Federico Cesari è uno dei grandi ritorni del Giffoni Film Festival 2023. L’attore, che ha partecipato anche ad alcune passate edizioni, ha incontrato i suoi fan dopo importanti esperienze lavorative che lo hanno visto crescere sia umanamente che professionalmente. Lo abbiamo visto infatti nelle serie di successo targate Netflix in ruoli totalmente diversi con ‘Tutto chiede salvezza’ (dove interpreta Daniele) e in ‘Skam’ (dove è Martino).
Noi di SuperGuidaTv abbiamo incontrato l’attore e gli abbiamo chiesto alcune curiosità sulla sua vita e quali sono i progetti futuri.
Federico Cesari, intervista all’attore
Federico Cesari il tema di quest’anno del Giffoni Film Festival è ‘Indispensabili’. Cosa è indispensabile nella sua carriera e nella sua vita privata?
“Io faccio un lavoro in cui mi capita spesso di stare molto a contatto con le persone, di girare tanto in diversi luoghi ed essere sempre un po’ delocalizzato. Per me è molto importante ritornare nella mia isola felice che mi sono creato. Intendo i miei spazi, i miei ambienti, i luoghi che mi piace frequentare abitualmente e anche le persone. Per me è molto importante tornare all’interno del mio habitat dove so che posso essere completamente me stesso“.
Con quale personaggio che ha interpretato ha più cose in comune e quale ha rivoluzionato un po’ il suo modo di vivere.
“Ho avuto la fortuna di fare dei ruoli che mi hanno permesso di rivoluzionare la mia vita diverse volte. Sia il personaggio di Daniele che quello di Martino sono stati molto impattanti sulla mia persona, sulla mia formazione e sulla mia sia conoscenza pratica che emotiva. Sono stati due ruoli abbastanza importanti per me, fondamentali. E forse sono quelli in cui mi sono riconosciuto di più e anche grazie a questo riconoscimento maggiore sono riuscito a empatizzare con le loro storie e quindi a vivermi più sinceramente e più a pieno il loro percorso e le loro storie. Tramite questo sono arrivato ad avere una conoscenza emotiva e pratica maggiore di quello che ho interpretato“.
Che idea si è fatto dello sciopero degli attori a Hollywood?
“Più che sullo sciopero degli attori a Hollywood ora sono molto concentrato e informato sul presidio dei ragazzi del Centro Sperimentale Cinematografico di Roma contro l’emendamento sul dl Giubileo (è a rischio la governance della storica istituzione che forma i professionisti del cinema, portandola sotto il controllo del governo e azzerando in anticipo gli attuali vertici, ndr).
Sono andato a incontrare i ragazzi e quella situazione è molto delicata e meriterebbe un’attenzione da parte di tutto il mondo del cinema e della cultura in generale. La questione si deve espandere a tutto il mondo della cultura in toto e si devono mobilizzare tutti perché è una questione che non riguarda esclusivamente il cinema ma è un contesto in cui una mossa politica entra all’interno del mondo della cultura e dell’arte. Serve un’attenzione più generalizzata“.
Molti giovani attori si avvicinano anche al mondo della conduzione tv. Lei è interessato a condurre programmi tipo XFactor, la stuzzica l’idea?
“Mi interesserebbe anche se non sono un uomo da palcoscenico cioè a discapito del lavoro che faccio, mi piace stare dietro una macchina e mi piace interpretare i personaggi sempre attraverso la chiave del personaggio, nel mettersi nei panni di qualcun altro. Farlo come front-man e portare me stesso sul palco non so quanto mi rappresenterebbe ma sono molto interessato in generale all’ambiente produttivo, ai vari meccanismi che ruotano intorno ad un programma, una serie, un film. Mi piacciono i tecnicismi, mi metto dietro una macchina a cercare di imparare dalle varie maestranze. Mi piace il mondo della scrittura, ho scritto un cortometraggio e in futuro mi piacerebbe produrlo o metterlo in scena. Forse la parte della conduzione è quella che mi interessa meno”.
Prossimi progetti?
“Ho tre film in uscita. Uno è stato presentato proprio qui a Giffoni che è ‘L’ultima volta che siamo stati bambini’ e poi altri due film, uno per il mondo della televisione e uno per il cinema“.