Il cosiddetto “pandoro-gate” continua a tenere banco sui giornali e sui social. Dopo quattro giorni di assenza e silenzio, Chiara Ferragni torna sulla questione e, attraverso un video messaggio, chiede pubblicamente scusa per quanto accaduto. Una vicenda piuttosto squallida e triste in verità, soprattutto perché mette in mezzo bambini malati di cancro.
L’imprenditrice digitale più celebre (e discussa) d’Italia, per uscire dalla tempesta mediatica che l’ha investita e che rischia di mettere in serio pericolo l’impero commerciale da lei costruito, fa ammenda. Scopriamo cosa ha detto e cosa farà.
Chiara Ferragni: “Ho sbagliato. Devolverò un milione di euro al Regina Margherita”
Una Chiara Ferragni diversa dal solito, decisamente meno glamour, con indosso un semplice maglione grigio e sul viso solo un filo di trucco, riappare in video e si scusa per la vicenda del pandoro Balocco da lei sponsorizzato lo scorso anno.
Quasi in lacrime, l’influencer ha dichiarato che “Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene. Questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia. Questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro”. Infine ha aggiunto: “Voglio chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto: devolverò 1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini”.
La questione del pandoro griffato e la maxi multa
Per chi non sapesse o non ricordasse la vicenda, ecco un breve riassunto di quanto successo. Le scuse della Ferragni giungono dopo la maxi multa di ben 1 milione di euro a suo danno per “pratica commerciale scorretta” in riferimento al Pandoro Pink Christmas di produzione Balocco da lei firmato e sponsorizzato a Natale 2022. Un prodotto in vendita al prezzo esorbitante di 9 euro (contro i 3,70 soliti) con la promessa di devolvere una buona parte del ricavato a favore dei bambini malati di cancro.
E così tanti consumatori hanno acquistato il dolce spinti dal desiderio di fare della beneficenza, senza sapere che Balocco aveva già versato 50000 euro per la causa ben prima della fine delle vendite. Da qui la denuncia del Codacons e le conseguenze che ne sono derivate.