Fedez e il progetto Scena Unita per i lavoratori del mondo dello spettacolo è stato un successo. Ufficializzati i progetti e i risultati del progetto di raccolta di fondi da destinare ai lavoratori fragili dello spettacolo fortemente colpiti dalla pandemia da Coronavirus.
Fedez e il progetto Scena Unita: raccolti 4.780.000 milioni di euro
Scena Unita, il fondo privato ideato da Fedez e Shade, gestito da Fondazione Cesvi in collaborazione con La Musica Che Gira e Music Innovation Hub ha reso nota la somma raccolta. Si tratta di ben 4.780.000 euro, una cifra importante da destinare a tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo che da più di un anno sono bloccati a causa della pandemia Covid-19. L’idea di Fedez ha trovato l’appoggio di 150 artisti e più di 100 realtà aziendali. Nei prossimi giorni partono i primi progetti: da festival ad eventi che, senza la presenza di contributi economici, non avrebbero mai visto la luce.
Stando alle cifre comunicate, i progetti finanziati sono pari a 7,9 milioni di euro a cui Scena Unità contribuirà con 2,5 milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto. Intanto sono stati erogati 1.602.000 euro a favore dei lavoratori e delle maestranze tutte del settore spettacolo. Il restante, circa 251.000 euro, andranno a fondo perduto per sostenere le imprese individuali dello spettacolo, della musica, dell’audiovisivo e degli eventi.
A rendere noti i risultati un gruppo di artisti che hanno aderito al progetto del marito di Chiara Ferragni: da Vasco Rossi a Michele Bravi, da Francesca Michielin a Levante, da Giusy Ferreri a Michele Bravi.
Fedez riprende ministro Franceschini: “fare meno annunci e propaganda”
Intanto Fedez ha avuto da ridire nei confronti di Dario Franceschini, il Ministro della Cultura circa alcuni dichiarazioni rilasciate:
Il ministro Franceschini annuncia cose, mi ha mandato un messaggino dicendomi che ‘è stato approvato nuove misure welfare per lo spettacolo: tutele, malattie pensioni, genitorialità. Come è stato chiesto da voi’. Penso che bisognerebbe fare meno annunci e propaganda anche perché i lavoratori stanno smentendo nel merito quello che ha annunciato Franceschini. Una politica fatta di concretezza sarebbe l’ideale. Ci auguriamo una riforma e soprattutto che si riesca ad accendere un riflettore su cosa significa nel merito riformare questo settore. Credo sia la sfida più grande di tutte.
Non solo, il rapper è tornato a parlare di Scena Unita precisando: “continueremo a monitorare i progetti fino alla realizzazione, a settembre ma non estenderemo altri bandi” – rivalendo a sorpresa – “avvierò una mia fondazione per portare avanti degli obbiettivi nell’arco di un anno che vadano oltre i temi dei lavoratori dello spettacolo. Ho anche altri progetti in testa. Scena Unita continuerà comunque a vivere“.
Infine il rapper di “Mille” non nasconde il dispiacere per non essere riuscito a fare di più. Il suo obiettivo, infatti, era quello di coinvolgere più persone possibili per raccogliere una cifra ancora più alta di fondi da indirizzare al settore del mondo dello spettacolo gravemente colpito dalla pandemia.
“Faccio un mea culpa perché forse non sono riuscito a bene trasmettere l’idea che avevo in testa” – ha detto il rapper su Instagram – “quando dico che abbiamo raccolto quasi cinque milioni, penso che ne avremmo potuto raccogliere altri venti. Molti artisti si sono messi in gioco, come ad esempio Gaia con la sua creatività ha dato il suo contributo. Gli artisti Big se avessero cercato di fare lo stesso magari avremmo potuto raccogliere ancora più fondi”.
Non è dato sapere chi siano questi artisti big che non hanno partecipato alla campagna Scena Unita.