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Intervista esclusiva a Fatima Trotta: “Amici Celebrities? Ero stata corteggiata”

La conduttrice di Made in Sud Fatima Trotta

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Simpatica, bella e vivace è diventata uno dei volti più noti del piccolo schermo. Fatima Trotta conquista con la sua semplicità che è anche il segreto del suo successo. E noi siamo pronti ad apprezzarla nuovamente nelle vesti di conduttrice del programma “Made in Sud” assieme a Stefano De Martino in onda dal prossimo 16 giugno su Raidue. Una edizione che vedrà alcune novità come l’arrivo di tre new entry, il cantante e attore Sal Da Vinci, il comico Lello Arena e il musicista Enzo Avitabile che si alterneranno sul palco con gli altri artisti del programma. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida Tv, Fatima ci ha parlato del suo approccio al mondo della comicità. “Pensa che sono un tipo che odia le barzellette e la comicità ha sempre rappresentato per me un mondo a parte“, ha dichiarato. Fatima sa ballare, cantare e condurre. Una donna completa e versatile che può ambire a traguardi prestigiosi. Le chiediamo infatti se ha mai pensato di condurre un programma tutto suo. Ci pensa su e sorridendo risponde: “Mi piacerebbe condurre un programma tutto mio e non mi spaventerebbe affatto. In realtà, lo sto aspettando ma deve essere un programma che almeno un minimo mi possa rappresentare“. E pensare che la sua carriera iniziò con una esperienza nel programma “Veline”. A tal proposito Fatima ci ha svelato un episodio curioso che riguarda proprio le selezioni. “Mi ha spinto mia sorella a partecipare. Ha fatto tutto lei e io ero all’oscuro. Al momento delle selezioni avevo 17 anni. Mi ricordo ancora questa scena. Mia sorella e mia madre mi erano venute a prendere a scuola portandomi un cambio. Mi sono vestita in macchina in fretta e furia senza neanche darmi una sistemata per andare a fare il provino”. La vita è strana a volte perché corre sui binari delle coincidenze. Fatima deve il suo successo a “Made in Sud” e al produttore Nando Mormone che fin da subito ha creduto in lei. Con Fatima parliamo di progetti e di sogni nel cassetto. Ci svela infatti che le piacerebbe doppiare un cartone animato della Disney, cimentarsi in un’esperienza radiofonica importante e approdare al Festival di Sanremo. Sulla vita privata è molto riservata. Fatima ci ha però raccontato qualcosa in più sull’incontro con suo marito Luigi avvenuto proprio nel corso del programma “Made in Sud”: “Quando ho conosciuto mio marito eravamo già amici. Lui ha avuto un’esperienza a “Made in Sud” e dopo che ha abbandonato il mondo dello spettacolo è scattata tra di noi la scintilla. Sono per il non frequentare gli stessi ambienti di lavoro. Io posso sostenerlo nelle sue faccende e lui mi sostiene nelle mie. La cosa che ci ha aiutato è il fatto che lui ha avuto una parentesi nel mondo dello spettacolo. Lui mi capisce al volo se rientro a casa triste o felice perché ha vissuto sia pur per un periodo quelle stesse dinamiche. Ci compensiamo molto“. Sul suo compagno professionale Stefano De Martino, la Trotta ci rivela di avere un grande feeling. Il suo difetto? Tende a distrarsi, ci dice ridendo. Stiamo quasi al termine dell’intervista quando Fatima mi fa una confessione che riguarda “Amici Celebrities”. “C’è stato un corteggiamento ma ero impegnata con altri progetti lavorativi“, ammette. Fatima è sempre di più sulla cresta dell’onda e noi le auguriamo che possa raggiungere traguardi sempre più importanti. Ah, vogliamo dire a Fatima un’ultima cosa. A noi piace la sua double face: bella dentro e bella fuori.

Intervista esclusiva a Fatima Trotta, conduttrice di Made in Sud

Fatima, stai per tornare al timone di “Made in Sud”. Quali saranno le novità di questa edizione?

