Amici di SuperGuidatv, oggi la nostra intervista esclusiva verte su un personaggio straordinario: Enzo Miccio
Enzo Miccio è un conduttore televisivo, wedding planner italiano, conosciuto per la conduzione sul canale Real Time di:
- Ma come ti vesti?!,
- Shopping Night,
- Wedding Planners e L’eleganza del maschio.
Nato in provincia di Napoli, si trasferisce a Milano dove, dopo aver frequentato l’Istituto europeo di design, si dedica all’organizzazione di eventi di moda. Collabora con testate giornalistiche con fotoreportage su tematiche di moda, scenografia e arredo della tavola, partecipando come designer alla rivista White Sposa, curando la rubrica di table design.
Nel 2001 fonda una società di organizzazione e progettazione di eventi e matrimoni a Milano. Debutta in televisione nel 2005, sul network Real Time, con il programma Wedding Planners, dedicato alla progettazione di matrimoni.
Nel 2009 istituisce l’Enzo Miccio Academy nella quale impartisce corsi sul Wedding and Events e di consulente di immagine.
- Dal 2009 conduce “Ma come ti vesti?”, su Real Time
- Dal dicembre 2011 si occupa della rubrica “L’eleganza del Miccio” per il settimanale Diva e Donna con commenti su stile e buon gusto
- Nel 2012 debutta come romanziere pubblicando con Rizzoli un libro ispirato a Grace Kelly
- Dal maggio 2013 conduce la trasmissione televisiva su Real Time “L’eleganza del maschio”, in cui fornisce consigli di eleganza e buone maniere al pubblico maschile.
- Nel 2014 partecipa alla 10ª edizione dello show “Ballando con le stelle”, condotto da Milly Carlucci su Rai Uno e inizia la conduzione del programma “Diario di un wedding planner” ancora in onda, su Real Time
- nel febbraio 2015 entra a far parte della giuria di Notti sul ghiaccio, condotto sempre da Milly Carlucci su Rai Uno
Intervista
Enzo, credo che lei sia un esteta e sia attratto dal bello, immagino che grazie anche alla sua curiosità e intelligenza vivace, abbia fatto, di un interesse, una passione il suo lavoro. Si sente fortunato per questo, o comunque ci è arrivato dopo molti step? Insomma. Ci racconti un po’ il suo percorso..
Sono riuscito a realizzare il mio sogno e sì, ci è voluto molto tempo ma mi ritengo comunque una persona molto fortunata. Ho la fortuna di aver trasformato la mia passione in un lavoro.
Non direi di esserci arrivato dopo molti step, ho sempre avuto ben chiaro i miei obiettivi ci è solo voluto tanto impegno e tanta tenacia, questo si.
Ho iniziato come tutti facendo esperienza, anche se sono partito dal settore moda/sfilate, la professione di wedding planner venti anni fa ancora non esisteva, quindi, diciamo che l’ho modellata e plasmata secondo quelle che erano le mie aspettative.
Oggi molti si improvvisano stilisti, e cercano di imporsi sul mercato. Talvolta il risultato è pessimo, perché un conto è la sobrietà e il buon gusto, altro la provocazione! (mi vengono in mente le cosidette “Smutandate” di Cannes) Secondo lei, la moda è più provazione o originalità?
La moda è arte, cultura e storia. Varia in base a quelli che sono gli stravolgimenti economici e sociali dei nostri tempi, segue il mondo e cambia insieme con esso.
Quindi la moda è un mix perfetto di tutte queste componenti e spesso, si traduce anche in provocazione ed originalità, ma non è mai solo questo.
Una figura lavorativa sconosciuta in Italia: il wedding planner
A lei si deve forse, la novità assoluta per l’Italia della figura del wedding planner, si sente orgoglioso del fatto che molti giovani oggi, prendendo ad esempio lei, cerchino di intraprendere la sua stessa strada?
Assolutamente si. Quando ho iniziato questo lavoro nessuno conosceva questa figura ed si era ancora abbastanza scettici su questa figura professionale. Sapere di avere incoraggiato ragazzi a intraprendere questo lavoro ricco di soddisfazioni non può che inorgoglirmi.
Cosa non dovrebbe mai mancare nel guardaroba di una donna? Tra capi di abbigliamento e accessori, e in quello di un uomo? (si può dilungare nei consigli, i nostri lettori sono “affamati “ di informazioni in tal senso)
Non sono un fan dei capi “indispensabili” ho sempre pensato che buongusto ed eleganza si esprimano anche seguendo la personalità e le inclinazioni di chi indossa determinati abiti.
Tuttavia ci sono dei must-have che suppongo siano presenti in qualsiasi guardaroba. Partiamo dalle donne, senza ombra di dubbio, il little black dress, un blazer dal taglio maschile, una longuette e delle decolleté; sono dei capi super versatili, eleganti che valorizzano qualsiasi fisico e che risultano appropriati in qualsiasi occasione.
