Fedez ha condiviso sui social un’audio della seduta fatta dallo psicologo il giorno che ha ricevuto la diagnosi di tumore al pancreas. Il rapper in lacrime parla della terribile scoperta tra la paura per la malattia e l’incertezza per il futuro della sua famiglia.
Fedez pubblica audio psicologo: “tumore? Non voglio morire”
“Non voglio morire, non voglio morire, ho paura che i miei figli non si ricorderanno neanche di me“. Fedez in lacrime confida la sua più grande paura durante una seduta dalla psicologo il giorno in cui ha scoperto la diagnosi di tumore al pancreas. Il marito di Chiara Ferragni ha deciso di condividere sulle Instagram Stories l’audio della seduta come monito di forza e coraggio a chi sta affrontando un momento così difficile.
“Buongiorno. Non so perché oggi ho deciso di riascoltare la seduta fatta dallo psicologo il giorno in cui ho scoperto di avere un tumore al pancreas” – sono le parole del rapper che prosegue scrivendo:
Sto piangendo, piango di dolore e di gioia. Un solo pensiero riusciva a devastarmi più della paura della morte: non essere ricordato dai miei figli. Beh, oggi mi chiedo se tutto questo mi sia stato realmente d’insegnamento. Perché l’essere umano tende a rimuovere, dimenticare. E io non voglio. Non voglio dimenticare che le cose importanti non sono cose. Tenete quella finestra aperta sempre. Con il cuore.
Fedez e la malattia: il pensiero per la moglie Chiara Ferragni
A tre mesi dall’intervento riuscito contro un tumore al pancreas, Fedez ha pubblicato sui social l’audio della seduta dallo psicologo proprio nel giorno in cui ha scoperto la diagnosi. Una terribile scoperta per il rapper che tra le lacrime confessava la sua più grande paura: il non essere ricordato dai suoi figli. Non solo, Federico ha anche un messaggio per la sua amata moglie Chiara Ferragni: “e poi ci sei tu che sei dovuta essere la più forte di tutti”.
Sul finale spiega i motivi che l’hanno spinto a condividere questo audio così intimo e forte:
Prendete queste mie esternazioni come meglio credete: voglia di condividere, manie di protagonismo, o narcisismo fine a se stesso. Non me ne frega molto. Vorrei solo che chi sta affrontando una situazione simile sappia che è normale provare determinate sensazioni. Non siete soli, non siete strani. Là fuori c’è a chi può fare bene tutto questo. E tanto mi basta. Scusate l’asciugo.
Lo sfogo di Fedez ha naturalmente scatenato la polemica, ma dalla sua parte un coro di voci unanimi tra cui quella di Massimo Di Giannantonio, presidente della Società italiana di psichiatria, che l’ha definito “un atto di coraggio, che rappresenta una condivisione del dolore ma anche, e soprattutto, una forma del tutto particolare di ‘educazione sanitaria’ nei confronti di altri malati“.
Complimenti ancora una volta a Fedez: il dolore e la malattia si possono vincere anche in questo modo.