Cotto e Mangiato, intervista esclusiva a Tessa Gelisio: “Mi piacerebbe fare il giudice in un cooking show. Attacchi degli haters? Ecco cosa mi è successo”

TESSA GELISIO

Dal 7 ottobre alle ore 12:00, “Cotto e mangiato” di Tessa Gelisio, oltre alla striscia quotidiana prevista all’interno dell’edizione delle 12.25 del telegiornale Studio Aperto, andrà in onda anche al sabato, per quattro appuntamenti speciali, in collaborazione con la Commissione per le Politiche Agroalimentari del Parlamento Europeo. In ogni puntata gli chef Franco Aliberti, Cesare Battisti, Antonio Cicero e Pietro Carlo Pezzati, noti per la loro attenzione agli ingredienti e alle tecniche culinarie, presenteranno ricette da diverse regioni italiane.

Noi di SuperGuida TV abbiamo intervistato in esclusiva Tessa Gelisio. Oltre a svelarci le novità di questa edizione di Cotto e Mangiato, abbiamo parlato con lei dell’invasione in tv di programmi di cucina. La cucina e l’ambiente sono delle passioni che Tessa ha trasformato in un lavoro. Per questo motivo, la conduttrice non ha intenzione in futuro di dedicarsi ad altro. Eppure la Gelisio potrebbe sicuramente trovare più spazio in televisione. Al pari delle altre colleghe ha sicuramente maggiore competenza nel trattare determinati argomenti. Eppure gli spazi in tv a volte mancano. Le abbiamo chiesto se la tv sia meritocratica e la sua risposta ci ha stupito: “Al netto della Rai che ha delle logiche completamente diverse, gli altri editori secondo me premiano chi vale. A parte le meteore, va avanti chi ha una certa professionalità. E’ un lavoro che viene molto sottovalutato dall’esterno perché non se ne comprende la preparazione che ci vuole e posso assicurare che c’è n’è tantissima. Riconosco che ci sono colleghi che non ammiro come persone ma che reputo altamente validi nel loro lavoro. Ad oggi poi non si scappa dallo share. Ci sono format che funzionano indipendentemente dal conduttore perché sono già consolidati nel tempo però quando poi qualcosa cambia si nota dagli ascolti”.

In un’epoca dominata dai social, le critiche degli haters non mancano. Anche Tessa non è immune come ci ha raccontato: “Ho avuto problemi in particolare con le ricette regionali. Ci sono alcune regioni che sono particolarmente suscettibili e quindi se cambi qualcosa nella ricetta impazziscono. Ho smesso infatti di dire la provenienza delle ricette. Mi limito a dire che è ispirata al piatto di quella regione. Poi ho avuto problemi a volte con i vegani. Sui derivati animali partono con le polemiche. Dal loro punto di vista qualsiasi animale ucciso non va bene. E’ una posizione legittima che io capisco però nel mio caso ho scelto di mangiare proteine animali solo da allevamenti biologici ed estensivi”. Per il futuro, Tessa ha altri obiettivi: non solo intensificare la divulgazione in materia di sostenibilità ambientale ma anche condurre un programma sugli animali.

Cotto e Mangiato, intervista a Tessa Gelisio

Tessa, Cotto e mangiato è arrivato alla quindicesima edizione. Qual è la ricetta della longevità di questo programma?

E’ la semplicità, fare ricette che siano alla portata di tutti, pratiche e quotidiane. Non mancano ovviamente le ricette per le grandi occasioni anche se solitamente nel programma prediligo quelle più semplici che possano essere di aiuto a chi vuole evitare la monotonia ai fornelli. 

Quali sono le novità di questa nuova stagione?

In Cotto e mangiato ci concentreremo ancora di più sulle ricette veloci, un po’ più economiche, senza però rinunciare alla qualità. Ci sarà uno sguardo maggiore alla sostenibilità degli alimenti. Verranno a trovarmi chef stellati che si cimenteranno con la cucina semplice. Partiranno dalle loro ricette e le semplificheranno per renderle accessibili a tutti. Poi seguiremo le giornate mondiali che hanno a che fare con i nostri temi e per l’occasione verranno realizzati dei piatti ad hoc.  

Dal 7 ottobre “Cotto e mangiato il menù” andrà in onda anche al sabato, con quattro appuntamenti speciali. Cosa ci puoi anticipare?

