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Emanuel Caserio, Il Paradiso delle Signore: “Un attore deve saper fare tutto” | INTERVISTA

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Abbiamo intervistato in esclusiva Emanuel Caserio, uno dei protagonisti de Il Paradiso delle Signore. Ecco cosa ci ha detto del suo personaggio, Salvatore Amato, ma anche di come si è trovato sul set della serie di Rai 1. Il bravissimo attore ci ha parlato inoltre dei suoi sogni per il prossimo futuro e ha elargito qualche preziosissimo consiglio a chiunque voglia intraprendere la sua stessa carriera.

Emanuel Caserio de Il Paradiso delle Signore: il suo personaggio – la nostra intervista esclusiva

Cosa ci puoi raccontare del tuo personaggio ne Il Paradiso delle Signore

E’ un personaggio con mille sfaccettature. E’ una sorta di diamante un po’ grezzo direi… . Parte in un modo, come vediamo all’inizio della serie dove lui è solare, coinvolgente e aiuta tutti, poi succede qualcosa di strano quando inizia a provare qualcosa per la fidanzata di suo fratello. Da qui in poi si trova in mezzo ad una bufera totalmente sconosciuta per lui, un vero e proprio vortice che lo coinvolge completamente. E’ la prima volta che si affaccia sull’amore non avendo gli strumenti per affrontare un sentimento così forte. Sbaglia quindi con tutti: con la madre, con la compagna del fratello, con la sorella, ma sbaglia anche al lavoro e sopratutto con se stesso. E’ sicuramente un ragazzo istintivo, passionale e immaturo, per alcuni aspetti, ma scaltro per altri. Per fortuna vedremo come pian piano riuscirà a tirarsi fuori da tutto questo. Dopo un amore così forte come quello che prova per la cognata il percorso per uscirne sarà ovviamente lento, ma con calma ne uscirà. Oltre a ciò Salvatore è sicuramente una persona estremamente pratica ed intelligente, nonostante la sua bassa cultura. 

Che difficoltà hai incontrato a interpretare questo personaggio? Come ti sei approcciato allo studio del dialetto siciliano? 

All’inizio ero molto preoccupato. Quando ho saputo del provino mi sono detto: “Non prenderò mai questo ruolo”. Sapevo che avevano già provinato molti ragazzi siciliani e non avrei mai pensato prendessero un romano come me. Poi in realtà volere è potere e in quei giorni mi sono messo a studiare dalla mattina alla sera, studiavo ogni qualvolta avevo un po’ di tempo libero. Il provino è così andato bene. Dopo che ho saputo di essere stato preso è iniziata la paura vera e propria. Iniziavo a pensare al confronto con gli altri attori della famiglia che erano siciliani veramente. Pensavo a come potessi arrivare a casa, soprattutto in Sicilia. Avevo veramente paura, paura di non farcela, paura di risultare una macchietta. Con lo studio ho affrontato tutto. Studiavo sempre. La grande fortuna è stata inoltre avere mio fratello e il resto del cast così forti, così bravi e anche pronti ad aiutarmi.

Come ti sei trovato con il resto del cast de Il Paradiso delle Signore? C’è qualche aneddoto divertente che puoi raccontarci? 

Ci vogliamo veramente bene. In questo set è successo un piccolo miracolo. Oltre a vederci dalla mattina fino alle 18:00, ci vediamo anche nel fine settimana. Ci vediamo, cerchiamo di andare al cinema insieme e di fare tante altre cose. Insomma ci vediamo sempre. in realtà il fine settimana, di solito, uno sta con la sua comitiva o cerca di staccare dal lavoro, invece la cosa bella è che nonostante stiamo insieme da un anno, noi ci sentiamo comunque sempre, anche solo telefonicamente. Abbiamo un gruppo su Whatsapp in cui ridiamo e scherziamo e ci prendiamo in giro su quello che accade sul set e su quello che accade fuori. Un miracolo! Ho fatto anche altri lavori e non sempre ti trovi bene sul set. E’ bellissimo questo. Oltretutto l’affiatamento traspare anche sul set e arriva al pubblico. Sì. E’ normale che sia così stando sempre insieme. 

Cosa hai in comune con il tuo personaggio? In cosa tu e lui, invece, siete diversi?

Solari entrambi, divertenti, buoni, spontanei, forse troppo, quindi anche istintivi e passionali. Cose negative, no, non negative … cose, come dire, su cui non ci incontriamo, beh, diciamo …  lui è veramente scaltro rispetto a me. Salvatore se vuole una cosa, e la vuole ottenere, non guarda in faccia a nessuno. Io sono un po’ più “fessacchiotto” anche se, devo dire, stando con lui per un anno sto imparando qualcosa.

Cosa ti piacerebbe fare dopo Il Paradiso delle Signore

Sicuramente un progetto seriale sempre su Rai 1. Mi piacerebbe lavorare in una produzione della Lux e anche in un film per il cinema. 

