Encounter – l’incontro, la recensione (senza spoiler) del film in streaming su Prime Video

Encounter

Si tratta di una strada affascinante quella che Encounter, film Amazon Original in streaming su Prime Video diretto da Michael Pearce, sceglie di percorrere. Parte ravvicinato al Malik di Riz Ahmed, immerso nella penombra di una stanza dimessa dov’è intento a studiare alcuni fascicoli con su scritto top secret. Da qui si dipana un atipico racconto teso tra il thriller e la sci-fi, incentrato sull’apparente presenza nel mondo di microorganismi parassitari in grado di alterare il comportamento umano.

La recensione di Encounter, l’incontro

Qualche istante successivo troviamo Malik in macchina, diretto alla casa dove vivono i suoi due figli Jay (Lucian-River Chauhan) e Bobby (Aditya Geddada). Non li vede da tempo e li porta via di notte e di nascosto, in fretta e furia perché la madre e il suo nuovo compagno sono già stati infettati, come gran parte della popolazione terrestre. Prende così il via la colonna portante di Encounter, un road trip a tutti gli effetti funzionale a tratteggiare il riavvicinamento di questa figura paterna rimasta distante per così tanto tempo e ora tornata per portare in salvo i propri figli. La minaccia è infatti subdola e invisibile a occhio nudo. Si annida nel profondo dell’organismo e arriva a strisciare sotto pelle senza che tu possa accorgertene o fare nulla. E quando te ne rendi conto, è già troppo tardi.

Evidente è come la sceneggiatura del film, scritta a quattro mani dallo stesso regista assieme a Joe Barton, elabori alcune paranoie di una contemporaneità dove l’invasore che contamina e uccide s’è fossilizzato nell’inconscio sotto forma del virus. Su questo l’opera costruisce bene, schivando la retorica del classico racconto fantascientifico anche perché a un certo punto rende chiaro come sia interessata anche a discutere gli angoli più remoti della mente umana e dei suoi spesso insondabili meccanismi. Altra fondamentale narrazione del trauma contemporaneo statunitense è infatti quella che commenta il conflitto bellico soffermandosi sui suoi esiti a lungo termine, quindi sullo stress post traumatico e sulla frammentazione dell’individuo.

Questo è un elemento che ricorre nel film di Pearce e che forse riguarda anche Malik, che in alcuni frangenti fa fatica a mantenere salda la capacità di giudizio. I suoi punti di contatto con ciò che davvero conta restano Jay e Bobby, il cui rapporto è credibile grazie all’ottima sintonia tra Chauhan e Geddada e quella che si instaura a sua volta tra questi ed il sempre in parte Ahmed.

La nostra opinione sul film Encounter – l’incontro

Andando avanti lungo il viaggio al centro di Encounter, si aggiungono nuove traiettorie e sbocchi interpretativi, anche a causa dell’ingresso in scena della bonaria Octavia Spencer, dal relativo spazio ma fondamentale per portare un altro sguardo sulla vicenda. I misteri che avvolgono la missione raccolta da Malik si diradano un po’ alla volta, rimanendo fino all’ultimo stipati in secondo piano rispetto alla forza del contatto a volte tenero, a volte brutale tra questo padre e questi figli.

In alcuni momenti il film si fa poi meno centrato e lucido nell’esporre il capovolgimento della reale tragedia di cui sta in realtà parlando. Sa però benissimo come compattarsi nei momenti che contano di più, pizzicando a dovere le giuste corde emotive fino a giungere ad un finale che racchiude nella stessa immagine il terrore più inquietante e la sua cura definitiva.

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