Le novità sono diverse per ovvi motivi considerando l’emergenza sanitaria che ci siamo trovati ad affrontare. Non saranno pertanto solo artistiche ma anche tecniche. Per la prima volta non avremo il pubblico e questo rappresenta una difficoltà perché un programma comico si alimenta di risate e di applausi. Osserveremo il distanziamento sociale adottando tutte le precauzioni anche per entrare in scena. Sarà un “Made in Sud” diverso, con molti paletti. 

Made in Sud è un programma che ha il suo perno nella comicità: tu sei divertente? Cosa ti fa ridere?

Assolutamente no. Mi sono avvicinata alla comicità in modo inaspettato. Prima di intraprendere la conduzione di “Made in Sud” la comicità non mi piaceva molto. Pensa che sono un tipo che odia le barzellette e la comicità ha sempre rappresentato per me un mondo a parte. Pur venendo da un percorso artistico completamente diverso mi sono avvicinata poi alla pura comicità fatta di battute, interazione con il pubblico, improvvisazione. Mi ha notata il produttore di “Made in Sud” e dopo aver fatto il provino non ho più mollato il mondo della comicità. L’energia che ti dà il pubblico è qualcosa di magico e si crea una sorta di dipendenza. 

Ormai tu e Stefano siete una perfetta coppia televisiva. Andate sempre d’accordo o vi è anche capitato di litigare? C’è un difetto di lui che non sopporti?

Più andiamo avanti e più ci accorgiamo che c’è un grandissimo feeling. Stefano è entrato in punta di piedi nel programma e ha portato un grande rispetto per coloro che lavoravano al progetto da molti anni. Si è lasciato amalgamare e trascinare dalla famiglia “Made in Sud”. Stefano torna con una consapevolezza e con un’esperienza diversa considerando la gavetta che ha fatto anche con il programma “Stasera tutto è possibile”. Lo definisco cazzaro nel senso che ha molta disciplina sul lavoro anche se lo devi richiamare spesso. A volte tende a distrarsi. 

Sai ballare, cantare, condurre. Ti piacerebbe condurre un programma tutto tuo o avresti timore di presentare da sola?

Domanda interessante e anche un po’ pungente. “Made in Sud” è un programma tutto mio nel senso che è nato con me e mi è stato costruito su misura. E’ il contenitore per eccellenza che mi rappresenta nel senso che ho la possibilità di esprimermi a 360 gradi. Mi piacerebbe condurre un programma tutto mio e non mi spaventerebbe affatto. In realtà, lo sto aspettando ma deve essere un programma che almeno un minimo mi possa rappresentare. 

Hai rifiutato una proposta professionale di cui ti sei pentita?

Non ti faccio nomi anche se più di una volta mi è capitato di rifiutare proposte lavorative anche interessanti. Interessanti nel senso che mi avrebbero concesso la possibilità di sdoganarmi da “Made in Sud” o comunque di togliermi l’etichetta di “conduttrice comica”. Questi programmi che mi erano stati proposti mi avrebbero permesso di passare al livello successivo ma erano talmente lontani da quella che sono io che ho rinunciato. Sono della filosofia che è meglio fare poco purché attinente alle proprie qualità artistiche che fare troppo e uscire in modo sbagliato. 

Quando è iniziato l’interesse per il mondo dello spettacolo? I tuoi genitori erano d’accordo? Che futuro sognavano per te?

Da bambina sono sempre stata molto eccentrica nel senso che amavo stare al centro dell’attenzione. Sono cresciuta guardando i filmati dei grandi del teatro come De Filippo e Totò fino a passare a Delia Scala, Raffaella Carrà e Lorella Cuccarini. Mia mamma è un’insegnante e mio padre medico veterinario. Pertanto, a casa non ho respirato l’aria dello spettacolo anche se devo confessare che mia madre ha avuto da giovane una piccola parentesi amatoriale nel teatro. Forse è stata lei a trasmettermi questa passione anche se è iniziato tutto per gioco. Avendo dei genitori che ci tenevano tanto agli studi la prima cosa che ho fatto è stata di portare a termine gli studi e di laurearmi. In contemporanea coltivavo le mie passioni che poi si sono trasformate in un lavoro. 

A 18 anni hai partecipato al programma “Veline”. Cosa ti aveva spinto a partecipare?