Per l’uomo un cappotto scuro, un abito elegante che calzi alla perfezione e un papillon. Penso sia superfluo menzionare la camicia bianca in quanto spero davvero che tutti abbiano una camicia bianca, preferibilmente fatta su misura che calzi alla perfezione sotto un abito.
L’eleganza, il buon gusto sono innati o si acquisiscono? Insomma. Se qualcuno è proprio “digiuno” di moda, può migliorare?
La moda intesa come “tendenze del momento” prescinde dall’eleganza e dal buon gusto.
Vedo donne meravigliose che indossano spettacoli abiti vintage. Ovviamente ci sono persone che nascono con un’innata eleganza ma penso sempre che quest’ultima si possa tranquillamente acquisire, l’importante è riuscire a valorizzare il proprio corpo e lasciar trasparire la propria personalità.
Siamo gli abiti che indossiamo, sono il nostro primo biglietto da visita e devono esprimere al meglio la nostra persona e tutte le nostre qualità.
Qual è quel tocco di stile, per un outfit elegante e chic, che può fare, o fa la differenza? (non so un tacco dodici, piuttosto che una pochette..o altro)
Forse a questo punto potrò sembrare quasi “romantico” ma ho sempre pensato che il tocco di stile per eccellenza sia un meraviglioso sorriso.
Nulla arriva di più al prossimo, ovviamente gli accessori sono assolutamente fondamentali e vanno scelti anche in base all’occasione.
Non esiste un capo unico che fa la differenza, bisogna sempre contestualizzarlo in base all’occasione d’uso e alla persona che lo indossa.
Enzo, ci dica adesso gli “orrori” più comuni, che non dovrebbero mai essere commessi! (Si dilunghi anche qui, immagino siano tantissimi!! )
Senza ombra di dubbio presentarsi ad un colloquio di lavoro in abiti inappropriati, come ad esempio una camicia scollata e trasparente o una gonna troppo corta.
Il colloquio di lavoro è un momento formale in cui presentiamo le nostre capacità lavorative, gli abiti scelti devono essere formali ed appropriati al contesto.
Essendo un wedding planner ritengo anche “un orrore” l’arrivare ad un matrimonio vestiti di bianco, colore (salvo diverse indicazioni) riservato alla sposa, o, nel caso in cui la cerimonia si svolga in un luogo di culto con abiti corti, scollati e spalle scoperte.
Immagino che lei abbia degli stilisti preferiti, che hanno creato nella loro carriera dei veri e propri capolavori. Vuole dirci le sue preferenze?
Amo tantissimi stilisti, li ritengo tutti dei veri e propri artisti ma sono particolarmente affezionato a due capisaldi della moda italiana Valentino e Giorgio Armani.
Entrambi hanno vestito meravigliosamente le donne, hanno rappresentato al massimo l’eleganza italiana nel mondo creando un concetto nuovo di moda.
Posto che in Italia non abbiamo una first lady, cosa pensa degli outfit (total white) della neo, first lady americana Melany Trump?
Melania, indipendentemente dalle critiche politiche che le vengono rivolte, è una donna bellissima e con una linea perfetta. È sempre elegantissima in ogni occasione e ritengo che il total white le doni particolarmente.
Qual è l’epoca storica che considera più interessante, intrigante da un punto di vista dello stile?
Il 1900 è stato un secolo che ha completamente cambiato le regole della moda, da Coco Chanel nel primo ‘900 a Valentino e Armani rispettivamente nel 1960 e 1975.
In questi decenni la moda si è completamente trasformata, divenendo ciò che conosciamo ora.
Il greenery: assolutamente indispensabile quest’anno
Il colore o i colori di tendenza di quest’anno? e quale sono i suoi colori preferiti? E per i tessuti?
Il pantalone di quest’anno è il greenery, quindi senza dubbio questo.
Penso anche che il rosa si affermerà tantissimo, così come le fantasie floreali, basti pensare ad esempio a Gucci.
Per i tessuti ho notato una forte presenza di tessuti tecnici e strutturati ma io, incredibile romantico, amo tutte le sfaccettature della seta, adoro il mikado e lo chiffon, tessuti che ripropongo con costanza in quasi tutte le mie collezioni per spose e damigelle.
Enzo, qual è la “follia” che vorrebbe mettere in pratica in un matrimonio, ma che ancora nessuno, le ha mai chiesto?
Non ho mai pensato davvero alla “follia”, senza ombra di dubbio sogno di organizzare un matrimonio medio orientale, sono affascinato dalle altre culture e vorrei davvero poter organizzare un matrimonio del genere per immergermi nella loro meravigliosa cultura.
SuperGuidaTv ed io Eliana Catalano, ringraziamo Enzo Miccio, per la disponibilità e la competenza dei suoi preziosi consigli, che ha reso questa intervista, oltre che una piacevole “chiacchierata”, anche un “manuale” utilissimo pieno di preziosi accorgimenti nel campo della moda e del bon ton!