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Dexter: New Blood, la recensione (senza spoiler) della serie tv

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Dexter: New Blood è una miniserie televisiva uscita nel 2021 scritta da Clyde Phillips e diretta da Marcos Sieg. Sequel dell’iconica Dexter, questa nuova produzione riporta in scena lo spietato serial killer interpretato da Michael C. Hall, ambientando la storia circa dieci anni dopo gli eventi conclusivi della serie originale.

Il protagonista si è trasferito in una piccola città di Iron Lake, nello stato di New York, sotto lo pseudonimo di Jim Lindsay, nel tentativo di lasciarsi alle spalle il proprio passato. Ha una relazione con il capo della polizia, Angela Bishop, e conduce una vita tranquilla e lontana dalle preoccupazioni. Tuttavia, una serie di eventi inaspettati riaccenderanno l’oscuro “passeggero” che da anni è riuscito a tenere a bada.

Dexter: New Blood, la recensione del sequel

Rilasciata otto anni dopo la conclusione della serie originale, che aveva deluso molti dei fan più affezionati, Dexter: New Blood mira a riportare gli spettatori all’interno della glaciale mente del protagonista e delle sue inquietanti vicende.

L‘obiettivo viene raggiunto in modo interessante, facendo tornare in scena uno dei personaggi più iconici del crime televisivo, ma, sfortunatamente, anche questa volta il finale potrebbe non soddisfare appieno le aspettative del pubblico.

La serie ripropone gli elementi distintivi di Dexter, come i monologhi introspettivi e i meticolosi piani da sociopatico del protagonista, affiancandoli a nuovi personaggi e storyline avvincenti. Purtroppo però, non riesce a catturare l’attenzione con la stessa intensità della serie originale e fatica a conquistare pienamente il pubblico.

Il ritorno di Michael C. Hall

Rivedere Michael C. Hall nei panni di Dexter Morgan, l’impeccabile serial killer ed ex esperto della polizia scientifica, è un piacere per gli appassionati. La sua interpretazione, già un punto di forza nella serie originale, resta uno degli elementi più convincenti anche in Dexter: New Blood.

Composta da dieci episodi, la miniserie esplora non solo la nuova vita di Dexter, ma approfondisce anche i suoi legami familiari, facendo riemergere un passato che pensava di aver ormai sepolto da anni. Lo sguardo glaciale del protagonista, i suoi piani scrupolosi e attenti, il suo complesso mondo interiore e i fantasmi del passato ritornano come cardini della narrazione, riaccendendo l’interesse attorno a un personaggio inquietante che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della serialità.

Inoltre, l’introduzione di nuovi personaggi e crimini aggiunge un tocco di freschezza alla trama e stimola curiosità e sorpresa. Purtroppo però, nonostante la scelta intelligente di riportare in scena Dexter, soprattutto alla luce del controverso finale della serie originale, questa miniserie fatica a offrire un contributo davvero significativo alla narrazione e a riconquistare completamente i fan.

Conclusioni

In conclusione, Dexter: New Blood si presenta come un sequel interessante, volto a rimediare al deludente finale della serie originale, aggiungendo nuove sfumature e sviluppi alla storyline.

Nonostante l’indiscutibile bravura di Michael C. Hall e l’intrigante curiosità di seguire le nuove e sanguinose vicende del protagonista, la miniserie non riesce però a eguagliare il successo dell’originale e, anche in questo caso, il finale ha suscitato perplessità tra i fan più fedeli.

Una visione consigliata agli amanti del genere crime e thriller, nonché ai fan più appassionati di Dexter e delle sue vicende, che apprezzeranno il ritorno del personaggio sul piccolo schermo. È preferibile però, per godersi maggiormente la visione, non avere aspettative troppo alte.

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