L’amore per Riccione e la musica. Abbiamo intervistato in esclusiva Giovanni Cricca per sapere come stia andando il suo percorso musicale. Il giovane e talentuoso cantante ci ha svelato così come è nato il suo ultimo singolo e il videoclip, ma anche qualcosa sul suo rapporto con Rudy Zerbi e gli altri ragazzi che hanno fatto Amici di Maria De Filippi insieme a lui. Ecco cosa ci ha raccontato!
Intervista a Giovanni Cricca, cantante ed ex concorrente di Amici
Quanto ti sei divertito a girare il video di Vivere a Riccione e come siete riusciti a cogliere così bene la leggerezza e la spensieratezza oltre che la vera essenza della città?
Mi sono divertito tantissimo a girare il video interamente a Riccione, la mia città. Sono tutti luoghi dove sono cresciuto, in cui ho ricordi importanti, posti che sono legati proprio alla mia vita. È stato bello passare dal parco dove giocavo con i miei amici quando ero piccolo fino all’Aquafan, che è il parco acquatico più importante e che la gente viene a visitare da tutta Italia. Le prime amicizie e i primi amori li ho vissuti tutti lì. Girare qui il videoclip di una mia canzone è stato proprio magico.
La spensieratezza e la libertà sono tutte emozioni che io vivo qui a Riccione da sempre. È stato tutto naturale fin da subito perché era tutto qui a due passi da casa e non sono dovuto andare in giro a cercare qualcosa di finto.
Come è nata la canzone e quanto racconta di te oltre che di tantissimi giovani e meno giovani che hanno frequentato negli anni la riviera romagnola?
La canzone si presta a essere un racconto di com’è vivere a Riccione, non solamente d’estate. Io ci vivo da sempre, anche durante l’inverno. D’estate ci sono le feste, i turisti, il mare e tutto il resto, però magari qualcuno si chiede “D’inverno cosa succede a Riccione? Chiude?” No! Si vive anche d’inverno e le emozioni sono sempre le stesse.
La scrittura di questo brano è stata molto naturale: un giorno io e Francesco – coautore di questo pezzo, anche lui di Riccione- ci siamo messi a scrivere una canzone che potesse raccontare al meglio la città dove viviamo. Sono emerse: libertà, spensieratezza e estate, perché l’estate a Riccione è iconica. Oltre a questo, in un verso citiamo: “da grande voglio fare il deejay” perché a Riccione – ora un po’ meno, ma negli anni d’oro questa cosa era molto sentita grazie alle numerose discoteche presenti – tutti hanno detto almeno una volta di voler essere dietro la consolle e far ballare tutti. Direi che abbiamo inserito nel brano tutti riferimenti veri, sentiti e che descrivono appieno ciò che abbiamo provato e proviamo.
Sono sentimenti che accomunano tutti, anche persone di generazioni diverse. In molti si possono rivedere in quello che canti.
È proprio quello che abbiamo cercato di fare: parlare ad un pubblico più vasto possibile cercando degli elementi che potessero raccontare Riccione a chiunque. L’Acquafan abbraccia proprio tutti, dal bambino appena nato, al nonno che lo accompagna. Stessa cosa vale per la città perché ci sono posti da visitare per tutti: per chi vuole andare in discoteca con gli amici, e chi invece vuole stare la domenica al mare.
Dopo un singolo così estivo, hai in cantiere qualche pezzo per i prossimi mesi e ci puoi anticipare qualcosa?
Io sono sempre al lavoro, non mi fermo mai. Anche questa estate, nonostante i concerti che ho fatto girando un po’ per l’Italia, ho continuato a scrivere. Questo brano su Riccione è un punto di svolta: è stato un pezzo, a livello di libertà, molto sentito. Mi sono concesso di scrivere un brano solo su Riccione senza pensare al resto e alla fine sono uscito con un pezzo spensierato e libero e vorrei tanto mettere questo mood anche nei prossimi. Sto lavorando con questa nuova idea di essere: libero, felice e spensierato. Sui prossimi lavori spero proprio si possa sentire anche questo lato.
