Purtroppo Gaetano Di Vaio non ce l’ha fatta. L’attore e produttore campano è morto per le conseguenze del grave incidente stradale avvenuto nella notte fra il 15 e il 16 Maggio scorso. L’artista aveva raggiunto il successo dopo una vita non sempre facile e problemi con la giustizia che lo avevano addirittura portato al carcere, ma poi si era riscattato attraverso la vena creativa e il lavoro. Ecco le ultime informazioni.
Morto a soli 56 anni Gaetano Di Vaio, attore e sceneggiatore, dopo l’incidente con lo scooter
E’ ancora al vaglio degli inquirenti la dinamica che, nella notte fra il 15 e il 16 Maggio scorso, ha portato all’incidente che è costato la vita a Gaetano Di Vaio. L’uomo stava attraversando una strada a Qualiano (Napoli) con il proprio scooter quando, per motivi ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo ed è finito sul selciato.
Immediatamente soccorso, le sue condizioni erano apparse fin dal primo momento disperate. Dopo quasi una settimana trascorsa nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di San Giuliano a Giugliano di Campania, l’attore e produttore si è spento nelle scorse ore a soli 56 anni.
Una vita difficile, poi il meritato successo
Originario di Piscinola, in provincia di Napoli, Gaetano Di Vaio ha attraversato momenti difficili prima di raggiungere il meritato successo in ambito cinematografico e televisivo. Dopo aver trascorso un periodo in riformatorio da adolescente, in seguito, accusato di rapina e spaccio di stupefacenti, Di Vaio era finito a Poggioreale. Uscito definitivamente nel 1998, ha voltato pagina riuscendo a riscattarsi ampiamente dagli errori fatti in passato.
Dopo l’esordio da attore, è diventato un produttore e uno sceneggiatore. Porta la sua firma Gomorra – La serie, la fiction liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano affermatasi come uno dei più grandi successi televisivi degli ultimi anni. I suoi lavori nascono dalla sua stessa esperienza di vita e dalla profonda conoscenza del territorio, offrendo uno spaccato realistico e crudo degli aspetti più complessi di Napoli e dei suoi abitanti.