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E’ morto Luciano De Crescenzo: artista poliedrico e volto storico di Napoli

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Luciano De Crescenzo è morto. All’età di 90 anni si è spento a Roma l’artista considerato uno dei volti storici di Napoli. Lutto nel mondo dello spettacolo e dell’arte visto che l’ingegnere filosofo ha saputo farsi conoscere ed apprezzare nelle vesti di regista, scrittore, autore, attore, ma anche divulgatore della mitologia e della filosofia greca.

Addio a Luciano De Crescenzo

Lutto nel mondo dello spettacolo e dell’arte. E’ morto a Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni, Luciano De Crescenzo artista unico e poliedrico considerato uno dei volti storici di Napoli.

All’età di 90 anni De Crescenzo è morto dopo aver combattuto per una malattia neurologica degenerativa. Classe 1928, De Crescenza è nato il 20 Agosto nel borgo di Santa Lucia a Napoli dove abitò al civico 40 di via Generale Orsini, lo stesso stesso stabile in cui era nato il suo storico amico Carlo Pedersoli, conosciuto come Bud Spencer.

Un’artista immenso conosciuto anche come l’ingegnere filosofo capace di scrivere più di cinquanta libri e vendere la cifra record di 18 milioni di copie nel mondo. Le sue opere letterarie hanno superato i confini nazionali diventando un successo mondiale. Non solo, De Crescenzo si è fatto apprezzare come regista di film cult come “32 Dicembre” e “Così Parlò Bellavista”.

Luciano De Crescenzo libri: da “Così Parlò Bellavista” a “Sono stato fortunato”

Il grande successo arriva con Maurizio Costanzo che conosce durante una cena a casa di Renzo Arbore.

Durante la serata gli raccontai che avevo da poco pubblicato un libro e lui mi invitò a parlarne durante la sua trasmissione dell’epoca, Bontà loro.

E’ la scintilla che porta il libro, che fino a quel momento aveva venduto solo 5mila copie, a diventare un best seller da 600.000 copie vendute e tradotto persino in giapponese. Dopo “Così Parlò Bellavista” comincia la grande carriera letteraria di De Crescenze con una serie di libri tradotti in 19 lingue e diffusi in 25 paesi.

Ecco alcuni titoli: da “Oi dialogoi” del 1985, “La distrazione” del 2000, “Il tempo e la felicità” con cui vince nel 1998 il  con cui nel 1998 vince il Premio Cimitile. L’ultimo libro è “Sono stato fortunato”, autobiografia pubblica nel 2018.

A ricordare l’amico a poche ore dalla morte è Renzo Arbore, che ha detto:

Con la scomparsa di Luciano De Crescenzo perdiamo tutti un grande amico. Era un maestro per tutte le cose belle che c’ha fatto conoscere. È una gravissima perdita per la cultura italiana e per la città di Napoli di cui era un esponente fiero ed orgoglioso.

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