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Close, la recensione (senza spoiler) del film drammatico

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Close, film drammatico del 2022 diretto da Lukas Dhont, è attualmente una delle pellicole in tendenza su Now TV. Vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2022, il lungometraggio racconta la storia dei tredicenni Léo e Rémi. I due ragazzi condividono un legame profondo e trascorrono molto tempo insieme, anche grazie all’attività di raccolta di fiori gestita dalle loro famiglie. Quando iniziano a diventare bersaglio di prese in giro però, il loro rapporto viene messo a dura prova, portando a un cambiamento drammatico nel corso degli eventi.

Close – la recensione del film

Close è un film estremamente delicato e toccante, che racconta una storia di un legame tra due ragazzi in una fase molto complicata della vita, in cui possono esserci dubbi sulla propria identità e sul proprio orientamento sessuale.

Il desiderio di conformarsi alle dinamiche del gruppo e la paura del rifiuto diventano risuonano ingombranti. Il rapporto tra Léo e Rémi subisce delle crepe insanabili, che porteranno a conseguenze fatali.

Il film, intriso di dolore, offre una riflessione intensa su temi come le conseguenze del bullismo, la solitudine e le sofferenze interiori che un ragazzo può affrontare in questa delicata fase della crescita.

Anche la fotografia, caratterizzata da luci evocative e tonalità chiare, contribuisce in modo significativo alla narrazione. Lo spettatore è infatti completamente immerso nei cambiamenti emotivi dei protagonisti, e sono ancora più palpabili le sfumature della loro storia.

Un altro aspetto particolarmente significativo è l’uso simbolico dei fiori, che accompagna lo sviluppo della storia come metafora della delicatezza e della vulnerabilità del rapporto tra Léo e Rémi, e del loro mondo interiore in continua trasformazione.

Il rapporto tra i protagonisti di “Close”

Il legame tra i due protagonisti, Léo e Rémi, interpretati magistralmente dai giovani Eden Dambrine e Gustav De Waele, viene raccontato con una delicatezza straordinaria.

La regia attenta di Lukas Dhont si sofferma molto sui dettagli, enfatizzando sguardi e gesti che aggiungono una grande profondità emotiva agli eventi che seguiranno.

Ogni istante è carico di dolcezza, tenerezza, ma anche fragilità, e Dhont esplora con sensibilità i fragili equilibri dei ragazzi, quasi adolescenti, immersi nei loro turbamenti interiori.

Conclusioni

In conclusione, Close è una pellicola disarmante, capace di toccare profondamente lo spettatore, grazie alla sua rappresentazione autentica e delicata delle complesse dinamiche che caratterizzano quell’età.

Lukas Dhont infatti mette in luce, con una sensibilità straordinaria, la fragilità e la tenerezza del legame tra due ragazzi ancora troppo giovani per comprendere appieno la profondità delle emozioni che li attraversano.

Il regista si sofferma sulle sottili sfumature emotive e sui silenzi, immergendo il pubblico in una narrazione intensa e toccante. Grazie a questa scelta stilistica, Close è una pellicola capace di sottolineare tematiche attuali come l’identità, il bullismo e la solitudine.

Concedendo ampio spazio ai turbamenti interiori dei protagonisti, il film si presenta come un’esperienza consigliata a chiunque cerchi un dramma struggente e significativo, capace di colpire profondamente gli spettatori.

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