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Intervista esclusiva a Giulia Arena: “Con le faccende domestiche mi faccio perdonare per i baci sul set”

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Dopo aver conquistato la corona di Miss Italia ne ha fatta di strada. Da allora Giulia Arena non si è fermata e ha conquistato il pubblico televisivo con programmi e fiction TV. La vediamo tutti i giorni nei panni di Ludovica nella soap di successo di Raiuno “Il paradiso delle signore” e in queste settimane la stiamo apprezzando anche nella fiction “Bella da morire” in cui Giulia interpreta Gioia Scuderi,una giovane e conturbante showgirl che vede svanire in un attimo tutti i suoi sogni sparendo nel nulla senza lasciare traccia. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida TV, oltre a parlarci di questa importante esperienza professionale, Giulia ci ha confessato che prima di partecipare a Miss Italia i ragazzi la guardavano con timore. Proprio a tal proposito ci ha rivelato che quando al liceo era stata eletta rappresentante di classe aveva dovuto sgomitare di più rispetto agli altri per dimostrare di avere non solo un bel viso ma anche un carattere tosto. Lo stesso temperamento determinato che la bella attrice non si è fatta mancare nemmeno nel periodo dell’infanzia quando era solita fare delle marachelle. A proposito poi di vita privata, Giulia ci ha svelato che il fidanzato gli fa pagare lo scotto dei baci dati sul set impiegandola nelle faccende domestiche. Una conversazione in cui Giulia ha mostrato il suo lato ironico ma anche il suo spirito riflessivo. E se volete sapere cosa accadrà a Ludovica nelle prossime puntate de “Il paradiso delle signore” non vi resta che leggere cosa ci ha raccontato.

Intervista esclusiva all’attrice Giulia Arena

Giulia, ti vediamo in TV in queste settimane nella serie “Bella da morire”. Che impatto ha avuto su di te questa esperienza?

E’ stata un’esperienza molto formativa e particolarmente intensa dal punto di vista personale. Ho fatto il provino per “Bella da morire” il giorno dopo Pasqua e avevo avuto poco tempo per prepararmi. Ci credevo poco perché era un progetto troppo grande rapportato al mio livello di preparazione. Invece sono piaciuta e mi hanno chiamata subito tanto che ho iniziato a girare dopo 20 giorni. Non mi ero neanche abituata all’idea. E’ stata una valanga di lezioni e emozioni. Pensa che non ho voluto vedere il girato e ho aspettato la messa in onda. 

Nell’interpretare questo ruolo hai imparato qualcosa di te stessa che non conoscevi già?

Ho dovuto scavare negli aspetti più fragili che credo ogni donna abbia dentro e che per fortuna molte donne non tirano fuori non vivendo determinate situazioni. Nell’interpretare Gioia ho dovuto scavare dentro emozioni che mai mi sarei immaginata di vivere. Mi ha lasciato una bella cicatrice. 

Nella costruzione del personaggio ti sei confrontata anche con donne vittime di violenza?

Non mi sono confrontata con donne vittime di violenza perché già dai tempi di Miss Italia mi ero resa disponibile a sostenere la causa di molte Onlus che aiutavano le donne vittime di violenza. In quella circostanza non ho voluto ascoltare le vittime perché in momenti non sospetti lo avevo già fatto. 

Che cosa bisognerebbe fare per fermare la piaga sulla violenza contro le donne?

Credo che sia opportuno agire innanzitutto a livello sociale per far capire che la denuncia è un atto necessario per accedere ad una logica di normalità. C’è una grandissima zona grigia di cose che appaiono scontate, in senso negativo o positivo, ma che in realtà non lo sono. 

Hai mai subito atti di sessismo o episodi sgradevoli?

