Lodo Guenzi spazia da cantante ad attore. Il leader del gruppo musicale Lo Stato Sociale è infatti il protagonista del film ‘La quattordicesima domenica del tempo ordinario‘. La pellicola, diretta da Pupi Avati, ha visto Lodo Guenzi essere premiato al Festival di Venezia, giunto all’80esima edizione.
Intervista all’attore e cantante Lodo Guenzi
Noi di SuperGuidaTV abbiamo video intervistato in esclusiva Lodo Guenzi. L’attore ha ricevuto il Premio Kinéo, ideato e diretto da Rosetta Sannelli (presidente dell’Associazione Culturale Kinéo), come miglior attore non protagonista in ‘La quattordicesima domenica del tempo ordinario’. Ai nostri microfoni ha dichiarato cosa ha provato nel ricevere questo premio e che esperienza ha vissuto sul set:
“Qualsiasi premio relativo al film che mi ha cambiato la vita è una gioia. E anche qualsiasi non premio che scaturisca da lì, persino una critica. Ovviamente il premio è dedicato a Matteo Romagnoli: il mio fratello grande, il mio manager, il mio discografico. È colui che mi ha accompagnato tra le montagne russe di una carriera che non si capisce che carriera sia e di quale mestiere, che non c’è più dal 14 giugno“.
Avevi annunciato uno stop per lo Stato Sociale dopo la morte di Matteo (avvenuta appunto il 14 giugno a 43 anni, dopo una lunga malattia, ndr). Cosa succederà nel futuro del gruppo?
“Ci siamo dati una data molto semplice, i primi di ottobre che è la data in cui finisce il tour. Dobbiamo fermarci, guardarci negli occhi e capire un po’ cosa fare da grandi. Matteo ci ha dato la possibilità di essere figli più o meno in eterno ma adesso dobbiamo vedere se siamo capaci di essere padri della nostra idea“.
In futuro vorrai privilegiare la carriera di attore, di cantante o percorrere questi due binari vicini?
“La verità è che dipende da che film mi propongono di fare“.
Video-intervista a Lodo Guenzi