I FINLEY sono tornati con un nuovo album di brani inediti dal titolo POGO MIXTAPE Vol.1 (Warner Music Italy), uscito il 17 maggio. Il 16 ottobre la band sarà al Forum di Assago a Milano per un grande show dal titolo ‘TUTTO È POSSIBILE AL FORUM’. Il gruppo multiplatino protagonista della scena punk-rock italiana dagli anni 2000, ha raggiunto il successo con ‘DIVENTERAI UNA STAR’, diventato ormai un brano iconico della musica italiana. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato il gruppo musicale e con loro abbiamo parlato delle 14 collaborazioni contenute all’interno del disco, della loro carriera e dei progetti che li vedranno protagonisti prossimamente. Durante l’intervista, mentre si parlava della collaborazione con Rose Villain, il caso ha voluto che ad un certo punto si palesasse proprio la bellissima Villain nella sede della Warner Music Italy. Momento di ironia totale tra cazzeggio e risate.
Finley: intervista esclusiva
Finley, nuovo disco di inediti ‘Pogo Mixtape Vol.1’ come è nato questo progetto?
“È un viaggio che parte circa un paio di anni fa, dalla prima scintilla del brano con Naska, è stata una collaborazione che ci ha portato tanto, ci ha regalato tanto, non solo in termini di stream ma anche umanamente. È una mischia selvaggia cui hanno deciso di partecipare quattordici di cui alcuni avevamo il poster in camera, mentre altri più vicini alla nostra generazione. È stato bello incontrare diverse generazioni, suoi e approcci diversi. L’unica caratteristica che ci accomuna tutti è l’attitudine. Lì dove oggi tutti sono interessati ai numeri di streaming, noi siamo più interessati ai rapporti umani, lavorare con persone che vivono la musica come la viviamo noi ci arricchisce. È un disco che ci ha fatto crescere facendoci diventare più piccoli”.
14 duetti: come li avete convinti? C’è qualcuno che per convincerlo avete dovuto fare qualcosa di particolare?
“Con Rose Villain il corteggiamento è stato abbastanza lungo. È nato tutto poco più di un anno fa, è stato difficile incastrarci dal punto di vista pratico dei tempi. da parte di entrambi c’era la volontà di collaborare. Sentirla cantare è veramente un pacere, è una cosa di cui siamo veramente orgogliosi. È stata una delle collaborazioni a cui abbiamo lavorato più a lungo perchè il brano ha vissuto diverse versioni, è un risultato che ci appaga da questo punto di vista”.
C’è un nome che avreste voluto?
“Beh potrà arrivare nelle pubblicazioni successive. Lo abbiamo chiamato Volume 1 proprio per non mettere un punto, è un lavoro che ci ha completato e ci ha fatto totalmente innamorare di questo progetto, questi perchè non lasciare una porta aperta”.
Cosa è cambiato in voi e nella vostra musica in questi anni?
“Nella nostra vita privata sono nate delle famiglie, dei figli. Non c’è solo la musica, prima c’era solo la musica”.
Avete dichiarato “Abbiamo scritto questo disco innanzitutto per divertirci. È stato stupendo tornare a fare musica con la stessa istintività che ha caratterizzato i nostri primi anni di carriera”: cosa era cambiato? Cosa non vi divertiva?
“Con il passare degli anni vai a confrontarti con nuovi generei che magari non sono proprio quelli del tuo percorso di formazione, c’è più ricerca e quindi vai a perdere quel minimo di istintività”.
“A un certo punto stava diventando un lavoro, la macchina stava diventando gigantesca, abbiamo iniziato a scrivere pezzi pensando alla hit”.
Partendo dall’inizio della vostra carriera: un incontro fortuito è quello con Claudio Cecchetto. Cosa ricordate di quel momento e cosa vorreste dirgli?
“Claudio è stato il primo ad aver creduto in quattro ragazzi che suonavano in un garage ai tempi della scuola e pensavano di fare il punk rock italiano. Ci ha creduto, ci ha portati dove ci ha portati, lo abbiamo anche incontrato qualche settimana fa, è stato bello ritrovarsi e ricordare il passato”.
“La cosa incredibile è che lui ci ha insegnato mille cose che a vent’anni non potevi capire. Poi con il passare del tempo abbiamo capito con nel 99,9% dei casi aveva ragione lui”.
Dove vi vedremo questa estate?
“Al mare! Un sacco di tempo in sala prove per preparare il concerto del Forum di Assago il 16 ottobre. Sicuramente qualcosa lo faremo, promuoveremo questo disco il più possibile”.
Cosa significa essere al Forum di Assago?
“Significa tutto, significa questa lunga rincorsa che abbiamo fatto 22 anni fa, è una missione la nostra, non è una condanna ma un sogno che abbiamo fin da ragazzini”.
“È un cerchio che si chiude, iniziato con il primo Forum di Assago con Max Pezzali e adesso si chiude con questo appuntamento del 16 ottobre prossimo. Un cerchio che si chiude ma che ne aprirà anche un altro. Più che una celebrazione è un ripartire da la”
Cosa vorreste dire q quei quattro bambini
“Fai il calciatore!” – “Stai tranquillo vedrai che succede” – “Impara a suonare la chitarra” – “Crederci sempre non mollare mai” – “Non per paura”
Festival di Sanremo, ci pensate? Voi ci siete stati nel 2008
“La Liguria mi piace molto, ho inizio ad apprezzarla di più. Ho un ricordo strano di Sanremo, incosciente. Quel palco o te lo mangi o ti mangia: lo abbiamo visto con Angelina Mango. Noi all’epoca ce lo siamo goduti”.