Gabriele Pellegrini, in arte Dado, è stato aggredito brutalmente a Roma, nei pressi della sua abitazione, dall’ex fidanzato stalker della figlia. Il comico e cantautore ha denunciato l’accaduto prima alla Polizia e poi con un post sul suo profilo Facebook. Un triste atto di bullismo, che poteva mettere a rischio la vita del comico. Dado sui social afferma: “Facciamo qualcosa contro i bulli“.
Dado aggredito a Roma: il motivo
Il comico e cantuatore Dado è stato aggredito a Roma dall’ex fidanzato stalker della figlia. La coppia non era più fidanzata da qualche settimana, ma il ragazzo ha continuato ad importunare la figlia di Dado, sia sui social che a scuola. Il comico ha denunciato il fatto alla Polizia, ma troppo tardi per evitare il vile attacco da parte del giovane. Quest’ultimo si è presentato sotto casa di Dado ed ha iniziato ad inveire prima contro la figlia del comico, poi contro lo stesso cantautore. Dado è sceso in strada e il bullo ha cercato prima di investire il comico, poi gli ha sferrato un pugno in pieno viso.
Dado, come sta il comico dopo l’aggressione
Dopo l’aggressione, Dado è stato subito trasportato in ospedale per ricevere le cure adeguate. Il comico e cantautore ha denunciato la vile aggressione subita con un messaggio sul suo profilo Facebook:
48 ore senza dormire, di cui 16 al pronto soccorso. Ringrazio l’addetto alle pulizie che mi ha rimediato un caricatore per il cellulare per rispondere a tutti. Ho ricevuto minacce seguite da un’aggressione. Dopo aver molestato mia figlia in vari modi da circa 7 mesi, dopo vari provvedimenti inutili da parte della famiglia e della scuola, venerdì sera il bullo dell’istituto scolastico di mia figlia si è espresso nel suo ruolo da bullo!
Adesso il peggio pare sia passato per Gabriele Pellegrini, ma resta un episodio veramente brutto e da condannare in ogni modo.
–Aggiornamento del 25 novembre 2021–
Le indagini disposte dall’Autorità giudiziaria hanno accertato l’inconsistenza di ogni accusa rivolta da Gabriele Pellegrini nei confronti del presunto autore del gesto. Per questo motivo è stata disposta l’archiviazione del relativo procedimento, come confermato dai legali Pasquale Landolfi e Alfredo Vitali.
L’Ufficio del Pubblico Ministero presso il Tribunale penale di Roma, sulla scorta degli elementi emersi dalle indagini svolte, ha chiesto il rinvio a giudizio di Gabriele Pellegrini per diffamazione aggravata nei confronti del ragazzo – all’epoca dei fatti minorenne – accusato di aggressione.
Un solo commento esige che sia comprensivo di corretta obiettività sia per il gesto certamente poco convenevole sia per la volontà di essere interpretato come risolutivo di una situazione delicata quando riguarda i sentimenti di due giovani. Ma bisogna tener presente che la violenza espressa è oggi molto considerata proprio dalla giovane età senza cultura come un “disvalore” per come “disinvoltamente” viene usata per le dissonanze di vedute per il colpevole esempio che abbondantemente l’opinione pubblica subisce da spettacoli che la maggior parte dei mezzi di comunicazione propone.