Per fortuna si è trattato di episodi non degni di nota. Ho avuto finora la fortuna di non incrociare nel mio percorso professionale persone che sono abituate ad agire in un certo modo. Ho sempre cercato nella mia vita di mettere dei paletti e di comportarmi in modo chiaro. Credo che questo abbia avuto un peso sul piatto della bilancia. Purtroppo anche nel nostro ambiente c’è tanto sessismo. Sai sui social mi capita di rispondere anche a donne che mi scrivono “sai che oltre ad essere bellissima sei anche brava”. E’ come se quella bravura stupisse quando invece dovrebbe essere l’opposto. 

Sei una delle protagoniste della soap “Il paradiso delle signore”. Mi sembra che Ludovica abbia preso troppo sportivamente la fine della relazione con Riccardo. Dobbiamo aspettarci qualche sorpresa?

Ludovica è nota per essere una persona molto tenace. La diplomazia non fa per lei. Ci saranno dei colpi di scena. Gli autori hanno tenuto fede al carattere di Ludovica che a differenza di altri personaggi rimarrà fedele ai suoi difetti. La storia tra Riccardo e Angela incontrerà delle turbolenze. 

Anche a te è capitato di soffrire per un amore non corrisposto?

Mi è capitato di soffrire. Ero molto giovane ma a differenza di Ludovica la presi molto sportivamente. Ad un certo punto infatti staccai la spina riconoscendo l’incompatibilità con quella persona che non non mi aveva mancato di rispetto. Dopo un po’ di tempo siamo diventati grandi amici. In quel caso ha giocato molto il fatto che si era trattato di una relazione breve durata un paio di mesi a fronte di un’amicizia durata 10 anni. 

Negli scorsi anni ti è stata affidata anche la conduzione di qualche programma. Ti piacerebbe continuare su questa strada?

Mi piacerebbe tantissimo. La conduzione è sempre stata la mia comfort zone. Mi ci sono sempre trovata a mio agio e mi ha sempre dato molte soddisfazioni. Non rinuncerei mai a progetti di questo tipo. 

Un programma televisivo che ti piacerebbe condurre?

Mi piacerebbe condurre “Che tempo che fa”. E’ una formula che mi è sempre piaciuta. 

E in tema reality a quale parteciperesti?

Sono una persona che tendenzialmente non ama i reality. Ho tanto amato però “Pechino Express”. E’ l’unico che si avvicina molto alla mia persona. L’idea di doversi mettere in gioco in un viaggio in cui devi arrangiarti con quello che trovi è il modo più genuino per poter fare una determinata esperienza piuttosto che stare rinchiusi in una casa con tutti i vari comfort. 

Anche Miss Italia per Giulia Arena, poi si aprono le porte per il mondo dello spettacolo

Sono passati 8 anni dall’incoronazione a Miss Italia. Quanto sei cambiata? E come ti sentivi lì, sotto esame in costume?

Mi sento tanto cambiata. Quando ho fatto Miss Italia avevo compiuto da poco 19 anni. Questo cambiamento è stato enfatizzato dal fatto che ho vissuto esperienze intense da quando ero giovane. Mi sono ritrovata catapultata in un ambiente che non conoscevo. Devo essere sincera. Non ho mai rivisto la puntata e ad oggi non so come sia andata quella sera. Ho solo due momenti che mi ricordo. Uno riguarda l’istante in cui è iniziata la diretta. Avevo di fronte a me l’aiuto coreografo che scandiva il tempo prima che avesse inizio la finale. E l’altro riguarda il momento in cui sono stata incoronata Miss Italia. Ricordo solo una voce ovattata che annunciava la mia vittoria. 

Il mondo dello spettacolo lo immaginavi così come lo hai trovato? 

In verità lo immaginavo peggio. Ci sono tanti pregiudizi e me ne rendo conto confrontandomi anche con familiari e amici che si preoccupano per me. In tutte le varie esperienze che ho avuto mi sono trovata bene. Tranne rarissimi casi ho trovato persone che si sono comportate in modo ineccepibile dimostrando la loro piena disponibilità. Sono a conoscenza di nomi e cognomi di persone che sono lontani dalla mia visione. Io ne sto alla larga ma neanche loro vogliono avvicinarsi a me. E’ una realtà che esiste ma non per forza ne devi fare parte. Si può sempre scegliere. 

