Federica Panicucci in una recente intervista al Corriere ha fatto delle dichiarazioni in merito alle sue prime esperienze lavorative in tv e non. Ha dichiarato “Ero la babysitter del figlio di Paolo Bonolis”. Ma scopriamo meglio nel dettaglio cosa ha detto la Conduttrice di Mattino Cinque.
Federica Panicucci: “Ero la babysitter del figlio di Paolo Bonolis. I fan? Si attaccavano ai capelli”
La biondissima ed effervescente conduttrice del programma mattutino dell’ammiraglia Mediaset, si è raccontata al Corriere, soffermandosi sulla sua carriera e sugli esordi, non solo in televisione ma proprio l’approccio con il mondo del lavoro. Dall’incontro con Enzo Tortora a quello con Paolo Bonolis, che a quel tempo presentava il programma per bambini Bim Bum Bam.
“Con Enzo Tortora feci scena muta – dichiara la Panicucci – fu una vergogna totale e un gran dolore per l’idea di aver tradito la fiducia che mi aveva dato. Quel senso di frustrazione mi accompagnò per lungo tempo”.
Federica Panicucci si racconta al Corriere ripercorrendo la sua carriera
Federica Panicucci, che vediamo sorridente e bellissima ogni mattina nel programma di informazione Mattino Cinque è entrata nel mondo della televisione per caso. E così che racconta la diretta interessata alle pagine del Corriere:
“Sembra piuttosto incredibile, però è stato davvero così: ho fatto da babysitter al primo figlio di Paolo Bonolis, Stefano. Aveva nove mesi, quando mi chiamavano badavo a lui. Andavo a scuola e per me era un lavoretto – ha aggiunto, 4 mila lira l’ora -. Lui all’epoca faceva il conduttore di Bim Bum Bam. Una sera, mentre ero da lui, gli chiesi di poter accendere la tv per vedere il concorso di modelle The look of the Year, programma che in futuro avrei anche condotto. In quel momento mi disse: ‘Perché non provi anche tu a fare la modella?’. E mi diede l’indirizzo dell’agenzia che poco dopo mi fece fare il provino per Portobello (programma televisivo condotto da Enzo Tortora, ndr), fu un casting molto lungo che mi portò a essere scelta come una delle protagoniste del Centralone di Enzo Tortora, in quel famoso 20 febbraio 1987 in cui lui tornò in tv dopo le vicissitudini giudiziarie”.
La Panicucci inoltre fa sapere che:
“A Portobello, a capo del Centralone c’era Renée Longarini. Lei si occupava anche del momento dello sponsor. Una sera Enzo Tortora venne da me e mi disse che il giorno dopo lei sarebbe stata assente e mi chiese quindi di sostituirla. Dovevo imparare due frasi legate al concorso di una macchina. Due righe di numero che avevo studiato e ristudiato. In studio vennero anche i miei genitori, era un evento. Ero agitatissima. Una volta arrivato il momento in cui dovevo parlare un fotografo cominciò a scattare e andai nel pallone: scena muta. Avevo dimenticato tutto. Enzo Tortora mi venne in soccorso e mi salvò. Fu una vergogna totale e un gran dolore per l’idea di aver tradito la fiducia che mi aveva dato. Quel senso di frustrazione mi accompagnò per lungo tempo”.
Molta gavetta, tante piccole parti e poi la svolta con il Festivalbar
Insomma, gli esordi sono difficili per tutti, soprattutto per una giovane ragazza che non nutriva questo sogno e che è stata catapultata lì per caso. Tanta gavetta e poi la svolta: il Festivalbar. Un’occasione unica che l’ha fatta molto crescere e maturare. A tal proposito afferma:
“Non ero pronta. Ero terrorizzata, anche perché non avrei dovuto presentarlo io. Ma chi era stato scelto aveva avuto un imprevisto. Mi chiamò Vittorio Salvetti così presi la mia macchina, armata di stradario, alla volta di Ascoli Piceno. Nessuno mi aveva preparato al boato dei 30 mila in piazza: parlavo ma non riuscivo a sentirmi, fu una delle sensazioni più forti mai provate”.
Insieme a lei c’erano anche Amadeus, Fiorello e Jovanotti che ancora non erano quelli che conosciamo adesso. Eppure sono partiti tutti da lì, da Radio Deejay:
“Ci siamo conosciuti lì, di fatto. Io bazzicavo Radio Deejay perché conducevo Smile, Unomania e a volte mi era capitato di intervistare alcuni di loro. Di quegli anni ricordo il grande divertimento e la spensieratezza che provavamo…”.
Infine la Panicucci ah concluso dicendo:
“Oggi mi sento una persona centrata. Ho un compagno che mi ama e che amo, il lavoro che sognavo e due figli meravigliosi che mi ricordano ogni giorno quanto sia straordinario vederli crescere. I cambiamenti mi provocano disagio, perfino se devo anche solo tagliare i capelli. E quindi spesso rimandavo, rimandavo e alla fine erano diventati così lunghi da identificarmi: chi è Federica Panicucci? Ah sì, quella con i capelli lunghi. Quando facevo le serate in discoteca capitava che i fan si attaccassero proprio ai capelli, era veramente complicato. Per anni sono stati un simbolo”.