Il popolare attore e regista Claudio Santamaria e la compagna giornalista e scrittrice Francesca Barra, sono stati minacciati di morte sui social.
L’era dei social oltre a darci la possibilità di interagire con i vip e di seguirli costantemente nella loro carriera, ci dà la possibilità di seguire anche la loro vita.
Infatti se da una parte i social accorciano le distanze, dall’altra limitano fortemente la libertà di ognuno in merito alle scelte affettive che si compiono.
Minacce e insulti per la coppia Barra /Santamaria
Sicuramente la cosa migliore sarebbe “giudicare” un vip per il suo talento e per ciò che è la sua carriera, quando si giudicano le scelte private diventa un po’ squallido.
E’ quello che è successo alla coppia, Claudio Santamaria e Francesca Barra: minacciata di morte sui social. I due, stanno vivendo il loro amore alla luce del sole, dal momento che la giornalista si è separata dal marito da cui ha avuto tre figli.
Claudio Santamaria difende la compagna su Instagram
Ed ecco che dopo le minacce e gli insulti, il popolare attore che abbiamo visto anche in numerose pellicole di successo tramite delle dirette Instagram ha, non solo difeso la compagna ma anche denunciato uno dei tanti haters della coppia.
Santamaria chiede che intervenga la legge con un provvedimento esemplare nei confronti del funzionario della Regione Basilicata che ha scritto post offensivi citando i figli della Barra.
Voglio esprimere la mia più profonda indignazione e disgusto per il livello bassissimo e triviale in cui versa ancora la nostra società civile.
Mi riferisco a tutti i messaggi offensivi e minatori che ha ricevuto sui social la mia compagna, minacce di morte a lei, a me e – cosa ancora più grave – ai suoi figli.
Queste persone devono essere perseguite dalla legge e a loro deve essere tolta ogni libertà di espressione sui social, devono essereinterdette da qualsiasi social network perché loro hanno perso questo diritto.
L’attore prosegue su Instagram:
L’attore e regista nell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, Claudio Santamaria, chiede a gran voce che determinate persone vengono interdette da qualsiasi social network perché non sono in grado di relazionarsi in una società civile.
I social non possono essere un alibi per dare sfogo a frustrazioni personali e rancori di ogni tipo. Il social nasce per condividere, per intrattenere e questo non dovrebbe mai essere dimenticato.