Al Giffoni Film Festival c’è stato spazio anche per la musica. Nella sala, per i giffoner della sezione Impact, sono stati ospiti Maninni e Moreno. Il primo, reduce dal successo dell’ultimo Festival di Sanremo dove si è fatto conoscere dal pubblico con il pezzo “Spettacolare”. Il secondo invece ancora saldo nella memoria del pubblico televisivo grazie alla vittoria nel talent show “Amici di Maria De Filippi”.
Giffoni Film Festival 2024, intervista a Maninni e Moreno
Noi di SuperGuida TV li abbiamo video intervistati in esclusiva. Maninni si è detto entusiasta per l’accoglienza ricevuta: “E’ sempre bello tornare al Giffoni, c’ero stato lo scorso anno. Ho avuto modo di parlare del mio percorso artistico rispondendo alle curiosità dei ragazzi”. Per Moreno è stata invece la prima volta alla manifestazione dedicata ai giovani: “Per me è un’esperienza nuova. Sono molto contento anche perché i giovani sono i giudici solenni del nostro lavoro ed è importante avere con loro un rapporto diretto. A volte anche io vorrei essere un ragazzino ma il tempo passa anche per me. Cerco proprio dai giovani di capire quali sono le tendenze musicali del momento in modo da poter parlare la loro lingua”.
Sia Maninni che Moreno sono stati allievi della scuola di Amici. Gli abbiamo chiesto quale ricordo conservino della scuola e in che modo si sentano cambiati. Maninni ha risposto: “Io mi sento tanto cambiato. Io ho partecipato ad Amici otto anni fa e sicuramente sono cresciuto a livello caratteriale, umano e mentale. Quando sono entrato nel talent avevo 18 anni, ora ne ho 27. Amici è stata una scuola che mi ha dato tanto e in questi anni ho cercato di mettere a frutto gli insegnamenti che mi sono stati dati in quel contesto”. Moreno ha invece ammesso: “Ho fatto Amici undici anni fa, sono stato il primo rapper a mettere piede nella scuola. Sono stato un pioniere senza averlo deciso, mi è capitato di vincere l’edizione come concorrente e poi come coach. Ancora oggi sento quei profumi e mi vengono alla mente quelle lezioni con il maestro Vecchioni ma anche con Beppe Vessicchio. Fa tutto parte di quel bagaglio culturale che mi porto dietro e che è fondamentale per me. Mi piacerebbe tornare nella scuola magari come ospite per poter presentare i nuovi progetti e dare l’in bocca al lupo ai ragazzi che stanno affrontando l’esperienza che ho affrontato in precedenza”.
Tanti sono in questi mesi gli artisti che hanno deciso di abbandonare in modo temporaneo la musica. Non solo Sangiovanni ma anche Tiziano Ferro e Kekko dei Modà. Abbiamo chiesto a Maninni e Moreno se anche loro si siano sentiti schiacciati dall’industria musicale alla ricerca costanti di numeri.
Maninni ha ammesso di avvertire la pressione dal mondo discografico: “Ora corre tutto in modo molto veloce, basti pensare ad un semplice video postato su Tik Tok. Spesso si tende ad avere un’idea del successo che non corrisponde alla realtà. I cantanti non salvano vite, fanno solo canzoni in cui decidono di raccontare delle storie che entrano nel cuore delle persone. Per come la vivo io, la musica è un lavoro come gli altri”. Moreno ha rivelato: “Penso che può capitare a tutti di avere un momento di buio. E’ importante apprendere dai più grandi e fare esperienza dai cantanti senior come Gianni Morandi che ha attraversato dei momenti bui ma che è tornato ora in auge”. A conclusione dell’intervista, immancabile la domanda sul Festival di Sanremo.
Maninni ha rivelato che tornerebbe solo con la canzone giusta: “Non decido io se tornare in gara o meno, lo decidono le canzoni. Se e quando arriverà la canzone giusta allora magari ci riproverò”. Moreno ha ammesso: “Per un genovese il Festival di Sanremo è un evento doppiamente speciale. Quando lo feci io c’era Carlo Conti, forse è arrivato il momento di riprovarci”.