Hai girato un po’ l’Italia: che emozioni e sensazioni ha provato?
Credo che sia una delle cose più belle dell’essere cantante il fatto di riuscire a cantare e suonare dal vivo. Quest’estate ci sono riuscito e sono felicissimo. Ho cantato con una live band – e siccome io adoro cantare – per me sono stati la cosa più bella dell’estate. Dal vivo è ancora più bello perché c’è uno scambio vero con le persone, c’è una connessione che mi fa sentire ancora più vivo e quindi spero di poterlo fare per sempre. Mi sono davvero divertito tanto e ho vissuto una bella estate.
Siamo nel periodo in cui i feat imperversano. Olly e Angelina Mango, Fedez ed Emis Killa, Alessandra Amoroso e Big Mama, Gigi D’Alessio, Elodie ed Ernia… Hai pensato a fare dei feat e se sì, con quali artisti ti piacerebbe duettare nel prossimo futuro?
Ce ne sono tanti, ultimamente è molto comune. Credo però che sia una cosa che debba succedere naturalmente, per come vedo io la musica non bisogna forzare mai nulla. Magari si collabora per amicizia oppure perché ci si incontra, ci si trova e si compone insieme.
Ci sto pensando, mi piacerebbe tantissimo collaborare con qualcuno. Ho diversi artisti che stimo nel panorama italiano. Chi lo sa? Io sono pronto e molto aperto. Speriamo che qualcosa succeda e pertanto staremo a vedere.
Avresti però un artista preferito con cui ti piacerebbe un giorno duettare?
Un feat dei sogni? In questo particolare momento, che tra l’altro sono anche miei amici, farei un feat con i Bnkr44. Potrebbe uscire qualcosa di molto carino. Mai dire mai!
Come è stato rivedere Rudy Zerbi a Riccione sul palco di Deejay On Stage qualche settimana fa?
Rudy, nonostante il percorso ad Amici in cui lui era in un’altra squadra, è una persona d’oro e non mi stancherò mai di dirlo. È stato sempre molto carino con me, mi ha ascoltato e supportato. La mia carriera è partita anche un po’ con lui, con il Deejay On Stage. Le giornate al mare passate insieme sono state molto belle e anche le cene. Tra di noi c’è una profonda stima.
Dopo Amici, oltre a Zerbi, hai avuto modo di vedere o sentire anche altri ex professori o compagni di classe? Se sì, con chi hai mantenuto i contatti?
Ho mantenuto i contatti un po’ con tutti. Una cosa divertente e bella, che è anche legata a “Vivere a Riccione”, è che molti sono venuti qui, ospiti a casa mia, per una piccola vacanza. Da Aaron, a Gianmarco e Megan, Ramon, ecc, ecc.. Dal momento che i miei genitori sono due operatori umanitari e che ho due sorelle provenienti dallo Zambia e dal Senegal, sono cresciuto con il valore dell’ospitalità: la porta di casa mia è sempre aperta per tutti, per noi l’accoglienza è molto importante. Ho sempre ospitato tutti e continuerò a farlo, sia amici che amici di amici.
Cosa consigli ai giovani artisti o ai ragazzi che quest’anno entreranno ad Amici o in qualsiasi altro talent?
Una esperienza davvero grande come Amici, che capita una volta nella vita, bisogna viverla dando tutto ed essere sé stessi senza risparmiarsi in niente.
Nei tuoi sogni c’è anche quello di salire un giorno sul palco dell’Ariston come cantante in gara a Sanremo?
Certo. Penso che sia proprio una delle cose più belle che potrebbe mai capitarmi! Sto lavorando anche per il Festival, senza però forzare la mano.
Se ti proponessero anche di fare altro e di diventare presentatore, opinionista o attore, accetteresti una nuova sfida?
Assolutamente sì. Se dovessi fare il presentatore, lo speaker radiofonico, lo farei davvero con grande gioia per fare esperienza. Mai dire mai.