ADV

Gaudiano, intervista al vincitore delle nuove proposte di Sanremo 2021: “Ho tentato la strada del talent ma fui scartato. E’ stata la possibilità per migliorarmi”

ADV

Con la sua canzone “Polvere da sparo” ha trionfato al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte. Un brano che Gaudiano ha scritto dopo la scomparsa di suo papà e a cui ha dedicato la sua vittoria. In questa intervista, rilasciata in esclusiva per SuperGuida TV, Luca ha parlato di come questa esperienza lo abbia cambiato pur rimanendo con i piedi per terra. Gaudiano ha definito Amadeus un maestro di vita e umiltà che ha accompagnato i ragazzi in questo percorso dandogli la possibilità di crescere artisticamente.

Sui big in gara, ha espresso le sue preferenze per tre artisti, La rappresentante di Lista, Madame e Ghemon. Siamo curiosi di capire poi se in questi anni abbia tentato di sfondare nel mondo della musica partecipando ai talent. Al riguardo confessa: “Ho fatto qualche provino quando ero più piccolo ma non mi hanno mai preso. In quel momento della mia vita è stata una fortuna però perché ho avuto la possibilità di formarmi meglio. Probabilmente non sono stato preso perché acerbo ancora dal punto di vista artistico. Non demonizzo i talent e non ho questa puzza sotto il naso. Ho avuto un percorso diverso perché nella mia vita sono successe cose diverse”.

In attesa di tornare ai concerti dal vivo, l’artista ha espresso l’intenzione di organizzare anche dei live in streaming. A conclusione della chiacchierata, in cui Gaudiano ha parlato anche del padre e di come l’amore per la vita sia un valore importante che gli ha trasmesso, gli chiediamo quale sia il duetto che sogna di realizzare: “Mi piacerebbe cantare una canzone con Billy Joe Armstrong, il cantante dei Green Day. E’ stato un mio idolo durante l’adolescenza. E di artisti italiani vorrei collaborare con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, con Mahmood, Madame e Samuele Bersani”, ci ha rivelato. E chissà che il prossimo anno Gaudiano non sia presente sul palco del Festival di Sanremo nella categoria dei Big.

Intervista a Gaudiano, vincitore del Festival di Sanremo 2021 nella categoria nuove proposte

Gaudiano, hai realizzato quello che è successo?

Ho realizzato che è successo qualcosa di veramente importante. E’ difficile far coincidere la persona che vedi allo specchio con l’immagine che appare sui giornali con il premio in mano. In questi giorni sto pian piano metabolizzando. Questa esperienza al Festival di Sanremo mi ha cambiato profondamente anche in termini di sicurezza e mi ha fatto capire quanto sia importante portare sul palco qualcosa di sincero e di vero. 

Torniamo al giorno in cui hai deciso che volevi partecipare: cosa è scattato?

Non ho deciso personalmente di partecipare ma si è palesata l’opportunità di presentare una canzone per il Festival di Sanremo e io ho pensato subito che non ci potesse essere una canzone migliore di “Polvere da sparo” per raccontare me stesso ad un pubblico così eterogeneo e trasversale. Ci ho provato. Poi sono stato contattato dalla commissione di Sanremo che mi ha fatto sapere di aver apprezzato molto la canzone e che mi avrebbe invitato alle audizioni. Da quel momento è iniziato il mio percorso. 

Che punti di riferimento sono stati per voi giovani Amadeus e Fiorello?

Sono stati punti di riferimento importanti. Fiorello è un trascinatore e riesce a tenere banco ogni volta facendo appiglio alle sue capacità di intrattenitore e di performer. Una personalità artistica interessante. Amadeus è stato per me un grande maestro di vita e umiltà. Grazie a lui noi giovani siamo cresciuti tantissimo e siamo arrivati fino in fondo. E’ stato come un padrino. 

Quale degli artisti in gara ti è piaciuto particolarmente nella categoria big e per chi facevi il tifo?

Non ho fatto il tifo per un artista in particolare ma piuttosto ho tifato per le canzoni. Mi sono piaciuti moltissimo Madame, la Rappresentante di Lista, Ghemon.  

Il tuo obiettivo è di affermarti come cantautore o anche come interprete?

Preferisco affermarmi come cantautore perché seppur l’interprete sia una professione degna di lode credo di avere qualcosa da dare a livello personale. Non disdegno l’interpretazione di brani della storia della musica italiana e internazionale. Mi è capitato recentemente di interpretare “Meraviglioso” di Modugno che è una delle mie canzoni preferite. 

Quando hai scoperto che tu e la musica eravate fatti l’uno per l’altra?

L’ho capito da subito che la musica sarebbe entrata a far parte della mia vita. A casa mia si è sempre ascoltata la musica. Nel momento in cui mi è stata regalata una chitarra ho provato l’esigenza di trasformare la mia passione nel mio lavoro. Ho cominciato poi a studiare e a formarmi. 

Nella canzone “Polvere da sparo” alterni il rimpianto alla difficoltà di accettare il lutto. Che peso ha avuto la fede in tutto questo?

La fede è qualcosa che ci accompagna nella nostra quotidianità. Io ho sempre cercato di cogliere le cose belle senza mai pormi delle domande. Quando ho scoperto che mio padre avrebbe dovuto affrontare un percorso difficile, mi sono affidato alla fede. 

Qual è l’insegnamento più importante che ti ha impartito tuo padre?

Mi ha trasmesso l’attaccamento e l’amore per la vita. Nella sua battaglia ha sempre cercato di non mollare dimostrando di essere un guerriero. La sua scomparsa mi ha anche insegnato che nella vita ci sono cose superflue che ai nostri occhi appaiono importanti e viceversa. E’ importante trascorrere del tempo con le persone che amiamo. 

Continui a preferire la vita di provincia, anche adesso che ti sei trasferito in città? Come vivi questa nuova dimensione?

Prima di trasferirmi a Milano ho vissuto a Roma per cinque anni e mezzo. Dopo essermi diplomato all’Accademia ho lavorato un po’ in tutta Italia. Ho trovato la mia dimensione in questa città in cui mi sono sentito accolto. 

Oggi i giovani decidono di tentare di sfondare nel mondo della musica partecipando ai talent. Hai mai fatto qualche provino? Come mai non hai tentato questa strada?

Ho fatto qualche provino quando ero più piccolo ma non mi hanno mai preso. In quel momento della mia vita è stata una fortuna però perché ho avuto la possibilità di formarmi meglio. Probabilmente non sono stato preso perché acerbo ancora dal punto di vista artistico. Non demonizzo i talent e non ho questa puzza sotto il naso. Ho avuto un percorso diverso perché nella mia vita sono successe cose diverse. 

Fuori il mondo è fermo causa coronavirus, almeno per ora non potrai fare instore per incontrare i fan né concerti. Hai pensato di organizzare dei concerti in streaming?

Al momento ho fissato due date per i live a novembre. Sono molto speranzoso. Per quanto riguarda i concerti in streaming, ci sto pensando perché il mio obiettivo è di creare uno show che possa colmare il vuoto del pubblico. 

Il duetto che sogni di realizzare?

Mi piacerebbe cantare una canzone con Billy Joe Armstrong, il cantante dei Green Day. E’ stato un mio idolo durante l’adolescenza. E di artisti italiani vorrei collaborare con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, con Mahmood, Madame e Samuele Bersani.

ADV