Giorni fa vi abbiamo dato notizia di uno degli attori del momento – Domenico Diele – protagonista di numerose fiction Rai e Sky che è stato arrestato per omicidio stradale.
Domenico Diele dal carcere: “Fatemi finire il film, per non danneggiare anche la produzione”
Durante l’udienza di convalida del suo arresto, avvenuta lo scorso lunedì l’attore avrebbe chiesto al giudice di poter tornare sul set di “Una vita spericolata”.
Infatti Diele, al momento dell’incidente si trovava a Matera luogo scelto per le riprese, di ritorno da una festa.
A causa di una distrazione, come avrebbe dichiarato l’attore-controllava il proprio cellulare- ha investito e ucciso una donna di 48 anni alla guida del suo scooter.
Il protagonista del film di Marco Ponti di cui aveva da poco iniziato le riprese, per non arrecare un ulteriore danno alla produzione, avrebbe richiesto al giudice di poter finire di girare il film.
Dunque tra le priorità dell’attore, rinchiuso da pochi giorni nel carcere di Fuorni c’è anche quella di non arrecare un danno alla produzione del film a cui stava lavorando.
Beh forse Domenico Diele dovrebbe un po’ rivedere le sue priorità e fare un passo indietro. Farebbe meglio a chiedere di potersi disintossicare e uscire fuori dal tunnel della droga, piuttosto che finire il film.
Se pensiamo che anche il grandissimo James Dean morto durante le riprese del film “Il Gigante”, non ha arrecato danni alla produzione perché sostituito da un altro attore, ci pare proprio oltraggiosa questa richiesta, seppur fatta in buona fede.
L’appello di Diele
“Fatemi tornare sul set a lavorare, per non fare danni anche alla produzione”,
queste le parole del Diele come già anticipato da Repubblica. L’attore che per altro ha confessato la sua colpevolezza avrebbe dichiarato di essere anche un eroinomane ma che questo non avrebbe influito sull’incidente! (si vabbè!!)
Secondo quanto disposto dal giudice, Diele doveva uscire dal carcere per andare ai domiciliari con braccialetto elettronico nella sua abitazione romana di San Giovanni, ma per ora resta in cella, in attesa che nel distretto di Roma si trovi un dispositivo di sorveglianza elettronico disponibile.
La reazione del padre e delle amiche della vittima
Questa decisione del giudice appare molto impopolare. L’Italia è uno strano Paese: approvata da poco tempo la legge sull’omicidio stradale (finalmente) si trovano escamotage più o meno Ad Hoc per non applicarla.
Forse è vero quando si dice che nel nostro Paese ci sono figli e figliastri, giacchè mi pare assurdo e fuori di ogni logica comprensione che chi ha UCCISO un altro essere umano, debba uscire dal carcere per andare ai domiciliari.
E’ quello stesso Paese che a un Fabrizio Corona che fino a prova contraria non ha UCCISO nessuno, ma ha solo evaso le tasse è in carcere non si sa bene a fare che cosa!!
Sicuramente ogni tipo di crimine deve essere punito, ma credo che non sia proprio lo stesso, evadere le tasse ed uccidere qualcuno anche se non con l’intenzione di farlo.
Ovviamente, il padre della vittima, Nicola Dilillo, così come alcune amiche Monica Corradino e Paola Galano non siano affatto d’accordo sulla decisione del giudice.
Il padre ha dichiarato:
“È una vergogna proprio quello che non doveva accadere”.
Parere ribadito più volte sui social anche dalle amiche sopra citate:
“Forse esageriamo nei toni, ma qualcuno deve spiegarci perché un signore che fa uso spesso di stupefacenti e sfreccia con un macchinone senza patente e con l’assicurazione scaduta può uccidere una persona innocente e poi aspettare a casa un processo. Questa non si chiama giustizia e noi organizzeremo pubblici cortei”.
Un’altra amica di Ilaria Dilillo, Paola Galano, intervistata da “Il Mattino” ha commentato così il provvedimento:
“Non so quali siano state le ragioni che hanno spinto il giudice a decidere in questo modo ma posso dire che da cittadina, da amica di Ilaria non riesco a comprenderle. Si sta parlando di una persona che ha ucciso un’altra persona. Di uno che ha dimostrato di non avere alcun rispetto per la vita degli altri. Questa però, purtroppo, è la legge italiana. È un sistema giudiziario che non capisco e forse non capirò mai. Ilaria deve avere giustizia e farò di tutto perché ciò accada“.
Il web solidale anche con l’attore
Ma anche l’attore ha i suoi sostenitori, infatti sul suo profilo Facebook alcuni lo hanno sostenuto e incoraggiato affinchè superi in breve tempo questa triste pagina della sua vita.