Quando abbiamo saputo che Checco Zalone sarebbe stato il super ospite sul palcoscenico del Teatro Ariston durante la seconda serata della 72esima edizione del Festival di Sanremo 2022, sapevamo che avremmo dovuto aspettarci un intervento scorretto così come è scorretto il personaggio di Checco Zalone, e così è stato. Il comico pugliese non si smentisce mai, anzi fa anche troppo rispetto alle aspettative.
Checco Zalone: il super ospite della seconda serata del Festival di Sanremo 2022
Zalone è l’ospite più atteso della seconda serata, il più temuto dal conduttore Amadeus, forse anche più dell’amico Fiorello, che nella serata di ieri ha regalato ancora una volta esilaranti momenti di ironia. Da Zalone ci aspettavamo una comicità sicuramente irriverente e senza regole, ma forse anche a quella c’è un limite che non va oltrepassato.
Poco ricco…
Checco Zalone #Sanremo2022
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— Peppe (@Peppe3112_) February 2, 2022
Checco Zalone: il grande ospite del Festival di Sanremo 2022
Sul palco di Sanremo, Zalone porta la sua comicità, quella che conosciamo benissimo, ma che a volte va anche messa da parte per qualcosa di diverso. Il comico porta sul palco la superficialità dell’italiano medio e ne ha proprio per tutti: per le donne considerate “sceme” che, un tempo, scendevano le scale di Sanremo. Inizia poi a punzecchiare Amadeus e le sue scelte per questo Festival. “Tu volevi un altro Bugo eh? Non ti accontenti mai Amadeus”: comincia così, dalla “piccionaia” dell’Ariston in mezzo al pubblico, l’intervento di Checco Zalone.
“Io voglio partire da qui, io amo il popolino” aggiunge il comico. “Ho visto che piangono tutti qui” esclama riferendosi a tutti i personaggi che si sono commossi come Damiano David dei Maneskin, Gianni Morandi, Amadeus e, ultima in ordine di tempo Lorena Cesarini. “Bella idea far doppiare Ornella Muti da Maria De Filippi”. Fino a qui può essere anche per qualcuno divertente ma quando poi il comico cerca di toccare i grandi temi, è lì che toppa e di brutto.
Checco Zalone a Sanremo 2022: il suo monologo non convince proprio tutti
Il suo monologo sulla transfobia non convince, un mix fra calabrese, italiano e pseudo portoghese, l’attore chiude con una canzone ricca di luoghi comuni. Zalone mescola temi già visti e sentiti. Peraltro decisamente meglio rispetto a quello che porta lui sul palco. “Sono Fiorenza, la fata di Cosenza. Vengo dai cieli, porto carrozze e tolgo peli”: diciamo che non è una comicità che stimola a ragionare. E alla fine ecco la canzone scritta per l’occasione di Sanremo 2022, intonata in un portoghese decisamente discutibile che racconta, una storia di transfobia. E giusto per non tralasciare niente e nessuno Checco tira in ballo anche Lapo Elkann.
Sicuramente le intenzioni di Checco Zalone erano quelle di portare un tema importante a Sanremo e di cui si parla ancora poco. Lui è un comico nato per far ridere proprio grazie agli eccessi dei suoi interventi, ed è proprio grazie a quegli eccessi che Checco è riuscito a lanciare anche messaggi più incisivi: come, per esempio, quello in un film coraggioso in un momento in cui c’era chi chiudeva i porti e voleva rispedire gli immigrati a casa loro.
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Mii è simpatico, ma ho visto solo le ultime immagini, perchè ho preferito il film della grande ,brava ,versatile Monica Vitti Film che avevo visto da giovanissima e rivedere Dorelli ed Enrico Maria Salerno mi ha fatto piacere Nell’intervalli della insopportabile, ripetitiva ,ossessiva ed a volte( vedi i sistemi di allarme) persino menzognera pubblicità ho cambiato canale ed un pò della bravissima Emma , la Zanicchi e di qualche altro ho visto
prof. Maria de Gennaro