Fabo. Sono stato l’unico a intervistare purtroppo. Marco Vannini ma potrei farti una lista incredibile ma questi sono quelli che mi hanno segnato tanto.

Come è nata in lei la passione per l’inchiesta?

Sono sempre stato abbastanza curioso. Ho avuto la possibilità, grazie anche all’editore perché non è semplice. Fare inchieste non paga tanto, sei sempre visto come il rompiscatole, la nicchia, vai là, ti spogli e fai lo show. Però se sei curioso e hai un grande senso di giustizia e credi in quello che fai, è un lavoro bellissimo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here