La 72esima edizione del Festival di Sanremo è ai blocchi di partenza. Nella prima puntata di questa sera, Amadeus sarà affiancato da Ornella Muti. Dopo la vittoria dello scorso anno con “Zitti e buoni”, i Maneskin sono attesi sul palco dell’Ariston in veste di superospiti.
Sanremo 2022: la conferenza stampa
Oggi in conferenza stampa, molti attendevano un’incursione di Fiorello. Speranze andate in fumo visto che Fiorello si è trincerato dietro a un riserbo strettissimo. La prima serata vede l’esibizione dei primi 12 artisti in gara, votate solo dalla Giuria della Sala Stampa divisa nelle sue tre componenti: 1/3 Radio, 1/3 Stampa e Tv, 1/3 Web. Sarà Achille Lauro il primo artista ad esibirsi.
Seguiranno Ana Mena, Dargen D’Amico, Gianni Morandi, Giusy Ferreri, La Rappresentante di Lista, Mahmood e Blanco, Massimo Ranieri, Michele Bravi, Noemi, Rkomi, Yuman. Tra gli ospiti confermati il campione di tennis Matteo Berrettini, Raoul Bova e Nino Frassica e Claudio Gioè per il lancio della seconda stagione di “Makari”.
Un Festival all’insegna della leggerezza come sottolinea il direttore di Rauno Stefano Coletta: “Queste canzoni e questi testi ci accompagneranno per un po’. Il direttore ha scelto proprio una quota di canzoni musicalmente leggere, che balleremo perché anche il nostro corpo è stato imprigionato in questo anno. Voglio augurare ad Ama, a Fiorello, a Ornella, a tutti noi una serata di spensieratezza. Sarà più facile perché torna in tv anche la terza parete”.
Il ritorno del pubblico segna il ritorno alla normalità. Ne è felice Amadeus: “Felicissimo che sia arrivato questo giorno. C’è una grande emozione, più quest’anno degli altri due. Mi sono svegliato alle 5.30, Fiore alle 6.20… Forse perché si torna quasi a una normalità che emoziona. Il primo anno forse un po’ di incoscienza, l’anno scorso una situazione impensabile, quest’anno rivedere anche il pubblico sul carpet è stata adrenalinico”. Sarà Ornella Muti la prima a scendere le scale dell’Ariston.
Di lei però in questi giorni si parla molto per una foto postata dalla figlia Naike Rivelli in cui entrambe indossano ciondoli con l’immagine di foto di marijuana. Oggi, Ornella Muti ha voluto chiarire la sua posizione: “Io mi riferisco alla cannabis terapeutica: io parlo di quello, non di un abuso di sostanze. Io ad esempio mi curo con l’omeopatia, ma non sono io a poter parlare dell’uso della cannabis terapeutica anche per i bambini. Ora pensano che i bambini fumino una canna: non è così. Ci sono olii. Ho avuto una mamma che ha sofferto: gliel’avevano prescritta ma non ho potuto dargliela. E’ finita con psicofarmici, annebbiata. Non ho potuto dirle ciao. Cannabis terapeutica non vuol dire ‘canna’ e mi spiace che questo venga confuso. Vorrei solo che fosse data la possibilità di scegliere”.
Ornella si dice favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere ma è perplessa su alcuni aspetti: “Il referendum è difficile per me da gestire. Mi dà dolore essere spacciata per una che distribuisce canne, anche se credo che oggi sarebbe meglio legalizzarle, visto che girano e sono in mano a spacciatori, alla criminalità. Meglio poter avere delle ricette, nel caso. Come il vino… i ragazzini vanno in coma etilico. Non sono una pazza ecco… bisogna capire cosa vuol dire legalizzare e cosa comporta”.
Cosa farà però la Muti sul palco? L’attrice non ha voluto fare nessun spoiler ma ha dichiarato: “Sono una persona semplice, mi esprimo in modo semplice e mi interessa arrivare al cuore delle persone. Stasera faremo qualcosa, di bello credo”. Ornella Muti sta aspirando ad ottenere la cittadinanza russa e sta raccogliendo i documenti necessari. L’attrice è particolarmente amata in Russia: “Per quanto riguarda la Russia è un discorso complesso: mia mamma è russa, la mia famiglia è in parte in Russia, mi è stata offerta questa possibilità, ma io non ragiono in termini politici. Io sono molto molto molto molto amata in Russia a livelli che quasi mi imbarazzano: io vivo di questo, non di politica. Io vado con il cuore. Vedremo cosa succederà”, ha spiegato.
Ornella Muti non ha voluto replicare invece alla polemica relativa al cachet richiesto dal Teatro Verdi di Pordenone: “Se ne parlerà nelle sedi opportune”, ha chiarito. Dopo i casi Fedez e Morandi, ad Amadeus è stato chiesto se ci fosse un contratto in cui gli artisti in gara si impegnavano a non postare materiale sui social. Amadeus al riguardo ha affermato: “Se tu concedi 2/3 secondi sui social, permetti a tutti di farlo. Se lo fai perdi però un po’ di quel sapore di sorpresa. Quelli di Fedez e di Morandi sono due errori. Mi sembra una caccia alla squalifica. Non è che perché sono Fedez o Morandi, vale per tutti. Diverso se un brano è stato cantato in una convention davanti a tante persone”.
Noi di SuperGuida TV abbiamo chiesto invece ad Ornella Muti di chiarire la vicenda relativa al suo rifiuto a Giorgio Armani. L’attrice avrebbe detto di no al Re della moda prediligendo un altro stilista. Ornella ha però spento le polemiche: “Sono stata testimonial Armani per mia scelta per tanti anni. Per me Giorgio resta Re Giorgio. Ho solo voluto avere un look diverso. Che male c’è? Non è uno sgarbo ad Armani. Lo amo, ma questa volta non ci siamo trovati… niente di che”.
Ad Amadeus invece abbiamo chiesto se sia previsto un coinvolgimento di Simona Ventura sul palco dell’Ariston. Ricordiamo infatti che lo scorso anno la conduttrice diede forfait all’ultimo a causa del covid. Amadeus non si sbilancia: “Molto amico di Simona Ventura. Spero venga all’Ariston per salutarla”.
Sulla polemica relativa al sessismo dello scorso anno, Amadeus chiude: “Io non ho pensato alla metamorfosi partendo da quella polemica sul sessismo della prima edizione. Fu una frase detta dalla stessa compagna di Valentino Rossi che ripetetti para para. Ma io avevo deciso che ci fossero tante signore, diverse per storie, per esperienze. Quella questione avrebbe fatto forse uscire pazzi molti, ma io non mi sono fatto travolgere. Il mio pensiero di Sanremo di libertà, della considerazione della donna, della persona che sale sul palco è totale. Nessuno deve essere escluso da nulla. Drusilla non nasce da quella polemica: io sono sempre stato così. E non voglio neanche dire inclusivo. E’ assolutamente normale”.
Annunciata la presenza di Roberto Saviano nella serata di giovedì. Lo scrittore reciterà un monologo toccante per i 30 anni della strage di Capaci.