C’è un ruolo che vorresti interpretare per metterti alla prova? Un personaggio che sogni di interpretare più di altri? 

Per mettermi alla prova vorrei sperimentare un altro dialetto. Passare magari dal romano e dal siciliano al napoletano. Aggiungiamo che come ruolo mi piacerebbe qualcosa di opposto al mio, dove non c’è dolcezza, non c’è solidarietà … come un malavitoso ! Capita raramente di poter fare qualcosa lontano da noi stessi, spero quindi di farlo anche perché è una opportunità di crescita importante. 

Emanuel Caserio attore: il mestiere dell’arte

Dei tuoi lavori pregressi quale esperienza ti è rimasta nel cuore?

Ce ne è soprattutto una che mi ha insegnato… anzi, no, sicuramente due.
In primis quella con la Ferilli. Ho costruito un buon rapporto con lei. Sabrina Ferilli mi ha insegnato tanto: mi dava consigli diretti sul lavoro. Mi ricordo oltretutto che mi diceva sempre: “Tifa per chi è più forte di te, tifa per chi è più bravo”. Un altro set per me molto importante è stato quello con Elio Germano perché ho visto un attore bravo come lui cercare di fare gruppo. Non accade quasi mai. Un attore protagonista pensa al suo orticello, invece Germano pensava a tutti, anche ai non protagonisti, pensava ad organizzare bene il gruppo, a ripetere tutti insieme la parte proprio perché solo così eravamo più forti tutti e si poteva raggiungere un bel risultato. Elio Germano organizzava incontri per studiare insieme nonostante lui fosse Nino Manfredi, il protagonista. E’ anche quello invece il ruolo di un attore: fare gruppo, perché solo così puoi raggiungere obiettivi di qualità. 

C’è un consiglio che ti senti di dare a chi vuol fare l’attore? 

Sì: quello di non avere fretta, di formarsi, di focalizzarsi sul contenuto e meno sulla forma. I social, la televisione, ecc, ecc, ci insegnano che conta la velocità e la quantità; io ritengo che sia più importante formarsi e provare a farcela con dei contenuti. Il ragionamento inverso secondo me non porta da nessuna parte se non a qualcosa di molto molto effimero. Credo molto nella gavetta e nella formazione. Io ho fatto il Centro Sperimentale e lo rifarei altre diecimila volte. Mi ha dato infatti una formazione solida. Poi ovviamente ci saranno tanti “no” perché il lavoro che ho scelto prevede anche questo, ma con la giusta formazione si possono affrontare anche i “no” nel migliore dei modi, troverò il coraggio per continuare. Se inizi dalla punta è normale che chiunque ti possa buttare giù e per te rimanere aggrappato alla vetta è difficilissimo, se hai una base solida e parti dal basso è difficile che ti possano far cadere, è difficile che ti tolgano tutti gli appigli che hai.
Possiamo dire, per essere più chiari, che bisogna essere dei bei alberi con tante radici. 

Se ti proponessero un programma televisivo accetteresti? 

Mi piacerebbe molto. Abbiamo visto Favino a Sanremo … perché no. Un attore deve saper fare tutto. Oggigiorno far vedere i talenti che si hanno è sicuramente più che positivo. Ci si mette alla prova sempre e si mostra tutto quello che si sa fare. 

Da Il paradiso delle Signore a Ballando con le Stelle?

Se ti proponessero un reality? 

Dipende quale. Mi piacerebbe molto Pechino Express per esperienza personale. Farei Ballando con le Stelle perché mi diverte ballare e fare vedere a mia nonna che so ballare il tango o la salsa. Sicuramente, oltretutto, mia nonna mi guarderebbe.  Farei anche Tale e Quale Show così farei contenta mia mamma. Sarebbe bellissimo imitare Al Bano. 

C’è, infine, una domanda che nessuno ti ha mai fatto e che invece vorresti che ti ponessi?

Se ho mai pensato di rifiutare. La risposta è sì, ho pensato di rifiutare più volte. Proprio prima de Il Paradiso delle Signore perché avevo perso la benzina. La passione si è tanta, ma iniziavano ad esserci troppi no in un periodo in cui facevo tutt’altro che l’attore in un periodo in cui iniziavo a pensare che il meccanismo fosse più grande di me. in quel momento io facevo il cameriere e iniziavo a dire: “forse non fa per me, devo inventarmi un piano b”. Era però talmente tanta la passione che il piano b alla fine non è mai esistito. Fare il cameriere comunque mi ha insegnato tutto. Fare il cameriere vuol dire relazionarti con le persone e l’attore deve prendere dalle persone. 

** Emanuel Caserio ha vinto due premi molto prestigiosi:
nel 2016 – 73^ Mostra del Cinema di Venezia “Premio Kinèo”  quello per Attore Emergente.
nel 2013 – Roma Fiction Fest Web – il Premio come Migliore Attore.

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