Buongiorno a tutti! Oggi voglio parlarvi di un film bellissimo e commovente che ho avuto il piacere di vedere: La classe degli asini (andato in onda il 14 novembre su Rai 1 e visibile tramite la funzione VIDEOTECA presente nell’app)
E di un attore che ha interpretato divinamente il suo ruolo nel film: Flavio Insinna.
E ve ne parlo con il cuore, perché è una storia vera, delicata e toccante.
Narra un capitolo della storia italiana, quando negli anni ’60 e’70, i bambini con disabilità fisiche e mentali, o con un carattere “difficile”, venivano segregati in istituti particolari, le “classi differenziate”, note più comunemente come “classi degli asini”.
LA TRAMA
A Torino un’insegante di nome <Mirella Casale> (interpretata in modo impeccabile da Vanessa Incontrada) ha una figlia (Flavia) con una grave disabilità mentale. Un’encefalite le ha danneggiato il cervello.
Nella classe dove insegna Mirella c’è un bambino (Riccardo) con problemi familiari e con un carattere molto difficile. A causa di questo viene sbattuto in una classe differenziata, dove viene ripetutamente picchiato.
Nella scuola di Mirella c’è anche un maestro di nome <Felice Giuliano> (personaggio di finzione, ma particolarmente significativo), interpretato da Flavio Insinna.
Grazie a lui e a Riccardo, che riesce a far reagire Flavia dal suo mondo catatonico, Mirella capisce che la bambina e tutti i bambini “speciali” devono stare in mezzo agli altri bambini per stare bene.
Così, anche grazie al ruolo di preside che le viene assegnato, inizia una lotta per far abolire le “classi degli asini”.
Nel 1977 il Parlamento approvò una legge per eliminare queste classi e per inserire i bambini con handicap nelle classi assieme agli altri studenti, con l’aiuto di insegnanti di sostegno.
Il film è dedicato a questa eroina torinese, che oggi ha 90 anni: Mirella Casale.
FLAVIO INSINNA
Davvero un bravissimo attore italiano, forse visto più come interprete di commedie e fiction leggere, ma a mio avviso perfetto anche per ruoli drammatici.
Ne La classe degli asini ce ne ha dato la prova. Interpretazione davvero eccellente. Il suo personaggio fittizio, Felice Giuliano, è un insegnante un po’ particolare, per niente schematico.
Solare, pazzerello ed estremamente vicino ai bambini e ai loro problemi. Crea un doposcuola per tutti coloro che non possono andarci, vuoi per problemi economici vuoi per handicap. Anche ai grandi è aperta la scuola, perché magari non hanno potuto completare gli studi.
Felice è il primo a battersi per i diritti dei bambini disabili. Assieme al suo piccolo amico Riccardo, con il quale instaura un rapporto affettivo e di fiducia, fa aprire gli occhi a Mirella.
E insieme iniziano la lotta per questa nobile causa.
Le parole di Insinna
In una recente intervista Flavio Insinna ha raccontato un episodio di quando era piccolo e andava a scuola dalle suore, dove non c’erano le classi differenziate.
Alle elementari avevo come compagno di banco un bambino con gravi problemi psichici… all’inizio non ero contento di avere quel compagno di banco, quel bambino mi spaventava, era grande il doppio di me, era più forte di me, era imprevedibile.
Papà (che era un medico, curava i disabili) mi spiegava che quel bambino non era fortunato come me e, proprio per questo motivo, dovevo aiutarlo. Così imparai ad accettare la sua diversità, con il tempo mi affezionai a lui…
Che sia per questo che si è autocandidato per il ruolo di Felice?
Un amico di Flavio, che contribuiva alla scrittura del film, gli mostrò il testo. L’attore romano non finì neanche di leggerlo, e si propose per la parte dell’innovativo insegnante.
E’ stata la prima volta che mi sono autoinvitato per un ruolo, ma è una storia umana, delicata, importante e volevo esserci a tutti i costi.
Se La classe degli asini dovesse andare male negli ascolti, io sarò comunque orgoglioso di avervi preso parte.
Gli ascolti sono andati benissimo, 5.700.000 spettatori, per uno share del 21,93% !
E noi siamo orgogliosi (io per prima!) di Flavio, Vanessa, e di tutto il cast di piccoli e grandi attori che hanno preso parte a questo meraviglioso film. Una storia che tocca il cuore.