Geolier è stato il cantante più discusso del Festival di Sanremo 2024. Più ancora dei LaSad che si sono presentati sul palco con un look molto estroso fatto di capelli con creste colorate e outfit da vere star del pop punk. Il rapper ha diviso non solo il pubblico dell’Ariston ma la stessa città di Napoli, tra chi si è sentito rappresentato da lui e chi invece si è dissociato dalla sua musica. Ma il suo secondo posto è la dimostrazione che i tempi evolvono e bisogna accettare un nuovo genere che avanza: quello del rap napoletano.
Geolier, non è la vittoria di Napoli ma di un nuovo genere musicale
Il secondo posto in classifica di Geolier per molti è stata una sorpresa. Il rapper, il cui vero nome è Emanuele Palumbo, era uno dei cantanti più giovani in gara al Festival di Sanremo 2024. Classe 2000, Geolier è molto legato alla sua terra, Napoli, e il quartiere in cui è cresciuto (Secondigliano). Non è un caso che il suo nome d’arte deriva dalla parola francese che vuole dire secondino, come sono chiamati gli abitanti di Secondigliano. La sua carriera inizia nel 2018 e in poco tempo ha scalato le classifiche al punto che il suo ultimo album, ‘Il coraggio dei bambini‘, è stato il più venduto in Italia nel 2023. Numeri da record per un cantante che fa rap e parla solo in napoletano ma che è ascoltato in tutta Italia.
La melodia e la musica napoletana da sempre hanno influenzato artisti di fama mondiale. Basti pensare che Lucio Dalla la studiava e paragonava alcuni suoi testi, come ‘Era di Maggio‘, alle poesie di Petrarca. Ora, quella musica è cambiata e anche il modo di scriverla. Molti puritani della lingua napoletana hanno infatti storto il naso per il testo di ‘I p’ me, tu p’ te’, ma Geolier ha spiegato che parla la lingua del popolo, quella dei ragazzi e delle ragazze che si scrivono i messaggi su Whastapp, insomma la lingua di strada. Si è presentato sul palco dell’Ariston come rappresentante di Napoli, con la tuta della squadra azzurra ed una collaborazione commerciale con De Laurentiis al grido di ‘Forza Napoli, sempre’.
Molti napoletani non si sono rivisti in lui, forse perché incarna una parte della città spesso stereotipata, quella che viene dalla periferia e che troppo spesso finisce in tv. Ma Napoli è mille colori come cantava Pino Daniele e anche mille volti. Ha mille sfaccettature al suo interno e non si può ridurre ad un semplice cantante. Geolier è Geolier e ha vinto non perché di Napoli ma perché la sua voce è arrivata forte e chiara, forse aiutato anche dal successo della fiction Mare Fuori.
Milioni di adolescenti in tutta Italia hanno iniziato a cantare la sigla, in napoletano, e a comprendere la bellezza di questa lingua. Una lingua sì, non un dialetto, parlato da milioni di persone e che ormai è diventato quasi un nuovo genere musicale. Sempre più artisti, non originari di Napoli o della Campania, inseriscono frasi e parole in napoletano nei loro brani. Una su tutti, Angelina Mango, che ha sempre dichiarato il suo amore verso questa terra e ha fatto partire proprio dal capoluogo partenopeo, dai vicoli di Spaccanapoli, il suo tour trascinato dal singolo ‘Che t’o dico a fa’.
La vittoria di Amadeus: puntare su una canzone in napoletano
In tanti, mesi fa, alla notizia di Geolier al Festival di Sanremo con una canzone totalmente in napoletano avevano predetto una debacle del cantante. Fino ad ora a vincere la kermesse musicale erano stati pochissimi campani e con canzoni interamente in italiano. Bisogna andare indietro nel tempo, all’edizione del 1955 con Tullio Pane, in coppia con Claudio Villa, con il brano “Buongiorno tristezza” e nel 1957 con Nunzio Gallo e Claudio Villa con “Corde della mia chitarra“. Poi è stata la volta di Peppino di Capri con un doppio successo: nel 1973 con “Un grande amore e niente più” e nel 1976 con “Non lo faccio più“. L’ultimo a vincere è Massimo Ranieri con “Perdere l’amore“.
Geolier è stata l’ennesima scommessa, vinta, di Amadeus. Per lui il conduttore e direttore artistico ha cambiato il regolamento consentendoli di esibirsi in napoletano. Il suo testo e la sua melodia, hanno conquistato stampa, radio e pubblico da casa. Nella serata delle cover, insieme a Guè, Luché e Gigi D’Alessio ha battuto l’emozionante esibizione di Angelina Mango portando parte del pubblico dell’Ariston a fischiarlo. Un gesto di dissenso che ha toccato il cantante, amatissimo dai social e dai suoi fan. Sono nate molte teorie complottiste: da chi lo ha accusato di ‘rubare’ i voti spiegando come votarlo con 5 sim diverse, a chi ha chiesto quante radio campane fossero presenti e se il loro numero fosse proporzionale a quello degli abitanti e delle altre regioni.
Il televoto, anche se ha fatto registrare tantissimi problemi per la mole di sms ricevuti, ha decretato Geolier come grande vincitore del Festival di Sanremo con un schiacciante 60%. Seconda Angelina Mango con il 16.1% dei voti, terzo Ghali con l’8%. A penalizzare Geolier sono stati i voti di sala stampa (solo l’1,9%) e radio (14,1%), un po’ come successe qualche anno fa a Ultimo che non destava la simpatia dei media. Desta però quella dei giovani come Jose Sebastiani, figlio di Amadeus e suo fan. Piaccia o non piaccia, Geolier è un vero fenomeno e i numeri sono dalla sua parte.
I numeri di Geolier
Sin dalla prima esibizione al Festival di Sanremo 2024, si è capita la potenza di Geolier. Il filmato, pubblicato sulla pagina instagram della kermesse musicale, ha ottenuto oltre 21 milioni di visualizzazioni triplando i numeri degli altri cantanti in gara. Su Spotify, Geolier è l’artista più ascoltato del Festival di Sanremo con oltre due milioni di riproduzioni, seguito da Mahmood, Annalisa e la Mango. Secondo i dati diffusi dalla piattaforma di streaming musicale, nel 2023 ha superato il miliardo di stream con oltre 5,8 milioni di ascolti al mese. La città dove è più sentito? Non è Napoli, che si classifica al terzo posto con 409mila stream mensili. Prima è Milano con oltre 1,5 milioni seguita da Roma, con 857mila ascolti.
Primo posto per Geolier anche nella classifica Fimi e in quella social, da instagram a Facebook, passando per Youtube. Le sue esibizioni e la sua canzone sono quelle più ascoltate del Festival di Sanremo e usate nei video di Tiktok. Non una meteora ma una nuova stella del panorama musicale italiano che canta in napoletano e ne va fiero. Chi non è d’accordo può prendere altre strade. ‘I p’ me, tu p’ te’.