Fabio Fazio lascia la Rai, contratto di 4 anni con Warner Bros Discovery

che tempo che fa
in foto Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

Fabio Fazio dice addio alla Rai. Il conduttore, volto noto della trasmissione ‘Che tempo che fa’ abbandona il servizio pubblico per stringere un accordo quadriennale con Warner Bros. Discovery. La multinazionale statunitense, nata dalla fusione di WarnerMedia e Discovery, ha quindi messo sotto contratto Fabio Fazio. Ma cosa sta accadendo in Rai? Dall’insediamento del nuovo governo Meloni sembrano essere cambiate molte cose. In atto c’è una vera rivoluzione, dato che solo pochi giorni fa ci sono state le dimissioni dell’amministratore delegato Carlo Fuortes. Ora è toccato a Fabio Fazio fare le valigie.

Fabio Fazio dice addio alla Rai, passa a Nove

A ufficializzare l’addio, è stata una nota della società che ha spiegato come Fabio Fazio sarà già in onda il prossimo autunno sul canale Nove. Con lui, ci sarà anche Luciana Littizzetto.

“Nelle prossime settimane saranno annunciati i progetti che lo vedranno coinvolto e il ruolo che avrà, grazie al suo talento e alla sua esperienza, nello sviluppo in Italia del gruppo Warner Bros. Discovery, uno dei principali operatori media a livello mondiale. Siamo entusiasti di accogliere un fuoriclasse come Fabio Fazio – commenta Alessandro Araimo, GM Italy & Iberia di Warner Bros. Discovery – e orgogliosi che uno dei volti più rilevanti e influenti della televisione italiana abbia scelto Warner Bros. Discovery e il canale Nove per proseguire la sua straordinaria carriera. Il nostro impegno è da sempre quello di attrarre i migliori talenti e l’arrivo di Fabio e Luciana nel nostro gruppo è la miglior conferma possibile. Per questo siamo impazienti di iniziare a lavorare insieme, certi che questa sinergia possa far crescere ulteriormente il nostro ricco portfolio di canali TV e ancor più in generale il gruppo Warner Bros. Discovery in Italia”.

Il tweet ironico di Salvini su Fazio e la Littizzetto

Alla notizia dell’addio alla Rai di Fabio Fazio e della Littizzetto, Matteo Salvini ha voluto esprimere il proprio sentimento attraverso un tweet ironico. Tra il segretario della Lega e il conduttore, c’era stato in passato qualche screzio legato soprattutto alla differenza di pensiero politico. Per questo Salvini ha scritto: “Belli ciao“, riprendendo il titolo di un canto popolare italiano dedicato alla Resistenza.

 

2 Commenti

  1. In Rai Fazio è stato l’unico a intervistare personaggi del calibro di Ben Affleck, Madonna, Lady Gaga, Obama, il Santo Padre, eccetera eccetera, prima di lui nessun altro ci era mai riuscito ma ovviamente stando antipatico all’attuale governo d’alto profilo di cialtroni, mammaRai filogovernativa non gli ha rinnovato il contratto ergo Rai cloaca di servizio pubblico, Fazio passando sul 9 è andato solo a migliorare!😌💪🏽

    • Neanche il tempo di far “raffreddare la poltrona”, che già si fa vorticoso il susseguirsi di indiscrezioni riguardo a possibili sostituti di Fabio Fazio nella domenica sera di RAI 3. C’è chi paventa scenari catastrofici dimenticando che, in tempi recenti, la terza rete ha già fronteggiato l’assenza di Che tempo che fa, migrato a RAI 1 e RAI 2. In quel caso, non potendo fare diretta ed eccessiva concorrenza, si puntò ad un pubblico molto più giovane con obiettivi meno ambiziosi.

      I giornali riportano con insistenza i nomi di Massimo Giletti, Nicola Porro, persino di Piero Chiambretti mentre nelle ultime ore è sbucato Alessandro Cattelan. Ma chi si prenderebbe l’onere di sostituire Fabio Fazio, che nel frattempo è diventato un competitor sul Nove? Il valore aggiunto di Massimo Giletti sarebbe la pregressa esperienza nella domenica sera contro lo stesso Fazio. Si tratterebbe verosimilmente di uno scambio a prospettive rovesciate: uno passa da una rete più forte ad una più debole, l’altro compie il percorso inverso. Ma il volto piemontese Massimo Giletti non è da RAI 3 e le ultime indiscrezioni non lo danno così vicino alla RAI. Piero Chiambretti potrebbe superare gli ascolti (e i costi) di Che tempo che fa ma è un’ipotesi tanto suggestiva quanto irrealizzabile (tanto più perchè nella prossima stagione Canale 5 trasmetterà le 15 puntate di Grand Prix presenta La grande avventura della Formula 1, ovvero un nuovissimo programma televisivo registrato nelle ultime settimane e prenderà il posto della nona ed ultima edizione dell’ex game show antropologico Ciao Darwin che non verrà mai più andata in onda il venerdì sera). Per Nicola Porro la domenica sarebbe un doppio (e inutile) rischio: addio al porto sicuro Mediaset e confronto con Che tempo che fa.

      Se guardiamo a quanto accaduto in passato con situazioni simili, RAI 3 ha faticato nel trovare un sostituto di Giovanni Floris e anche adesso che CartaBianca è un appuntamento consolidato siamo di fronte a risultati ben diversi da quelli ottenuti dal defunto Ballarò (che chiaramente non aveva un competitor in onda su La7). Un esempio di avvicendamento virtuoso è quello fatto a La7 che ha sostituito Maurizio Crozza, volato sul Nove, con Zoro e il suo Propaganda Live. In quel caso la chiave è stata affidarsi ad un gruppo già affiatato, e con uno zoccolo duro di pubblico, senza partire da zero, fare la copia del predecessore o addentrarsi in territori sconosciuti. Questo dovrebbe tenere a mente la RAI: soprattutto in assenza di un grande nome di richiamo, le rivoluzioni, le novità, le scommesse o i cloni si possono fare gradualmente o in altri giorni, quando non c’è il fucile spianato.

      Per questo motivo appoggeremo, ad esempio, un raddoppio de Le parole (nato come una sorta di spin-off di Che tempo che fa) di Massimo Gramellini che al sabato ha ottenuto risultati più che discreti. Un raddoppio (con la domenica in versione potenziata) sarebbe una soluzione veloce e nel segno della continuità. Il programma non potrebbe non terminare alle 21.45 e a quel punto dare la linea ad una proposta di prima e seconda serata in cui potrebbe trovare spazio un mix di titoli nuovi e consolidati. La novità potrebbe essere alternata a Report, alla domenica come ai vecchi tempi, o ad un eventuale ritorno di Ulisse (che su RAI 1 è calato) sulla terza rete. Potrebbe avere un senso la domenica sera anche Una splendida cornice di Geppi Cucciari che tuttavia viene da una prima edizione al limite del fallimento. Rispetto a Cattelan, non andrebbe ad intaccare uno status quo portando comunque intrattenimento al dì festivo.

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