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Concertone del Primo Maggio a Roma, intervista esclusiva a Morgan: “Sul palco porterò la musica, nessun discorso politico. Censura in Rai? Cavolate”

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Morgan si esibirà sul palco del Concertone del Primo Maggio a Roma, allestito quest’anno al Circo Massimo. Il cantante si esibirà in un brano “Si, certo l’amore” scritto con Pasquale Panella con il quale ha collaborato ad un album di prossima uscita.

Intervista esclusiva a Morgan

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva Morgan al quale abbiamo chiesto se oltre a cantare si farà portavoce anche di un messaggio in particolare sul palco: “Ho delle canzoni che contengono già dei messaggi al loro interno. Non mi preparo mai nulla men che meno proclami visto che non faccio il politico. Se mi verrà da dire qualcosa la dirò ma non credo sia il caso. E’ una Festa dove al centro di tutto ci deve essere il lavoratore”.

Apriamo poi il capitolo dedicato al Festival di Sanremo. Da alcune settimane si stanno ventilando diverse ipotesi compresa quella di Mina come direttrice artistica. Morgan al riguardo non fa nomi su chi possa ricoprire tale ruolo e con un pizzico di ironia dice: “In Italia penso che ci siano tante persone competenti in ambito musicale, sicuramente più di Amadeus. Ora alla conduzione si parla di Carlo Conti, una persona che non ha mai fatto Sanremo (Morgan qui è ironico ndr). E’ una novità. La Rai sta facendo un grande servizio pubblico in termini di cultura, ci sono programmi musicali meravigliosi. Rimpiango la Rai della sinistra, almeno riuscivo a lavorare. Ho dato appoggio al governo di destra e mi sono ritrovato disoccupato”.

Ultimamente in Rai non tira una buona aria. Da settimane non si fa altro che parlare di censura e di tv di Stato come megafono di governo, complice il caso di Antonio Scurati,  lo scrittore bandito dall’ospitata nel programma “Che sarà” di Serena Bortone. Al riguardo, Morgan ha dichiarato: “Sono cavolate. Non so neanche chi sia Scurati. Ho delle lacune gravissime. Sto recuperando ora dei testi classici e secondo me sono molto più rivoluzionari dei libri di oggi”.

Voltiamo poi pagina e passiamo a parlare dell’Eurovision Song Contest la cui finale si svolgerà il prossimo 11 maggio in Svezia. A gareggiare per l’Italia sarà Angelina Mango. Morgan ha voluto sottolineare come solo negli ultimi anni questa manifestazione abbia trovato grande riscontro: “Ora fa figo parlare di Eurovision ma prima negli anni 80 era imbarazzante parlarne. C’erano Festival pazzeschi con un grande fermento musicale, nei locali a Milano si incontravano tante band. L’Eurovision al confronto sembrava una pagliacciata. Il problema è che ad oggi non c’è nulla, non c’è più nessuna realtà musicale e l’Eurovision è ciò che abbiamo”.

Dopo il Festival di Sanremo, ha colpito molto l’annuncio di Sangiovanni di volersi prendere una pausa dalla musica. Chiediamo a Morgan se anche lui all’inizio abbia avuto difficoltà a gestire il successo: “Per me non è stato facile gestire il successo perché l’ho sempre avuto. Sono un bambino prodigio, a sei anni andavo facevo spettacoli e avevo un mio repertorio. Mi esibivo anche nelle piazze a otto anni e a dieci suonavo nei pianobar. Il successo per me è naturale, è qualcosa che io ricerco, che desiderio. L’istrione vuole essere riconosciuto e ha un bisogno sfrenato di essere amato”.

Sui brani in gara quest’anno al Festival di Sanremo, Morgan rivela di non averne ascoltato neanche uno: “Non li ho ascoltati. Devo ammettere che ho imparato tanto a non ascoltare le canzoni di quest’anno. Ho visto senza il sonoro solo Mengoni che ondeggiava con delle manette in mano e l’ho trovata una scena particolare. Gli anni precedenti invece le canzoni le avevo ascoltate ma mi sono reso conto che i Festival di Amadeus sono tutti uguali, fatti con lo stampino”.

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