Attrice di teatro e di cinema, Cristina Donadio è stata ospite del Sàff, il Sanità Film Festival dove ha raccontato dell’amore che la lega alla città di Napoli. Diventata popolare per il suo ruolo di Scianel nella serie Gomorra, la Donadio ci ha raccontato del suo percorso professionale e di aver rifiutato per ben due volte Pechino Express. Vediamo insieme cosa ci ha svelato.
Intervista all’attrice Cristina Donadio
Qual è il suo rapporto con Napoli e il territorio?
Partiamo dal mio rapporto con la Sanità, con questo quartiere che io amo alla follia, mi sento a casa. Venire qua e sapere che c’è il Festival del cinema mi apre il cuore di gioia. Ogni volta che vengo sono felice, ho tanti amici e scopro sempre qualcosa di nuovo e di bello. Sono felice che questo quartiere, questo rione, questo mondo, grazie alle idee illuminanti e grazie a persone come Francesco Di Leva e a persone come noi che lavorano alla sanità, con coscienza e con buona volontà, rendono questo posto unico al mondo.
Come è nata la sua passione per la recitazione?
Dobbiamo tornare indietro di molti, molti, anni. L’ho sempre avuta, sin da quando ero ragazzina. A Natale tra cugini ci esibivamo davanti a mio nonno e io ero quella che non voleva mai smettere. Poi ho cominciato con i grandi artisti della scuola napoletana che mi hanno aperto la porta. Ho fatto una scuola di palcoscenico: Nino Taranto, i fratelli Giuffrè, Carlo Croccolo, Aroldo Tieri. Poi da lì, tutto è andato avanti anche il cinema. Dal teatro poi sono passata al cinema in maniera quasi automatica. E adesso sono ancora qui, a dividermi tra cinema e televisione, senza mai dimenticare il teatro.
Come si è avvicinata a Gomorra?
Mi hanno cercato e chiamato loro. Io ero già spettatrice della prima stagione, mi era piaciuta molto. Non ero lì a pensare, mi piaceva come spettatrice e poi mi hanno offerto di diventare Scianel, mi hanno fatto un regalo. Scianel è un personaggio unico e indimenticabile.
Cosa la accomuna e cosa la differenzia a Scianel?
È difficile dire cosa mi accomuna e differenzia a lei perché è un personaggio che è altro da me ma non posso fare finta di essere Scianel, io devo essere Scianel. È una parte di me, ci siamo scambiate l’anima per un periodo: io mi sono presa la sua anima e ho messo da parte la mia, e non mi accomuna niente con lei. Si tratta di un personaggio difficile da interpretare, l’ho considerata un’eroina della tragedia greca, è stato un lavoro molto bello e importante.
Progetti futuri?
Sto girando un film con due registi esordienti, due sorelle, che si chiama ‘Le bambine’. Un film che viene visto con lo sguardo delle bambine che fanno parte di una famiglia disfunzionale. Un film molto bello e interessante. E poi ho tanti progetti in teatro per Benevento città spettacolo, porto uno spettacolo per Enzo Moscato in giro in Sardegna, Toscana e Liguria. Enzo purtroppo è mancato a gennaio e ogni volta che riusciamo a fare qualcosa per ricordarlo sono felice.
Il mondo della televisione l’interessa, condurre qualche programma, partecipare a reality?
Conduzione non è il mio lavoro. Ho partecipato ad Amici Celebrities qualche anno fa ed è stato molto divertente. Poi ho rifiutato per due anni Pechino Express perché sono pigra, ho avuto paura della fatica che si fa. Poi mi sono anche pentita perché i miei amici che l’hanno, come Ciro Ferrara, mi hanno detto fallo che è troppo divertente.
In coppia con chi sarebbe partita?
Con mia nipote, la figlia di mio figlio. Saremmo state le ‘Cri’, Cri io e Cri lei, perché anche lei si chiama Cristina come me.
Cristina Donadio, qual è il suo sogno più grande?
Quello che ancora non ho sognato.