La bellezza quanto ha contato per raggiungere il successo?

Ha contato sicuramente. Il mio ingresso nel mondo lavorativo è dovuto a Miss Italia che è un concorso di bellezza. Nel mio caso la bellezza è stato un ottimo mezzo. Senza essere ipocriti è un passe partout. Bisogna saperla usare però nel modo corretto. La bellezza non è un merito ma può essere un canale per farsi apprezzare per altro. Sono grata alla mia bellezza. Avrei fatto un percorso diverso altrimenti. 

E quale strada avresti intrapreso?

Se non avessi partecipato a Miss Italia e se avessi proseguito la carriera universitaria mi sarebbe piaciuto fare il magistrato. Ne sarei andata fiera. 

A quanti anni hai scoperto che per gli altri eri bella?

E’ successo proprio con Miss Italia. Durante il periodo del liceo ho sempre avvertito un po’ di timore nei miei confronti. Sono sempre stata mascolina nei modi e ho sempre avuto compagnie quasi esclusivamente maschili. Quando sono stata eletta rappresentante di liceo ho dovuto sgomitare molto e tirare fuori unghia e denti. Il mio carattere ha sempre prevaricato sull’aspetto fisico. Con Miss Italia ho dovuto confrontarmi con la percezione pubblica della bellezza e inizialmente non la presi bene. Per me era fare 10 passi indietro rispetto al percorso che avevo fatto fino a quel momento combattendo contro il pregiudizio “bella ma stupida”. Solo dopo ho preso atto del fatto che quella bellezza poteva essere un valido strumento che ero io a scegliere come utilizzare. 

Nei ruoli che hai finora interpretato si riscontra una malinconia di fondo. Malinconia è la felicità di sentirsi tristi. A te capita mai di essere malinconica? E quale ricordo nei momenti di sconforto ti fa sentire al caldo?

Per fortuna mi succede raramente. Cerco sempre di cogliere il lato positivo. Sono sempre stata dell’idea che quello che accade intorno a noi dipende da come ci rapportiamo al mondo esterno. Non mi faccio contagiare dalla negatività. Il mio tesoretto è rappresentato dalle persone che amo. Nei momenti complicati mi consola sapere che c’è lo zoccolo duro di quelle poche ma buone persone che mi proteggono facendomi da scudo. 

Ti viene mai voglia di interpretare un altro tipo di donna? Un’eroina?

I personaggi che ho finora interpretato mettono d’accordo il pubblico nonostante siano poco realistici. Conosco donne forti, che stimo e che mi piacerebbe interpretare. Nella maggior parte dei casi ognuno di noi ha delle fragilità. Trovo interessante scavare proprio in quelle fragilità piuttosto che interpretare una donna forte, in carriera, che non fallisce mai e che ha sempre la parola giusta da dire al momento giusto.

Cosa ti ha spinto a recitare? 

E’ accaduto per sbaglio. Dopo aver vinto Miss Italia molte persone mi incitavano a iniziare a studiare recitazione. Io però non le ascoltavo perché pensavo che la recitazione non fosse il mio mestiere. In quegli anni ero stata chiamata per fare dei provini ma ho rifiutato. Terminai di condurre un programma in RAI e dopo pochi giorni mi arrivò la proposta per “il paradiso delle signore”. Lo conoscevo già come prodotto perché ero amica di Giusy Buscemi e di Giuseppe Zeno. Invece di essere prevenuta mi sono lanciata in questa sfida. E nonostante i dubbi e le riserve sono riuscita a vincere questa scommessa. All’inizio il mio personaggio doveva essere transitorio e invece poi ha conquistato talmente il pubblico da diventare fisso. 

Immagino che lasciare la tua terra d’origine non sia stato facile. Come l’hanno presa i tuoi genitori? 

