Cari Amici di SuperGuidaTv oggi vi voglio parlare di un grande soprano che, purtroppo, ci ha lasciato, prematuramente.
La lirica non conquista la stragrande maggioranza di pubblico, da sempre è considerata una musica di “nicchia”, sofisticata e non adatta alla “massa”.
Forse ci sarebbe da “educare” un po’ il pubblico in tal senso, perché non vi è nulla di più soave, sublime e spettacolare della lirica.
Una musica che riesce a toccare le corde dell’anima come pochi generi musicali, e la rappresentazione delle varie opere sono dei pezzi di storia al pari di capolavori.
Daniela Dessì il soprano
Daniela Dessì soprano di indiscutibile bravura ha rappresentato durante la sua carriera numerose “eroine”.
Da Verdi a Puccini, passando per una forte e passionale Tosca.
Piena di entusiasmo giovanile per Manon Lescaut, bella e drammatica “Cio- Cio- San” nella Madama Butterfly che ha riproposto a Genova nel 2014.
Sublime in Violetta nella Traviata con la regia di Zeffirelli all’Opera di Roma nel 2009, e una grande Aida.
Daniela Dessì nonostante sia stata una delle più grandi cantanti liriche italiane si è sempre tenuta lontana da ogni forma di autocompiacimento e di mondanità.
Nel senso, i riflettori la interessavano però solo sul palcoscenico, non vi era spazio nella sua vita per lo “spetteguless” sterile e fine a se stesso”
Ieri se ne è andata, purtroppo, a soli 59 anni, con la stessa discrezione con cui aveva vissuto successi e trionfi nei principali teatri lirici del mondo, dalla Scala al Metropolitan di New York.
Era malata da mesi, ormai. Aveva fatto cancellare già lo scorso giugno gli appuntamenti estivi, rinviando i fan all’ 8 ottobre per un concerto alla Basilica di Loreto.
Commoventi le parole del suo compagno, il tenore Fabio Armiliato.
Una malattia breve, terribile e incomprensibile me l’ha portata via in questi mesi. Se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni”.
E ha assolutamente ragione.
Daniela Dessì era nata a Genova benchè residente da tempo sul lago di Garda.
Il suo motto era:
“Bisogna pensare a diventare bravi e non famosi”
Questo già, denota la passione e l’amore per il suo lavoro aldilà dei riconoscimenti e della sua indiscussa avvenenza. Fisico da copertina, bellissimi occhi cangianti, capelli neri lunghi, seno procace.
Il ricordo della Scala
La notizia della scomparsa del soprano ha toccato profondamente il popolo dell’opera, in particolare chi ha lavorato con lei.
Gli amici del Teatro alla Scala, come si legge in una nota “si stringe con affetto intorno alla famiglia”.
Si legge nel comunicato:
“Daniela Dessì ha presentato un vasto repertorio che, seguendo la naturale evoluzione della sua voce, ha spaziato da Rossini e Mozart a Verdi, Puccini e al Verismo, forte di una tecnica solidissima che insieme al forte temperamento e ad una rara sensibilità interpretativa l’ha collocata tra le figure di spicco del panorama operistico internazionale”. La sua Fiordiligi in Così fan tutte e i suoi ruoli verdiani con Riccardo Muti (Alice Ford, Elisabetta di Valois, Messa da Requiem) e le sue interpretazioni di Puccini e Cilea “restano tra le pagini indimenticabili della storia scaligera degli ultimi decenni”.
Curiosità
Nel 2009, la Dessì aveva duettato con Francesco Renga al Festival di Sanremo nel brano Uomo senza età. Nel 2013 aveva duettato, anche ad Amici con il rapper Moreno cantando ‘O sole mio. Il quale l’ha ricordata, pubblicamente in un post sul suo profilo facebook.
Il ricordo di Moreno Donadoni
La notizia mi è arrivata come una sberla sulla faccia! Volevo esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia della grandissima Soprano Daniela Dessí e ringraziarla ancora per quel duetto fatto insieme che mi porterò sempre nel cuore. Riposa in pace e brilla da lassù e abbi cura di splendere anche se non ci sei più”