Dal 20 maggio andrà in onda su Canale 5 “Io Canto Family”. In questa nuova versione del format, che vede alla direzione artistica Roberto Cenci, i protagonisti saranno i giovani accompagnati però dai propri familiari, un loro parente stretto, una mamma, un papà o un nonno. Tra i capisquadra ritroveremo anche Cristina Scuccia, reduce già dall’esperienza di “Io Canto Generation”. Noi di SuperGuidaTV abbiamo intervistato in esclusiva Cristina Scuccia. Su questa nuova esperienza ha dichiarato: “In questo nuovo programma sarò a contatto con i giovani e i loro familiari. A livello umano è un’esperienza forte, interessante”. Alla conduzione di “Io Canto Family” ci sarà Michelle Hunziker: “Michelle è una donna molto semplice. Avevo già avuto modo di conoscerla in quanto era tra i giudici di “Io canto Generation”. Mi ha colpito la sua attenzione e premura nei confronti dei ragazzi. E’ molto materna e si preoccupa per loro, è empatica”. Cristina Scuccia è balzata agli onori della cronaca per la sua partecipazione a The Voice Italy nel 2014. A proposito del successo che la travolse dopo l’inaspettata vittoria ha rivelato: “Ero assolutamente impreparata a quello che è successo e insieme a me lo erano anche le consorelle e le altre persone che mi circondavano. Non avrei mai pensato di vincere il programma. Mi sono sentita per un po’ di tempo disorientata, poi con il tempo ho imparato a distinguere tra le persone che mi erano accanto perché mi volevano bene e quelle che si erano avvicinate a me per altri motivi”. Nel 2022, Cristina scelse di prendersi però una pausa dalla musica. Una decisione difficile che coincise con una crisi personale: “E’ stato un periodo pesante. Poco prima della chiusura per il Covid io avevo iniziato un cammino psicologico con un professionista. Ho affrontato un lavoro intenso e faticoso su me stessa, di conoscenza e di rilettura di tutto quello che era successo fino a quel momento. Quando ho vinto The Voice mi sono sentita investita da responsabilità. Ho smesso così di pensare a me e a ragionare su cosa avrebbero voluto le persone da me. Ho perso dei pezzi dentro di me e a lungo andare non sono più riuscita a capire chi fossi. Alla fine, ho deciso di allontanarmi dalla congregazione per poi abbandonare in modo definitivo la vita consacrata. Credo che in merito alla salute mentale non ci sia nulla di sbagliato nell’ammettere di stare male trovando il coraggio di chiedere aiuto”. Abbandonati gli abiti da monaca, Cristina ha deciso di mettersi in gioco all’Isola dei Famosi. Un’esperienza che ad oggi non rinnega perché le ha permesso di capire quali erano le sue priorità, di trovare un nuovo equilibrio. Intanto uno dei suoi obiettivi rimane il Festival di Sanremo: “Sanremo è un sogno per qualsiasi cantante e lo è anche per me. Negli anni precedenti mi è capitato di presentare qualche pezzo ma forse non era arrivato ancora il momento giusto”.
Cristina Scuccia, intervista alla caposquadra di “Io Canto Family”
Cristina, sei una dei capisquadra di Io Canto Family. Sei felice per questa nuova esperienza?
E’ un onore. “Io canto Generation” era stata già un’esperienza meravigliosa. In questo nuovo programma sarò a contatto con i giovani e i loro familiari. A livello umano è un’esperienza forte, interessante.
Alla conduzione ci sarà Michelle Hunziker. Cosa ti ha più colpito di lei?
“Michelle è una donna molto semplice. Avevo già avuto modo di conoscerla in quanto era tra i giudici di “Io canto Generation”. Mi ha colpito la sua attenzione e premura nei confronti dei ragazzi. E’ molto materna e si preoccupa per loro, è empatica. Bisogna considerare che per i ragazzi è un’esperienza impattante perché si trovano a cantare con una band dal vivo”.
Proprio Michelle ha raccontato che sarà difficile trattenere le lacrime. Che impressione hai avuto assistendo alle prove?
“Ultimamente piango sempre (ride). Michelle ha ragione: è davvero difficile trattenere le lacrime. Dalle prove si respira un’emozione particolare: lo si intuisce anche dal modo in cui durante un’esibizione un genitore guarda il proprio figlio”.
C’è un consiglio che ti senti di dare ai giovani talenti e alle loro famiglie per viversi al meglio questa esperienza?
“Consiglio loro di divertirsi. Ripensando al mio percorso, non ho mai avuto la possibilità di vivere un’esperienza di questo tipo con mio padre o mia madre o anche con i nonni”.
Insieme a te ci saranno altri artisti del calibro di Iva Zanicchi e Fausto Leali.
“Iva Zanicchi ha una verve invidiabile. Io spesso sono pessimista e quando vedo Iva mi chiedo come si faccia ad arrivare alla sua età come lei. E’ una donna straordinaria, ammirevole. Nonostante le difficoltà a casa è sempre positiva”.
Anche a casa tua si respirava aria di musica?
“I miei genitori mi hanno trascinato a cantare nel coro della parrocchia. Anche a casa si cantava molto, mio padre ha sempre avuto una voce possente e quando iniziava a cantare non ascoltava più nessuno. La mia passione per la musica si è poi rafforzata con il tempo”.