Mi ha spinto mia sorella a partecipare. Ha fatto tutto lei e io ero all’oscuro. Al momento delle selezioni avevo 17 anni. Mi ricordo ancora questa scena. Mia sorella e mia madre mi erano venute a prendere a scuola portandomi un cambio. Mi sono vestita in macchina in fretta e furia senza neanche darmi una sistemata per andare a fare il provino. Non ci contavo proprio e invece dopo sono stata selezionata. Sono arrivata alle semifinali. Con il senno di poi dico “meno male” perché alla fine il mondo dello spettacolo mi ha portato in un’altra direzione. 

Chi è stato il primo a credere in te? 

In primis devo ringraziare la mia famiglia, soprattutto mia mamma. Mi ha seguita sin da bambina accompagnandomi alle lezioni di ballo e di canto anche quando fuori c’era il maltempo. Anche se adesso sono cresciuta, la mia famiglia e mio marito mi sostengono sempre anche quando torno a casa un po’ demoralizzata. Un’altra persona che devo ringraziare perché ha creduto in me è Nando Mormone, il produttore di “Made in Sud”. Il nostro incontro è stata la miccia che mi ha permesso di iniziare questa carriera. Penso però che un grazie lo dica anche lui a me perché in questi anni si è riuscito a togliere tante soddisfazioni. 

Tu sei anche un’attrice. La recitazione l’hai messa da parte?

Prima del lockdown ero in tour in teatro con lo spettacolo “La fabbrica dei sogni” assieme a Sal Da Vinci. Lo spettacolo stava andando benissimo. Ho avuto delle esperienze cinematografiche anche se sono innamorata del teatro. Non ho accantonato assolutamente la recitazione. Secondo me per fare questo mestiere bisogna avere una preparazione globale e bisogna essere pronti. Ti può capitare l’occasione giusta dove devi dimostrare di saper fare un po’ tutto. 

C’è un progetto in particolare a cui ti piacerebbe prendere parte? 

Mi sono prefissata alcuni obiettivi. Sono fortunata perché ad oggi conduco un programma in prima serata. Ho fatto teatro e cinema ma ci sono delle cose che mi mancano e ho sogni che vorrei realizzare. Te ne dico uno tra tanti. Mi piacerebbe poter doppiare un cartone animato della Disney e vorrei avere un’esperienza radiofonica interessante. Non ti nascondo che sogno anche Sanremo. 

Una curiosità: ti piacerebbe partecipare ad “Amici Celebrities”? Saresti più forte nel ballo o nel canto?

Per “Amici Celebrities” c’è stato un mini corteggiamento. L’anno scorso ero impegnata con il teatro e avevo altri progetti lavorativi in contemporanea. Ho seguito la trasmissione e l’ho apprezzata. Mi piacerebbe partecipare. Ho avuto un’esperienza simile con “Tale e quale” e forse la paura maggiore sta nel ripetersi. Nella vita bisogna tentare altro. Secondo me non essendo né una ballerina né una cantante raggiungerei la sufficienza in entrambe le materie. 

La bellezza ti ha mai penalizzata?

La bellezza è l’ultima ad arrivare. Il personaggio Fatima nasce brutta nel senso che negli anni si è sempre scherzato sul mio modo di essere. Scherzandoci su mi chiamavano “Il brutto anatroccolo”. Non sono bassa ma mi definisco normo alta. Sono cresciuta prendendomi in giro con autoironia. Avendo incassato per tanti anni prese in giro sul mio aspetto fisico ormai non mi ritengo una “bona”. 

“Made in Sud” è stato galeotto perché ti ha fatto conoscere tuo marito. Meglio lavorare insieme o separati?

Quando ho conosciuto mio marito eravamo già amici. Lui ha avuto un’esperienza a “Made in Sud” e dopo che ha abbandonato il mondo dello spettacolo è scattata tra di noi la scintilla. Sono per il non frequentare gli stessi ambienti di lavoro. Io posso sostenerlo nelle sue faccende e lui mi sostiene nelle mie. La cosa che ci ha aiutato è il fatto che lui ha avuto una parentesi nel mondo dello spettacolo. Lui mi capisce al volo se rientro a casa triste o felice perché ha vissuto sia pur per un periodo quelle stesse dinamiche. Ci compensiamo molto. 

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