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Crew, la recensione (no spoiler) della commedia criminale bollywoodiana

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Geeta Sethi, Jasmine Kohli e Divya Rana lavorano come assistenti di volo per la Kohinoor Airlines, una compagnia indiana sull’orlo della bancarotta. Il personale non riceve lo stipendio da mesi, e le tre amiche, come gli altri dipendenti, sperano che la situazione migliori il prima possibile. Ognuna di loro è alle prese con diversi problemi nella vita privata e tutte non versano in buone condizioni economiche. La tragica scomparsa dell’anziano collega Rajvanshi, morto era in servizio, porta Geeta, Jasmine e Divya a scoprire l’esistenza un’operazione clandestina per contrabbandare oro dall’India ad Al Burj, con il signor Mittal, il responsabile delle risorse umane della società, quale organizzatore. Le tre entrano in quelle dinamiche truffaldine e la loro situazione finanziaria è a un punto di svolta. Ma il facile guadagno porta anche il rischio di essere prima o poi scoperte…

Crew: una per tutte, tutte per una – recensione (no spoiler)

Grande successo di pubblico al botteghino in patria, Crew sbarca ora nel catalogo di Netflix, sempre pronto ad accogliere proposte provenienti da ogni angolo del mondo. Ci troviamo davanti ad una commedia spruzzata da heist-movie, con le tre belle e affascinanti hostess di volo che finiscono per essere catapultate in queste logiche criminali da un momento all’altro, una situazione che cambia drasticamente la loro quotidianità permettendo di coniugare l’anima tensiva tipica del filone con una verve leggera, attirando così un pubblico eterogeneo.

Due ore di visione dove non manca naturalmente l’atmosfera bollywoodiana, con canzoni e balletti che si alternano nel corso degli eventi, incluso quel lungo spezzone musicale – sorta di vero e proprio videoclip a tema – che accompagna i lunghi titoli di coda.

Corsa all’oro

Certo Crew non ha come punto forte l’originalità e diverse situazioni risultano più derivative del previsto, con le due ore di visione parzialmente tirate per le lunghe – ma chi ama il cinema indiano, sa bene come i minutaggi lì siano sempre belli corposi, sfiorando spesso anche le tre ore.

La simpatia del cast, con le star nazionali Tabu, Kareena Kapoor Khan e Kriti Sanon quali improvvisate femme fatale, tranquille dipendenti diventate trafficanti da un giorno all’altro, permette di chiudere un occhio su alcuni vizi di sceneggiatura, popolata comunque da un intreccio dichiaratamente popolare dove le persone comuni si prendono la loro rivincita sugli interessi delle grandi compagnie.

Tra feste in discoteca, crisi sentimentali, drammatici lutti e espedienti sempre più improbabili, con una serie di situazioni che richiamano in chiave farsesca alcuni topoi del cinema spionistico, l’esordio dietro la macchina da presa del regista Rajesh Krishnan è frizzante e piacione al punto giusto per una serata all’insegna di un intrattenimento senza troppe pretese.

Conclusioni finali

Tre affascinanti hostess che non vengono pagate da mesi per la potenziale bancarotta della compagnia aerea si ritrovano “casualmente” a trafficare oro durante i loro voli, ma l’inaspettata ricchezza si porterà dietro non poche complicazioni…

Tra commedia e heist-movie, Crew racchiude molti ingredienti tipici del cinema bollywoodiano più leggero, per due ore spensierate e amabilmente ingenue, sorrette dalla simpatia del cast e da un’atmosfera giocosa che, tra balli e canti in pieno stile indigeno, non si prende mai eccessivamente sul serio anche nelle fasi potenzialmente più drammatiche.

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