I miei genitori sono sempre stati molto severi nell’istruzione ma mi hanno lasciata libera di fare le mie scelte. Non è stato per loro un trauma perché mi ero già trasferita appena neo maggiorenne a Milano per frequentare l’università. Hanno saputo gestire bene il distacco perché mi hanno saputa tutelare. Mi hanno messo in guardia quando c’era da farlo e mi hanno spronata quando ne avevo bisogno. Sono sempre stati dei buoni compagni di viaggio. 

Da bambina combinavi marachelle?

Da bambina ero terribile. Mi dovevano legare per farmi stare ferma. Ti racconto una marachella che ho combinato. Un giorno assieme ai miei genitori eravamo andati a trovare degli amici in Toscana. Loro abitavano in una casa immersa nel bosco. Lo stesso anno per due volte consecutive mentre i miei dormivano mi sono allontanata per andare a svegliare il figlio di questi amici che aveva 5 anni. Gli proposi di giocare a nascondino. Nel frattempo i rispettivi genitori si erano allarmati non trovandoci a letto. E pensa che la mamma di questo mio amichetto stava pure per partorire. Ci siamo goduti per ore questa scena rintanati sotto una macchina. Dopo due mesi ne ho fatta un’altra. Sono uscita all’alba per tornare con un ramarro preso per la coda. Ne ho avuti di colpi di testa. 

Sei da poco andata a convivere con il tuo compagno. Come procede la convivenza?

I piatti non sono ancora volati. La convivenza procede bene. Ormai siamo fidanzati da 5 anni e siamo andati a convivere 6 mesi fa. Sono molta gelosa dei miei spazi. Devo dire che se non ci fosse stato lui avrei vissuto male questa quarantena. 

Il tuo ragazzo è geloso quando baci un attore sul set?

Per fortuna non ci sono mai state litigate per gelosia. Non sapevo cosa aspettarmi perché per una persona che non fa parte del mondo dello spettacolo è difficile comprendere determinate dinamiche. Lui non guarda “Il paradiso delle signore”. Cerca però di rinfacciarmi quei baci dati sul set in modo più subdolo. Mi fa fare tutte le faccende domestiche che non amo fare. Ha conosciuto però gli attori con cui recito sul set e sono diventati anche amici. 

Perdoneresti mai un tradimento?

Non perdonerei mai un tradimento. Su questo argomento non transigo. Più che altro non capisco come si possa perdonare. Secondo me alcuni comportamenti non hanno scuse. Sei sei disposto a tradire vuol dire che potrai essere disposto a farlo di nuovo. Non riuscirei mai a continuare a dare fiducia ad una persona che mi ha tradito. Ti confesso poi che quella gelosa della coppia sono io e potrei uccidere per molto meno (ride). 

Hai mai spiato il suo cellulare?

Assolutamente no, anzi. Lui molto spesso usa il mio cellulare e io il suo. Se non fosse così penserei che ha qualcosa da nascondere. 

La pazzia più grande che hai fatto per amore?

La più grande pazzia d’amore l’ho fatta mentre andavo al liceo. Mi ero da poco lasciata con un ragazzo. I miei genitori erano fuori per le vacanze mentre io ero rimasta a Messina. Il mio ex doveva partire per le Isole Eolie e ebbi l’idea di farmi due ore a piedi per prendere un autobus che mi avrebbe portata in un’altra città da cui prendere la nave. Feci questa traversata senza dire nulla ai miei. Una volta arrivata il mio ex mi manifestò nuovamente il suo proposito di non tornare insieme. E ripartii con la stessa nave da cui mi ero imbarcata. Tranne questa pazzia non ne ho fatte altre perché sono una persona molto orgogliosa. Ho sempre evitato di mettermi troppo in gioco sotto questo punto di vista per non diventare uno zerbino.

Quando pensi al futuro cosa vedi? Progetti in cantiere?

Per quanto pesino le trasferte mi auguro di continuare a fare questo lavoro. Al momento non ho progetti anche perché non so cosa accadrà con “Il paradiso delle signore”. Mi auguro però di proseguire con questo progetto perché è una palestra impagabile. 

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