Questi sono giorni molto caldi. Non solo per la calura estiva che non ci abbandona da un paio di giorni ma anche perché milioni di ragazzi sono alle prese con l’Esame di Maturità. Un evento che si conserva negli anni a venire e che nonostante si affrontino altri esami, rimarrà indelebile nei nostri ricordi.
Che ricordo hanno le Star del loro esame di Maturità?
Massimo Gilletti
La sera prima degli scritti andai al concerto dei Dire Straits con Sara, la mia fidanzatina dell’epoca. Fu un evento bellissimo. Mi ritirai all’una e ripassai gli argomenti che pensavo sarebbero usciti come tracce per la prova di Italiano. L’indomani andò benissimo. Presi la Maturità classica con un voto molto alto.
Gilletti oltre a ricordare l’esame dona anche un piccolo consiglio ai futuri maturandi:
Mai affidarsi al caso, è segno di un atteggiamento superficiale. Bisogna studiare bene sin dall’inizio dell’anno scolastico. Se vi impegnate nello studio poi avrete più possibilità anche nella vita.
Carlo Conti
In quel lontano giugno 1980 mi ruppi una gamba e andai all’esame di Maturità in barella perché ingessato. La sera prima degli esami la mia unica preoccupazione fu la puntualità dell’ambulanza che la mattina sarebbe venuta a prendermi per portarmi a scuola. Per la cronaca, mi diplomai con 60 su 60, ma non ho mai capito se per merito della mia preparazione o per la compassione dei professori che mi videro in barella. O, aspetto non trascurabile, per la puntualità dell’ambulanza!.
Il mio consiglio: «Impegno e puntualità». Su Carlo Conti non abbiamo nessun dubbio che la preparazione è stata sicuramente la sua arma vincente, lo si evince anche dal suo lavoro: attento, scrupoloso, e impeccabile.
Caterina Balivo
Ero molto agitata ma anche preparata. Il mio unico pensiero era quello di non fare brutta figura davanti a una commissione esterna. Portai Latino e Filosofia: due programmi lunghi, anzi lunghissimi. Ripenso alle notti insonni trascorse a immaginare l’esame e le domande che mi avrebbero rivolto, per non parlare del timore per la prova scritta di Greco e Italiano….
Chi avrebbe mai detto che l’estrosa Balivo, dalla battuta sempre pronta e pungente fosse una “quasi secchiona”? Complimenti a Caterina!!
Benedetta Parodi
Il ricordo della Parodi è legato soprattutto alla severità di un’insegnante, infatti:
Ho fatto il Classico. Ero terrorizzata perché uscì come materia agli scritti il Greco, che non è stato mai il mio forte. Nella commissione esaminatrice c’era tra i membri esterni una professoressa, ex allieva della mia insegnante. Questa docente era ancora più severa della mia e si compiaceva di esserlo per fare bella figura davanti alla sua vecchia prof. Ricordo che persino la mia insegnante rimase turbata dall’atteggiamento austero della giovane esaminatrice, tanto che le disse: “Guarda che non devi essere così severa a un esame di Stato, perché non conosci bene gli alunni. Il tuo modo di fare spaventa!”. Alla fine andò bene, ma ancora oggi ricordo l’ansia di quei momenti.
Il mio consiglio:
Io suggerisco di usare gli schemi. Bisogna sintetizzare un intero libro in una sola pagina ricorrendo alle parole chiave. È un metodo che applico anche quando studio un copione. E poi la cosa importante è pensare alle vacanze…».
La professionalità e la preparazione della Parodi sono fuori discussione, quindi cari ragazzi seguite i suoi consigli!!
Antonella Clerici
La Clerici con la sua estrema serenità:
La sera prima degli orali andai a vedere un concerto. Una scelta fortunata visto l’esito positivo della prova d’esame». Il mio consiglio: «Aver paura è normale ma se studiate bene eviterete di arrivare stressati al grande giorno
Barbara De Rossi
La paura unita all’ansia è stata la colonna sonora di quel mesetto. Ricordo di non aver chiuso occhio sia la notte precedente gli scritti sia quella prima degli orali. Continuavo a chiedermi se sarei stata in grado di rispondere a tutto. Avevo delle certezze sulle mie materie preferite, ma tanta apprensione per quelle che non mi erano mai piaciute. Comunque, nonostante l’ansia, me la cavai bene. A differenza di alcune compagne, non volli essere accompagnata e agli orali mi presentai da sola».
Il mio consiglio: «Bisogna cercare di svagarsi un po’ la sera prima e dormire un numero sufficiente di ore. Quello che si studia bene alla fine resta in mente».
Il simpaticissimo duo comico Ficarra e Picone
Ficarra
«Sono passati tanti anni, ma quei giorni non li dimenticherò mai. I pomeriggi passati con un paio di compagni a studiare, progettare, approfondire, calcolare e… sperare. Poi tutto si consumò in un attimo: non trovammo nulla per ricattare il Presidente della commissione e copiammo i temi come tutti».
Picone
«Dei giorni precedenti l’esame ricordo solo le lunghe e infinite telefonate con i compagni per mettere a punto le strategie da usare contro la temuta commissione d’esame: vestirsi in modo né appariscente né sciatto; combattere la puzza di sudore con profumi, non troppo decisi però; non mostrarsi nervosi ma neanche sicuri di sé; rispondere alle domande dopo avere riflettuto un po’ per non dare l’impressione di ripetere a memoria come un pappagallo; sorridere non tanto; mostrarsi umili ma non arrendevoli. Fui promosso, ma non saprò mai se quelle telefonate siano servite o meno. Però capii che i veri problemi nella vita cominciano subito dopo gli esami di Maturità: quando arriva la bolletta del telefono».
E voi cari lettori che ricordi avete della vostra Maturità? Fatecelo sapere.. e se siete dei maturandi, diteci le vostre ansie, i votri timori e le vostre paure!! Cosa avete pensato del madornale errore di “Traccie” e non Tracce della prova? e conoscevate Giorgio Caproni? In ogni caso un grosso in bocca al lupo da SuperGuida Tv