ADV

Ciak d’oro 2024, intervista esclusiva a Paolo Genovese: “Sulla seconda stagione de I Leoni di Sicilia non è stato ancora deciso nulla. Il successo di Paola Cortellesi è la dimostrazione dell’interesse all’estero per il cinema italiano”

ADV

Paolo Genovese è stato premiato con il Ciak d’Oro 2024 per “I Leoni di Sicilia“, la serie televisiva con Michele Riondino e Miriam Leone ambientata nella Sicilia dell’800. Tratta dall’omonimo romanzo di Stefania Auci, la serie narra le vicende dei Florio, una famiglia di imprenditori di origini calabresi, che diviene una delle più ricche e influenti dell’Italia.

Ciak d’oro 2024, intervista esclusiva a Paolo Genovese

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva il regista Paolo Genovese. Il regista ha commentato così il successo ottenuto dalla serie: “La serie è stata un’avventura meravigliosa, un viaggio nel tempo. Raccontare l’800 palermitano è uno dei privilegi del nostro mestiere. Per sei mesi ho vissuto tra le carrozze, cavalli, costumi, palazzi meravigliosi. Quella che abbiamo raccontato è poi una storia italiana abbastanza sconosciuta di una famiglia che parte da zero per poi acquisire potere in Sicilia. Il loro successo però non dipende solo dal fattore economico bensì dalla lungimiranza. E poi  anche un racconto di migrazione, di integrazione”. Su una seconda stagione della serie, Paolo Genovese non si sbilancia: “Le seconde stagioni, quando non previste dall’inizio, hanno la caratteristica di essere scelte dal pubblico. Ci deve essere il materiale per poter continuare. C’è un secondo libro di Stefania Auci molto bello e forse si farà. Ancora però non si è deciso nulla”. 

A Paolo Genovese abbiamo chiesto una riflessione anche sul successo ottenuto dal film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Gli abbiamo chiesto nello specifico se questo successo potesse essere la prova che il cinema italiano è ancora vivo.

Il regista ha risposto: “Sicuramente il cinema è un’industria che fino all’altro ieri era in piena occupazione che è un indice importante e anche in grande fermento. Abbiamo avuto il film di Matteo Garrone “Io capitano” che è stato in corsa agli Oscar ma abbiamo avuto anche riconoscimenti a Berlino. C’è una grande attenzione all’estero per il nostro cinema e questo lo dico con cognizione di causa trovandomi a girare spesso nei festival internazionali. Questo amore però va alimentato altrimenti va scemando. Probabilmente dovremmo fare qualcosa in più per esportare il nostro cinema e non solo il film di botteghino ma dovremo rischiare anche con film che affrontano tematiche importanti che a prescindere dal risultato possono trovare apprezzamento all’estero”.

Nel 2019 il film “Perfetti sconosciuti” è entrato nei Guinness dei Primati come quello con più remake al mondo. Eppure, nonostante uno straordinario successo, non è stato candidato all’Oscar. Al riguardo Paolo Genovese ha dichiarato: “Agli Oscar c’è una giuria in cui ha un peso la componente soggettiva. Nel mio anno è stato deciso di non far concorrere Perfetti sconosciuti così com’è successo quest’anno a Paola Cortellesi. Sono convinto che alcuni film amati in Italia possano avere delle chance all’estero, poi sta a noi promuoverli”. 

ADV