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“Comandante” con Pierfrancesco Favino arriva nelle sale: tutto sul film, trama e cast

Screen del trailer de Il Comandante

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Pierfrancesco Favino è il protagonista del film ‘Comandante. La pellicola, che è ha aperto l’80esima edizione della mostra internazionale del Cinema di Venezia, è stata accolta positivamente dalla critica. Scopriamo insieme di cosa parla il film e dove vederlo.

Comandante film, trama e cast

“Comandante” è un film scritto da Sandro Genovesi e diretto da Edoardo De Angelis che vede come protagonista Pierfrancesco Favino. Tratto da una storia vera, la pellicola racconta le vicende di un sommergibilista italiano, Salvatore Todaro, durante la seconda guerra mondale. Todaro infatti è stato il comandante del sommergibile Cappellini della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale. Il film è uscito nelle sale il 31 ottobre 2023 ed è uno dei più attesi data la sua trama molto attuale.

Era l’ottobre del 1940 quando Todaro scorge nel mar Atlantico un mercantile che viaggia a luci spente. L’imbarcazione (il Kabalo) è di nazionalità belga e porta con sé un carico di materiale bellico inglese. Per questo apre il fuoco contro il sommergibile ma ha la peggio e affonda. A quel punto il Comandante decide di salvare i 26 naufraghi e portarli nel porto più vicino. Questo però lo rende un bersaglio dei nemici dato che è costretto a navigare in emersione per tre giorni.

Il film è costato circa 15 milioni di euro e per ricostruire il sommergibile “Cappellini” è stata creata a Taranto una replica lunga 70 metri e pesante 73 tonnellate. Un lavoro che ha richiesto ben 8 mesi di preparazione oltre che l’appoggio della Marina Militare che ha fornito l’accesso ai suoi archivi e al diario di bordo del Cappellini. Nel cast oltre a Favino ci sono Massimiliano Rossi e Silvia D’Amico.

La frase celebre di Todaro

Alla fine i 26 uomini trovano riparo nella baia di Santa Maria delle Azzorre. Il capitano dell’imbarcazione belga però chiede a Todaro perché avesse messo a rischio i suoi uomini e la risposta lo ha reso celebre: “Perché noi siamo italiani”.

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