Sono passati quasi dieci anni dalla tua partecipazione a “The Voice”. Come valuti il tuo percorso, dall’esordio a oggi? Pensi che The Voice ti abbia più dato o più tolto?
“Questi dieci anni sono stati per me delle montagne russe. The Voice mi ha dato tantissimo in primis a livello umano perché sono cresciuta tantissimo. E’ stato il mio primo vero confronto con la realtà. Fino a quel momento ero vissuta dentro una boccia di vetro e all’interno dell’istituto religioso ancora di più e chiaramente il confronto con la realtà mi ha aiutato a diventare una donna. E poi sicuramente sono grata all’esperienza che ho fatto perché in questi dieci anni ho visitato il mondo. Per me esiste un prima e un dopo The Voice. E ciò che è avvenuto dopo è stato un percorso di crescita importante”.
Il successo che è arrivato dopo questa esperienza è stato impressionante. Sei sempre riuscito a gestirlo o ha avuto difficoltà? Come si gestiscono le aspettative dopo una vittoria di questo tipo?
“Ero assolutamente impreparata a quello che è successo e insieme a me lo erano anche le consorelle e le altre persone che mi circondavano. Non avrei mai pensato di vincere il programma. Mi sono sentita per un po’ di tempo disorientata, poi con il tempo ho imparato a distinguere tra le persone che mi erano accanto perché mi volevano bene e quelle che si erano avvicinate a me per altri motivi”.
Sicuramente da quella vittoria tante cose sono cambiate a cominciare dal fatto che prima eri una suora e ora non lo sei più. La libertà per te è stata una conquista? Ti sei mai pentita di aver abbandonato la vita consacrata?
“E’ stato un cammino anche questo. Non sono libera solo perché ora sono fuori da un convento ma sono libera a livello interiore. Ad oggi sono grata del mio percorso nella vita religiosa perché mi ha permesso di diventare una donna libera al di là dell’abito. Non mi pento del percorso che ho fatto, se sono arrivata a fare delle scelte è perché prima c’è stato un cammino a volte doloroso e difficile ma che mi ha reso la persona che sono oggi”.
C’è qualcosa che ti manca invece di quella vita?
“Mi manca tanto Suor Agata, il suo appoggio costante e materno, il continuo confronto nelle difficoltà e nei momenti di crisi. Lei mi ha accompagnato in tutti i miei viaggi. La prima intervista che ho rilasciato dopo aver abbandonato la vita consacrata mi sono sentita spaesata perché lei non era con me. Suor Agata è stata per me una certezza e lo sarà sempre”.
Poi è arrivata la partecipazione all’Isola dei famosi. Una scelta che ti ha attirato numerose critiche. C’è n’è stata una che ti ha ferito in modo particolare perché non la ritenevi giusta?
“Non ho mai letto le critiche. Il passaggio è stato talmente veloce che comprendo chi mi ha puntato il dito contro. Oggi è molto facile sputare sentenze senza conoscere, basta nascondersi dietro un cellulare e digitare qualsiasi cosa fregandosene delle fragilità che può avere una persona. Da questo punto di vista ho cercato di proteggermi perché sono molto sensibile. “L’Isola dei Famosi” mi ha permesso di trovare un mio equilibrio, di capire quali erano le priorità. Non rinnego nulla, ho fatto delle scelte nella mia vita consapevole dei pro e dei contro”.
Sei rimasta in contatto con qualcuno degli ex naufraghi?
“Ho trovato un vero tesoro in Pamela Camassa, sia durante l’Isola che dopo questa esperienza. Sono andata a trovarla di recente, abbiamo festeggiato insieme il suo compleanno. Sono rimasta in contatto anche con i Jalisse e con Marco Mazzoli”.
Oggi si parla sempre più di salute mentale e quest’anno ha colpito molto l’annuncio di Sangiovanni a Sanremo di volersi prendere una pausa dalla musica. Anche tu nel 2022 avevi deciso di fare lo stesso. Cosa era successo?
“E’ stato un periodo pesante. Poco prima della chiusura per il Covid avevo iniziato un cammino psicologico con un professionista. Ho affrontato un lavoro intenso e faticoso su me stessa, di conoscenza e di rilettura di tutto quello che era successo fino a quel momento. Quando ho vinto The Voice mi sono sentita investita da responsabilità. Ho smesso così di pensare a me e a ragionare su cosa avrebbero voluto le persone da me. Ho perso dei pezzi dentro di me e a lungo andare non sono più riuscita a capire chi fossi. Alla fine, ho deciso di allontanarmi dalla congregazione per poi abbandonare in modo definitivo la vita consacrata. Credo che in merito alla salute mentale non ci sia nulla di sbagliato nell’ammettere di stare male trovando il coraggio di chiedere aiuto”.
Sanremo rimane sempre un tuo sogno? Negli anni precedenti avevi proposto qualche brano?
“Sanremo è un sogno per qualsiasi cantante e lo è anche per me. Negli anni precedenti mi è capitato di presentare qualche pezzo ma forse non era arrivato ancora il momento giusto”.