Le quattro puntate speciali saranno dedicate a tutto quello che l’Unione Europea sta facendo per il settore agroalimentare a cominciare dalla politica agricola comune che riguarda tutti e non solo gli allevatori. E’ importante perché oltre alla qualità del cibo che troviamo in tavola determina anche l’economia. 

Sono passati ormai tredici anni da quando hai preso le redini del programma. Hai mai sofferto il paragone con Benedetta Parodi all’inizio?

Sono abbastanza incosciente e non mi sono minimamente posta il problema. Sono talmente concentrata sul lavoro che le chiacchiere stanno a zero. All’inizio avevo sottovalutato il tutto. Devo ammettere che i primi anni mi stufava il paragone con Benedetta e non per lei che reputo una bravissima persona e conduttrice ma perché abbiamo due stili diversi. 

Da anni si dice “la bolla della cucina in tv sta per scoppiare”. Invece i cooking show si moltiplicano. Perché?

Innanzitutto siamo italiani e ci piace mangiare bene. Per farlo, bisogna saper cucinare. E poi molto spesso non si impara più a cucinare prendendo spunto dai propri familiari, come facevo io con mia nonna, e si è portati a scegliere altri mezzi. Ormai se non sai più cucinare sei uno sfigato(ride).

Ti sei sempre occupata di cucina e anche di ambiente. Non ti piacerebbe cambiare genere?

Sinceramente la natura e la cucina sono le mie passioni. Ho sempre cercato di trasformare ciò che amo in lavoro. E’ quello poi che ho sempre studiato, mi sono informata su questi temi. Se dovessi affrontare altri generi, lo farei ma sentendomi un pesce fuor d’acqua. 

Leggendo il tuo curriculum si ha la sensazione che pur essendo più brava di altre colleghe e avendo anche più competenze tu non abbia trovato lo spazio che meritava in tv. La tv di oggi è meritocratica?

Al netto della Rai che ha delle logiche completamente diverse, gli altri editori secondo me premiano chi vale. A parte le meteore, va avanti chi ha una certa professionalità. E’ un lavoro che viene molto sottovalutato dall’esterno perché non se ne comprende la preparazione che ci vuole e posso assicurare che c’è n’è tantissima. Riconosco che ci sono colleghi che non ammiro come persone ma che reputo altamente validi nel loro lavoro. Ad oggi poi non si scappa dallo share. Ci sono format che funzionano indipendentemente dal conduttore perché sono già consolidati nel tempo però quando poi qualcosa cambia si nota dagli ascolti. 

Hai mai avuto l’ansia dello share?

Non particolarmente perché ho sempre condotto programmi di nicchia. Lo share è importante ma non è così fondamentale. Un po’ di adrenalina da share ce l’ho avuta ma molta poca rispetto a chi fa programmi di punta. 

Qualche tempo fa, Benedetta Rossi è stata attaccata da alcuni critici gastronomici per l’utilizzo di ingredienti economici nelle loro ricette. La Clerici l’ha difesa sostenendo la tesi che la cucina debba essere pop e non snob. A te è mai capitato di essere attaccata?

Mi è capitato. Ho avuto problemi in particolare con le ricette regionali. Ci sono alcune regioni che sono particolarmente suscettibili e quindi se cambi qualcosa nella ricetta impazziscono. Ho smesso infatti di dire la provenienza delle ricette. Mi limito a dire che è ispirata al piatto di quella regione. Poi ho avuto problemi a volte con i vegani. Sui derivati animali partono con le polemiche. Dal loro punto di vista qualsiasi animale ucciso non va bene. E’ una posizione legittima che io capisco però nel mio caso ho scelto di mangiare proteine animali solo da allevamenti biologici ed estensivi. 

Ti ci vedresti come giudice in un programma di cucina?

Mi piacerebbe molto. Mi è capitato di fare il giudice in alcuni eventi e mi sono divertita molto. In passato mi erano arrivate delle proposte ma io lavoro bene a Mediaset. 

Per il futuro, ti sei posta qualche altro obiettivo?

Mi piacerebbe molto riuscire a divulgare ancora di più uno stile di vita eco-centrico. Nei prossimi anni avremo tante sfide ambientali da affrontare e ognun dovrà fare la sua parte. Purtroppo c’è ancora tanta ignoranza in materia.

Intanto il cane di Tessa, Lola, abbaia.

Ah dimenticavo…mi piacerebbe anche condurre un programma sugli animali!

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